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Roma. 33° Festival I Concerti nel Parco
Il Festival, I Concerti nel Parco, Estate 2023, giunto alla sua trentatreesima edizione ed organizzato da I Concerti nel Parco ETS, si svolgerà a Roma, nel parco della Casa del Jazz dal 2 luglio al 6 agosto 2023.
La XXXIII edizione del Festival I Concerti nel Parco, Estate 2023 è sostenuta dal MiC Ministero della Cultura Direzione generale dello Spettacolo e si è in attesa di conoscere gli esiti della richiesta di contributo della Regione Lazio, Direzione Generale Cultura, per Furs 2023/2025. Il progetto, promosso da Roma Capitale - Assessorato alla Cultura, è vincitore dell'Avviso Pubblico biennale "Estate Romana 2023-2024" curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE
L’edizione 2023 è realizzata in collaborazione con Casa del Jazz - Fondazione Musica per Roma.
Dodici eventi nella splendida cornice del Parco della Casa del Jazz: spettacoli che propongono musica, senza barriere di genere, ma anche la parola scritta o recitata, la satira, la danza e talking. Due prime assolute e molte prime o date uniche a Roma, una programmazione sempre più innovativa, in costante evoluzione e esplicitamente multidisciplinare, che ha ancora una volta l’obiettivo di arrivare ad ogni tipo di pubblico.
I Concerti nel Parco inaugura domenica 2 luglio con lo spettacolo “Omeophonie” Favole omeopatiche per adulti di ARIANNA PORCELLI SAFONOV, otto favole in musica con l’obiettivo di esorcizzare la decadenza contemporanea. Otto microcosmi ricchi di sensazioni umanissime, otto piccole storie che disegnano caratteri potenti e psicotici, otto sfoghi quotidiani scritti ed interpretati da Arianna Porcelli Safonov, impreziositi dalle musiche di due giovani compositori crossover molto apprezzati in ambito nazionale, Renato Cantini e Michele Staino. Come tanto tempo fa, quando le fiabe venivano cantate “Omeophonie” è un piccolo scrigno consegnato a chi ascolta, un forziere musicale denso di voci e di pulsioni febbricitanti, di cinismi e di morali profonde che oggi suonano come ingiurie alla modernità ma che un tempo, alla fine del racconto insegnavano qualcosa di grande ed imperituro. La morale torna ad insegnare facendo ridere e così si dimostra curativa. Come le fiabe.
La rassegna prosegue lunedì 3 luglio con una nuova produzione del festival , “Giovannin senza paura” spettacolo presentato in Prima assoluta a Roma . E’ un reading musicale su una selezione “Fiabe Italiane” di ITALO CALVINO con le voci narranti di STEFANO FRESI e LUCIA MASCINO. Per i 100 anni dalla nascita di Italo Calvino (1923 – 2023) si portano in scena alcune delle celeberrime “Fiabe Italiane” riedite dallo scrittore per Einaudi negli anni ‘50
Per interpretare questi piccoli capolavori sono stati scelti due degli attori italiani più amati e seguiti dal grande pubblico, Stefano Fresi e Lucia Mascino, perfetti come physque du rôle, che narrano le favole a due voci, palleggiandosi le storie , in un continuo, divertente e spiazzante scambio di ruoli e situazioni, senza mai discostarsi dagli originali testi di Calvino. La narrazione è parte integrante di un canovaccio musicale, dove i suoni commentano mirabilmente gli stati d’animo di tutti protagonisti, dialogando con la parte recitata. La musica interpretata da Massimo Mercelli al flauto e Cecilia Berioli, violoncello, si fonde con il live electronics con Giacomo Vezzani, e le voci dei due attori, in un quadro unico di grande impatto emotivo.
Giovedì 6 luglio, una nuova produzione I Concerti nel Parco, lo spettacolo “#Giovani artisti X una musica senza tempo” con la NUOVA ORCHESTRA PAPILLON diretta da Roberto Nobilio. Il concerto rientra nel progetto più ampio di ospitalità annuale sul palco del festival di una orchestra giovanile italiana,con l’obiettivo di sottolineare la necessità ed il dovere da parte delle istituzioni di dare un futuro professionale alle nuove generazioni di musicisti italiani L’orchestra Papillon è nata nel 2005 con l’obiettivo di formare alla grande musica colta le giovani generazioni tramite l’approccio dello studio dello strumento in età infantile e giovanile. Il gruppo orchestrale affianca agli allievi più avanzati anche i bambini ai primi mesi di studio, e da un iniziale organico di quindici elementi si è arrivati all’attuale di cinquanta orchestrali e dieci docenti, tra fondatori e ospiti. Il concerto sarà preceduto da un laboratorio aperto a bambini dai 5 agli 11 anni dal titolo “Violinista in un’ora”, condotto dalla violinista e docente Karen Velasquez. Gli stessi bambini/ragazzi al termine del laboratorio saranno in grado di produrre sullo strumento una melodia di stile e senso musicale compiuto, facendo così il primo passo verso l’apprendimento musicale a 360°.
Venerdì 7 luglio è la volta di “Er Corvaccio e li morti” Una “spoon river” romanesca con la voce recitante di LINO GUANCIALE, con la regia di Lisa Fernazzo Natoli e la drammaturgia di Maria Grazia Calandrone dai “Sonetti” romaneschi di Graziano Graziani. Il Corvaccio è il custode di un cimitero immaginario e si rivolge direttamente agli spettatori – con le parole aspre, strascicate e tronche del dialetto romano – invitandoli a fare un viaggio di vivacità irrefrenabile tra le tombe e le storie che vi sono seppellite. il robivecchi, la portiera, il magistrato, la barbona, il graffitaro, la libraia, ascolteremo le vite, non sempre esemplari, raramente concluse in gloria, di personaggi sboccati e malinconici che salutano la vita con irriverenza. Il Corvaccio le documenta con pazienza come chi si concede una chiacchiera amichevole con questo “piccolo racconto dell’umano”. Lino Guanciale è il grande interprete di questa galleria di personaggi, con l’accompagnamento musicale, creato ad hoc, di due musicisti di grande esperienza in ambito teatrale come Gabriele Coen e Stefano Saletti.
Domenica 9 luglio, in Prima a Roma “Avvenne a Napoli” Passione per voce e piano, lo spettacolo che segna il ritorno di un grande artista come EDUARDO DE CRESCENZO, accompagnato da Julian Oliver Mazzariello al pianoforte. Eduardo De Crescenzo interpreta per la prima volta la Canzone Classica Napoletana del periodo tra il 1800 e il 1950. Fenesta vascia, Era de maggio, Luna nova, ‘A vucchella, I’ te vurria vasa’, Uocchie c’arraggiunate, Voce ‘e notte, Passione, Serenata napulitana, Silenzio cantatore, Maria Mari’… sono perle del repertorio che ha contribuito all’evoluzione della sua personalità musicale in quello stile “unico” che lo rende un artista riconoscibile, un napoletano riconoscibile. Un progetto per raccontare alle nuove generazioni un miracolo che avvenne a Napoli, quando musicisti pregevoli e grandi poeti intrecciarono i loro talenti e la canzone si fece “Arte”, quando inventarono la “forma canzone” così come la pratichiamo ancora oggi. Un omaggio musicale di pregio che vuole liberare queste perle musicali dalle croste del tempo, da contaminazioni inopportune, per restituirle all’atemporalità dei classici. Introduce all’ascolto Federico Vacalebre, giornalista, critico musicale, autore cinematografico e teatrale, napoletano.
Martedì 11 luglio “The future is bright” tappa a Roma ed unica data italiana, insieme a quella di Gardone Riviera, per l'European Tour 2023 di DEAN LEWIS, il cantautore australiano che ha venduto oltre 3,8 milioni di album ed EP in tutto il mondo e la cui musica ha attirato oltre 7,5 miliardi di stream fino ad oggi. È stato accolto nel club Spotify Billions per la sua hit "Be Alright", che ora ha 3 miliardi di stream ed è stata certificata 11 volte platino in Australia, 7 volte platino in Svezia, triplo platino negli Stati Uniti, platino nel Regno Unito e in altri 22 Paesi. Dean ha 1,7 milioni di follower su Tik Tok e 1,1 milioni di follower su YouTube. Lewis si è esibito in tour sold-out negli Stati Uniti e in Australia, oltre che in molti festival in tutta Europa. Nel 2019 Dean ha collaborato con il DJ/produttore superstar olandese Martin Garrix per il loro singolo di successo "Used To Love”.
Lunedì 24 luglio tappa a Roma del Tour Europeo del “ CELLO SAM3A TRIO” con JACQUES MORELENBAUM al violoncello, Rafael Barata alla batteria e Lula Galvão alla chitarra, in un Tributo a Ryuichi Sakamoto con il graditissimo ritorno dopo anni di assenza da Roma di PAULA MORELENBAUM,come special guest Il samba è lo stile che meglio rappresenta la vasta diversità culturale del Brasile: un perfetto mix tra influenze africane, europee e native brasiliane, ricco di fascino e sensualità, grazia melodica e raffinatezza armonica. Da Heitor Villa Lobos in poi, il violoncello, con il suo timbro dolce e romantico, l'incredibile somiglianza la voce umana e la sua naturale flessibilità, pur essendo uno strumento di origine europea, ha assunto un'identità molto brasiliana, tanto da essere molto utilizzato dai grandi compositori brasiliani. Morelenbaum con il suo CelloSam3aTrio porta nel samba un sapore intimo di musica da camera e ci offre una visione panoramica del samba, dalle sue radici ai giorni nostri, interpretando composizioni di Dorival Caymmi, Jacob do Bandolim, Antonio Carlos Jobim, Newton Mendonça, Carlos Lyra, João Gilberto, Caetano Veloso, Gilberto Gil, Egberto Gismonti, nonché opere di una nuova generazione di compositori, come Luisão Paiva e Lula Galvão.
Martedì 25 luglio, “B.L.U.E” L’improvvisazione con effetti collaterali, con I BUGIARDINI, un musical completamente improvvisato, uno spettacolo estemporaneo ispirato alle atmosfere, alla musica e alla narrazione tipica dei musical di Broadway. In ogni spettacolo i Bugiardini, una delle più note compagnie di improvvisazione teatrale in Italia, e i musicisti che li accompagnano dal vivo, trasformano i suggerimenti del pubblico in un musical letteralmente mai visto prima, infatti viene chiesto al pubblico di suggerire un luogo dove ambientare il musical e il titolo di un nuovo musical mai scritto prima. Con questi soli suggerimenti, gli attori in scena creeranno all’istante il musical suggerito dal pubblico, supportati dalla band che improvviserà insieme a loro. Storie emozionanti, personaggi memorabili, battute esilaranti, canzoni appassionanti e coreografie: ogni cosa sarà creata sul momento o, come dicono gli anglosassoni, “out of the blue”.
Venerdì 28 luglio, in Prima a Roma “Comizi d’Amore” contemporanei con PAOLO CREPET accompagnato al pianoforte da Marcello Mazzoni. Una riflessione ma anche una proposta di confronto aperto con il pubblico, di Paolo Crepet sull'amore e le passioni umane contestualizzate nella nostra epoca, un tema tra i più dibattuti e cari allo psichiatra-scrittore, che prenderà spunto anche dalle suggestioni musicali offerte da alcune opere di compositori tra cui Arvo Pärt, Michael Nyman, Philip Glass, Eric Satie. “Tutto parte dalla ricerca della felicità - afferma lo stesso Crepet - e per questo credo che la psichiatria sia l'arte di rimuovere gli ostacoli alla felicità. Sono convinto che la psichiatria abbia più a vedere con l'arte che con altro". Le emozioni e i sentimenti? Il rischio è che diventino preconfezionati. Sta passando di moda la passione e quindi anche l'amore passionale. Nella seduzione, cioè nell'approccio tra due persone che si piacciono, non può saltare un elemento, che è quello faticoso del conoscersi, dell'approfondire e del creare complicità….”.
Sabato 29 luglio è la volta di “StraMorgan Live” Morgan canta Battisti, Battiato, Modugno Bindi, con MORGAN che, in questa Data unica a Roma, porta sul palcoscenico i contenuti di “StraMorgan”, la trasmissione in quattro seconde serate trasmesse da RaiDue in cui ha trascinato il pubblico in un mondo sublime raccontando la grande musica italiana e i grandi interpreti, creando interessanti parallelismi: Domenico Modugno-Elvis Presley, Umberto Bindi-Freddie Mercury, Franco Battiato-Brian Eno e Lucio Battisti-David Bowie. Con la stessa genialità si esibirà live, sviscerando il senso di ogni brano, di ogni composizione, di ogni nota, di ogni singola parola accompagnandoci per mano nella magia di quelle canzoni e rendendoci protagonisti di storie che hanno donato grandi emozioni. Lo fa con competenza, magistralmente, da grande critico musicale e interprete accompagnato dalla sua storica band, Le Sagome – Marco Carusino alla chitarra, Lele Battista alle tastiere, Megahertz polistrumentista, Sergio Carnevale alla batteria.
Martedì 1 agosto una nuova produzione de I Concerti nel Parco in Prima Assoluta, lo spettacolo “Malvarosa” con il gruppo FLAMENCO TANGO NEAPOLIS e la VAT BALLET COMPANY. Il gruppo Flamenco Tango Neapolis unisce l’Italia, la Spagna e l’Argentina attraverso la musica, la danza ed il teatro, facendo incontrare la Canzone Napoletana, culla di storia, cultura e tradizioni con il Flamenco ed il Tango argentino, in un’originale contaminazione di stili. La malvarosa, a cui si ispira questo nuovo spettacolo, è una pianta perenne e molto resistente, spirito libero, vistosa, presenta una fioritura spettacolare e, soprattutto, ama il sole: rappresenta l'energia e le emozioni dei “Sud del mondo” (Napoli, l'Andalusia e l'Argentina) che sono raccontati, attraverso la musica e la danza, in questo nuovo spettacolo scritto e diretto da Salvo Russo. L'incontro delle tre culture è raccontato anche dalla danza attraverso la passione del flamenco, l'eleganza del tango argentino e la libertà espressiva della danza contemporanea, con la Compagnia VAT Ballet Company.
Grande chiusura per I Concerti nel Parco, all’insegna del ritmo e della festa, domenica 6 agosto con “Dancefloor” il mondo in pista, con l’ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO, uno show dedicato al ballo, al ritmo e alla musica che supera i generi, gli stili e le nazioni, per raccontare la storia di un’utopia diventata realtà, quella dell’Orchestra di Piazza Vittorio, l’ensemble multietnico unico nel panorama mondiale, fondato nel 2002, con l’idea di creare un’orchestra stabile di musicisti provenienti da diversi paesi e culture. Un progetto che ha ridefinito il concetto stesso di World Music, ispirando decine di esperienze analoghe in Italia e nel mondo, e facendo dell’orchestra il segno tangibile di una scommessa possibile: tenere insieme continenti diversi, con le loro culture, i loro suoni e la loro storia. “Dancefloor” passerà in rassegna questo entusiasmante percorso, partendo dalla musica tradizionale, mischiandola e intingendola con rock, pop, reggae, e classica, e toccando generi e sonorità per lo più sconosciute al grande pubblico che OPV ha portato in giro per il mondo. Dal folk al jazz, dalle tablas agli archi, dai tamburi ai fiati, la serata sarà un viaggio tra Paesi, culture e linguaggi: le atmosfere sensuali della cumbia boliviana, le danze berbere, la sacralità del canto Sufi, la musica delle Ande, l’Afro Beat e la scanzonata allegria del reggae arabo.