Supporta Gothic Network
Le Syrene di Sarandrea in danza al Teatro Vascello
Dal 16 al 17 novembre 2010 Syrene di Maria Grazia Sarandrea avvilupperà il Teatro Vascello di Roma tra brame antiche e danze sopraffine in prima nazionale. Lo spettacolo è un caleidoscopio di danze, un vortice danzante su uno sfondo di video, immagini fotografiche, pitture. I ballerini liberano una contaminazione di generi e stili che dialogano tra loro: il tango con il flamenco, il contemporaneo con le danze rituali, il ballo di Melusina figura leggendaria delle saghe cavalleresche con la liturgia di Yemaya, divinità delle acque del mare di origine afrobrasiliana, la madre degli orixas.
Sirene. Fantastiche creature per metà donne e per metà animale, oggetto di un culto antico. Creature portatrici di sapienza, di profezia, le cui facoltà saranno fatalmente oscurate e dimenticate. Sirene leggendarie e sirene dei nostri tempi rinnovano riti ancestrali. Sirene, sacerdotesse dei misteri, attrici di un tempo senza tempo. Attraenti guide per un viaggio senza ritorno.
La mitologia classica ha sempre presentato questo mito, guardando alle Sirene come ad una sorta di muse del mare, il cui dolcissimo canto ammaliatore attirava i naviganti dapprima nell’oblio della loro patria e degli affetti, poi verso la rovina.
Syrene vuole essere una ripresa poetica del tema in forma coreografica, la riproposizione di una danza mitica, ancor più viva oggi, più urgente per noi. La ricerca dell’essere marino e acquatico di ognuno, fino alla scoperta (possibile?) dell’ibrido sirena. Il segno di un passaggio avvenuto, di uno stato di trasformazione della percezione del mondo, di una metamorfosi della esperienza del sé. Una partecipazione rituale che, come ogni rito, chiede all’iniziato un acrobatico salto nel buio. Un tuffo nell’ambiguo mare della forma mutante e polimorfa della fluidità, l’impermanenza che siamo stati abituati a negare nostro malgrado. Una riconquista del Desiderio e della sua felicità. Allo stesso tempo, un rifiuto alle resistenze al cambiamento, alla nostra trasformazione.
Infatti… solo chi è pronto all’ascolto saprà compiere quel salto, seguire quel canto melodioso, conquistare quella armoniosa profondità che è promessa di vita.
SYRENE
spettacolo di
Maria Grazia Sarandrea
Teatro Il Vascello di Roma,
Via Giacinto Carini 78
martedì 16 e mercoledì 17 Novembre ore 21.00
Prima Nazionale
Ideazione e coreografie Maria Grazia Sarandrea
canta dal vivo Barbara Eramo
interpreti Annalisa Borella, Sara Barrese, Emanuela Mastrandrea, Cristina Pensiero, Matteo, Tugnoli, Basia Wajs
Testi Alberto D’Angelo
Musiche Bonelli, Cesari, Giammusso, Imparato, Lao, Ricaurte
Fotografie pittoriche Pinella Palmisano
Riprese video Alessandra Stabile
Riprese video subacquee Federico Forletta
Montaggio video Fabrizio Barraco
Dipinti Francesco Saverio Biondi
Luci Valerio Geroldi
Info e prenotazioni
Teatro Vascello, tel 06 5881021 begin_of_the_skype_highlighting 06 5881021 end_of_the_skype_highlighting – 06 5816623
www.teatrovascello.it - promozione@teatrovascello.it
Biglietto: intero 12,00 euro - ridotto 10,00 euro
Ufficio stampa Alessandra Pistolese
in collaborazione con il Teatro Vascello
alessandra.pistolese@gmail.com - tel: 3484097067
Maria Grazia Sarandrea. Danzatrice e coreografa, è studiosa di danze etniche di tutto il mondo. Ha studiato e creato corografia in Italia e all’estero: Medio Oriente, Giappone, Sud Est Asiatico, India, Cina, Brasile.
Ideatrice del Tribal Jazz, fusione di ritmo e movimento dall’essenza tribale di luoghi altri con quelli vicini alla nostra cultura, al nostro mondo. Il Tribal Jazz è danza. Una danza che invoca i sensi e li richiama alla vita, (e noi con loro) coinvolgendo il corpo senza appelli e né scusanti, risvegliando istinti da quell’abisso che ognuno di noi è, se soltanto lo aiutassimo a liberarsi. Aiuta, questa danza, a ritrovare la libertà della naturalezza, la naturalezza della libertà.
Maria Grazia ha realizzato gli spettacoli: Funi, 2 ma non 2, Uzumè che danza, Trib Hop!, Yoga Tales portandoli nei festival teatrali un po’ di tutto il mondo. Il pubblico italiano la conosce come danzatrice e coreografa televisiva.
E’ direttrice artistica per la danza presso il Teatro del Loto.