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Torino. Il Teatro Regio inaugura la Stagione con La Juive di Halévy
Questa inaugurazione di Stagione si configura come un avvenimento storico: un secolo e mezzo dopo l’ultima rappresentazione al Teatro Regio, avvenuta nel 1885 nella versione in lingua italiana, va in scena La Juive (L’ebrea) di Fromental Halévy, su libretto di Eugène Scribe, in un nuovo allestimento del Teatro Regio che trasforma il palcoscenico (utilizzandone anche lo sfondato dorsale) in una imponente cattedrale laica.
Per la sua inaugurazione, il Regio colma questo enorme vuoto esecutivo proponendo il grand-opéra per la prima volta a Torino in lingua originale francese. La guida internazionale Musique & Opéra 23-24 la segnala tra le dieci opere da non perdere in questa Stagione. La Prima è in programma giovedì 21 settembre alle ore 20, cui seguiranno cinque recite fino al 3 ottobre. Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio sale Daniel Oren, direttore di grande prestigio e appassionato conoscitore della Juive, opera che ha già diretto due volte (Royal Opera House di Londra nel 2006 e Opéra de Paris nel 2011). La nuova e attesissima produzione è di Stefano Poda, regista profondamente legato a Torino, che per il Regio ha creato allestimenti spettacolari (Thaïs, Turandot, Faust) e che, come di consueto, firma regia, coreografia, scene, costumi e luci. Regista collaboratore è Paolo Giani Cei. Protagonisti sono Mariangela Sicilia (Rachel), Gregory Kunde (Éléazar), Riccardo Zanellato (Brogni), Martina Russomanno (Eudoxie), Ioan Hotea (Léopold) e Gordon Bintner (Ruggiero). Il Coro – istruito dal maestro Ulisse Trabacchin – è nella Juive una presenza importante e rappresenta con forza il popolo.
Anche per questa Stagione Intesa Sanpaolo – Socio Fondatore del Teatro – conferma il proprio impegno con il Regio assicurando la partnership al titolo inaugurale, l’appuntamento più atteso della Stagione. «Come Intesa Sanpaolo siamo lieti di essere al fianco del Teatro Regio anche in questa occasione, conferma del nostro impegno nel sostegno della musica in tutte le sue forme e della danza, con una particolare attenzione alle nuove generazioni. Questa iniziativa riprova la presenza della Banca al fianco di un’istituzione culturale di grande rilievo, punto di riferimento per il territorio torinese e in Italia» commenta Fabrizio Paschina, Executive Director Comunicazione e Immagine Intesa Sanpaolo.
Stefano Lo Russo, Sindaco di Torino e Presidente della Fondazione Teatro Regio afferma: «Con La Juive il Teatro Regio inaugura una nuova Stagione caratterizzata da un’offerta artistica di grande qualità, consolidando il percorso che lo sta riportando a essere punto di riferimento nel panorama culturale internazionale. Il cartellone 2023/2024 si apre con la riscoperta di un’opera di grande fascino che torna sulle scene torinesi dopo oltre un secolo e, per la prima volta, in francese. Una storia del passato che tocca temi di grande attualità, come i fenomeni dell’intolleranza religiosa, e che sono certo saprà regalarci ancora una volta grandi emozioni».
Mathieu Jouvin, Sovrintendente dichiara: «La Juive è un titolo straordinario e sono certo saprà affascinare e coinvolgere il pubblico di tutte le età. Assisto ogni giorno alle prove, Stefano Poda ha creato un grande spettacolo – grazie anche al lavoro dei nostri Laboratori e di tutte le forze del Teatro – degno di un’apertura di Stagione emblematica: 200 artisti tra solisti, professori d’orchestra, artisti del coro, ballerini, mimi e figuranti per un gigantesco meccanismo teatrale. Insieme al Direttore artistico, Cristiano Sandri, per l’Inaugurazione ho voluto fortemente il grand-opéra di Fromental Halévy, un’opera pre-verdiana con una dimensione fortemente politica, ma anche con un risvolto intimo e romantico. La musica poi ha in sé una potenza che saprà commuovere ed emozionare. Il mio invito è per tutti, appassionati e non: lasciatevi incuriosire da questa novità, andate oltre i pregiudizi e innamoratevi!».
Cristiano Sandri, Direttore artistico aggiunge: «La Juive vede grandi ritorni sul palcoscenico del Regio: Daniel Oren e Stefano Poda, due artisti che con piacere vedo lavorare con passione straordinaria e cura per ogni dettaglio. Nel cast ci sono altrettanto importanti ritorni e debutti: Gregory Kunde, che sarà un potente Éléazar, e accanto a lui Mariangela Sicilia una intensa Rachel, entrambi debuttanti nel ruolo. C’è poi Riccardo Zanellato, un Cardinale Brogni già più volte affrontato sulla scena e delle novità tra cui la giovane Martina Russomanno, Ian Hotea e Gordon Bintner, che sono felice di presentare al pubblico torinese. L’obiettivo che mi sono riproposto per questa nuova Stagione è di permettere al pubblico di ascoltare grandi nomi e nuove proposte che altrove hanno già dato prova di talento».
Composta da Fromental Halévy nel 1835, La Juive è opera emblematica del genere grand-opéra, squisitamente francese e caratterizzato dalla scelta di una cornice storica nella quale si inseriscono vicende individuali, dai forti contrasti passionali, dal taglio spettacolare delle scene, dall’utilizzo di una grande orchestra, con cori e balletti, esaltando le capacità di composizione e di scrittura degli autori. A conferma del felice connubio Halévy-Scribe, il titolo conobbe un enorme successo di pubblico durante tutto l’Ottocento e lasciò ammirati, tra gli altri, autori come Wagner, Berlioz, Mahler e Proust.
Al centro dell’opera l’ebreo Éléazar e Rachel, da lui allevata come figlia adottiva nella religione ebraica, ma in realtà appartenente alla stirpe del cardinale Brogni. Agli inizi del ’400, durante il Concilio di Costanza, assistiamo all’amore fra Rachel e il principe Léopold (doppiamente infedele perché cattolico e perché già legato alla principessa Eudoxie) e alla vendetta maturata da Éléazar contro gli odiati cattolici proprio attraverso l’amata Rachel. Quest’ultima segue il padre adottivo al martirio finale cui l’ha condannata (senza saperlo) il vero suo padre, il terribile cardinale.
Afferma il direttore d’orchestra Daniel Oren, intervistato da Susanna Franchi per le note di sala: «Sebbene Halévy riprenda una vicenda ambientata nel tardo Medioevo, evidenzia un tema di grande attualità: l’antisemitismo. L’ascolto di quest’opera ci commuove ancora oggi. Io personalmente sono molto toccato da La Juive, dove il contrasto fra le religioni del cattolicesimo e dell’ebraismo è messo in risalto dalla musica di Halévy, che eleva all’ennesima potenza le mie emozioni».
La nuova produzione di Stefano Poda – un gioco di rimandi e suggerimenti visuali – saprà tradurre l’esperienza dell’opera in una opportunità di riflessione aperta su temi dalla valenza universale, trascendendo i riferimenti geografici e temporali della vicenda. Il regista racconta: «Il sacrificio di Rachel diventa il simbolo dell’oppressione di ogni minoranza. L’antisemitismo è il più nero esempio della violenza di una maggioranza pronta a schiacciare i più deboli».
Rachel, figlia di Eléazar, è il soprano Mariangela Sicilia. Acclamata da Le Monde come un “miracolo di saldezza vocale”, dotata di una “voce sopranile che splende come il sole mattutino di Provenza” (Der Tagesspiegel), Sicilia ha ottenuto enorme successo di pubblico e di critica presso prestigiosi teatri d’opera e festival internazionali. Ha lavorato con direttori d’orchestra quali Elder, Fisch, Muti, Oren, Pappano, Renzetti; e registi del calibro di Carsen, Cucchi, Livermore, Gilliam, McVicar, Michieletto. Mariangela Sicilia torna al Teatro Regio per questo importante debutto dopo le splendide prove come Micaëla in Carmen (2016), Adina ne L’elisir d’amore (2021) e Donna Elvira in Don Giovanni (2022).
Éléazar, uno dei ruoli tenorili più complessi del repertorio francese, sarà interpretato da Gregory Kunde, che debutta il ruolo e celebra la sua decima produzione con il Teatro Regio. Lo ricordiamo trent’anni fa nel suo debutto a Torino come Edgardo in Lucia di Lammermoor, poi nel 2011 l’ottima prova come Arrigo nei Vespri siciliani – in occasione del 150 anniversario dell’Unità d’Italia – dove pubblico e critica lo accolsero con calore. Nel ruolo della principessa Eudoxie debutta Martina Russomanno, che ha iniziato la sua carriera come attrice e cantante pop in tenera età, per poi conseguire il Bachelor all’Università Mozarteum di Salisburgo; secondo premio al Concorso Duschek di Praga, ha vinto numerosi premi al Concorso Lirico Internazionale di Portofino e ha ricevuto critiche ottime per il suo bel timbro nel Trittico al Festival di Salisburgo (2022).
Il tenore romeno Ioan Hotea è il principe Léopold: stella nascente nel mondo dell'opera, è stato vincitore nel 2015 del Concorso Operalia. Da allora si è esibito sui palcoscenici dei teatri più prestigiosi, tra cui: Royal Opera House, Wiener Staatsoper, Bayerische Staatsoper, Opernhaus Zürich, Opéra national de Paris, Opéra de Monte Carlo, Deutsche Oper Berlin, Staatsoper Hamburg. Graditissimo ritorno al Regio per il basso Riccardo Zanellato nel ruolo del cardinale Brogni, che ha già interpretato all’Opera Ballet Vlaanderen con ottime recensioni. Molto apprezzato da Riccardo Muti che lo ha voluto per le produzioni di Iphigénie en Aulide e Moïse et Pharaon al Teatro dell’Opera di Roma. Il cast si completa con: Gordon Bintner (Ruggiero), Daniele Terenzi (Albert), Rocco Lia (Araldo d’armi e Un boia), Leopoldo Lo Sciuto (Un ufficiale dell’imperatore), Lorenzo Battagion (Un uomo del popolo), Roberto Calamo (Altro uomo del popolo). Nel corso delle sei recite, dal 21 settembre al 3 ottobre, si alterneranno nei ruoli: Daniela Cappiello (Eudoxie il 26/9) e Andrea Antognetti, Alessandro Agostinacchio e Andrea Goglio (il 28/9; 1 e 3 /10).
La Juive sarà trasmessa in diretta su Rai Radio3 la sera della Prima, giovedì 21 settembre alle ore 20, commento a cura di Susanna Franchi.
L’opera sarà presentata mercoledì 20 settembre alle ore 18 al Piccolo Regio Puccini con la conferenza-concerto, il format di presentazione delle opere al pubblico condotto dalla giornalista Susanna Franchi, che unisce la musica e il canto al racconto dei protagonisti e vedrà, per l’occasione, la partecipazione di Daniel Oren, Stefano Poda, Ulisse Trabacchin ed esecuzioni musicali dal vivo con gli artisti del IB; maestro al pianoforte Jeong Un Kim.
Intorno a La Juive
Il Regio propone una serie di incontri e iniziative che arricchiscono l’offerta formativa sulla Juive. In Foyer del Toro il pubblico potrà ammirare un’esposizione di diversi documenti di particolare pregio iconografico relativi alla prima assoluta dell’opera e alle più significative rappresentazioni nel corso dell’Ottocento. La documentazione proviene dall’ Archivio Storico del Teatro, dalla Biblioteca Civica Musicale “Andrea della Corte” e da un generoso collezionista privato. Su iniziativa delle Biblioteche Civiche Torinesi per l’Inaugurazione del Regio, giovedì 14 settembre alle ore 16 presso la Biblioteca Musicale “Andrea della Corte” è prevista la conferenza “La Juive di Halévy: Nourrit, Tamagno e Caruso, tre Éléazar a confronto” a cura di Ugo Piovano.
Martedì 19 settembre alle ore 16, la Biblioteca Musicale “Andrea della Corte” ospiterà la conferenza dal titolo: “Genova 1858: viaggio nella prima italiana de L’ebrea di Halévy” a cura di Maria-Cristina Riffero. Venerdì 22 settembre alle ore 18, al Regio, nella Sala del Caminetto, è prevista una presentazione editoriale dal titolo: “La Juive di Fromental Halévy. Diritto, religione e diversità” (Giappichelli ed., 2023), a cura dell’Università degli Studi di Torino/Dipartimento di Giurisprudenza in collaborazione con il Teatro Regio. Intervengono: gli Autori, Cristiano Sandri (Direttore artistico del Teatro Regio), Mario Riberi, Matteo Traverso, Stefano Poda e Paolo Giani Cei. Tutte le manifestazioni sono a ingresso libero.
Un’edizione speciale del volume di sala sarà dedicata a questa Inaugurazione: immagini inedite e testi di approfondimento per un’edizione da collezione.
Per la prima de La Juive l’orario di apertura del teatro è alle ore 19 ed è previsto il dress code black tie.
Il Teatro Regio ringrazia i suoi Soci Sostenitori e Partner tecnici per il sostegno in occasione dell’Inaugurazione: un calice di metodo classico Alta Langa DOCG offerto dal Consorzio Alta Langa suggellerà l’inizio di questa Stagione; il foyer del Teatro Regio sarà profumato con fragranze di Laboratorio Olfattivo. Guido Gobino saluterà gli ospiti, al termine dello spettacolo, con un dolce omaggio. Il Verde pubblico della Città di Torino realizzerà appositamente un allestimento floreale.
A partire da questa Stagione, Opera buffet – la cena nel Foyer del Toro – cambia orario per agevolare il pubblico e sarà disponibile prima dell’inizio dello spettacolo dalle ore 19.15, alla Prima dalle ore 19, anziché durante il primo intervallo. Prenotazione online o direttamente in Teatro la sera dello spettacolo.
Per la recita in programma domenica 24 settembre alle ore 15 è attivo Bimbi Club. Il servizio è rivolto a genitori e/o nonni che desiderano godersi lo spettacolo, mentre i bambini (dai 6 ai 10 anni) partecipano a divertenti laboratori di canto e di danza a partire dalle ore 14.30 e fino al termine della recita. È consigliata la prenotazione e la merenda al sacco. Il costo di Bimbi Club è di € 10, in vendita alla Biglietteria e online, e per accedere è necessario essere in possesso del biglietto per lo spettacolo.
BIGLIETTERIA E INFORMAZIONI
I biglietti per La Juive sono in vendita alla Biglietteria del Teatro Regio e on line su www.teatroregio.torino.it
Biglietteria del Teatro Regio - Tel. 011.8815.241/242
Piazza Castello 215 – Torino
biglietteria@teatroregio.torino.it
Orario di apertura: da lunedì a sabato ore 11-19; domenica ore 10.30-15.30; un’ora prima degli spettacoli
Per tutte le informazioni e gli aggiornamenti: www.teatroregio.torino.it
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