Une promenade al Cimitero Acattolico tra Shelley & Keats

Da un'idea di Alessandro Rubinetti, attore di teatro, una promenade nel Cimitero Acattolico di Roma domenica 13 marzo 2011 alle 11. Un luogo dove scorreranno le vite e le opere dei grandi poeti d'Albione che hanno toccato Roma: Shelley, Keats, e gli italiani Gadda, Gramsci, Bellezza e l'intera famiglia Marconi.

domenica 13 marzo · 11.00 - 12.30
Luogo  Via Caio Cestio 6 - Rome, Italy
TEATRO REALE - Compagnia teatrale di Alessandro Rubinetti
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA INVIANDO MAIL A info@teatroreale.it

Da un'idea di Alessandro Rubinetti
VISITA GUIDATA TEATRALE ...al PARCO CESTIO
(Cimitero Acattolico del ‘700 a Roma)

Le visita si svolge domenica 13 marzo alle ore 11.
appuntamento ore 10.45 ingresso
Entrata da Via Caio Cestio, 6

Contributo € 5 per la visita guidata € 2 entrata al Cimitero Acattolico

VISITA GUIDATA PER CONOSCERE TUTTI I SEGRETI E I MISTERI DI QUESTO CIMITERO SETTECENTESCO NEL CUORE DI ROMA. UNA GUIDA ATTORE VI ACCOMPAGNERA’ NEL PARCO PER INCONTRARE SHELLEY, KEATS, GREGORY CORSO, ANTONIO GRAMSCI, GADDA, DARIO BELLEZZA, LA FAMIGLIA MARCONI.

Henry James considerava la Roma dell’800 “la mecca degli artisti” e citava il parco Caio Cestio come un luogo meraviglioso, lo stesso Stendhal cita personaggi presenti in questo cimitero nelle “Passeggiate romane”. Oscar Wilde diceva in un sonetto presente alla casa di keats a Piazza di Spagna che “…questo.. è il luogo più sacro della terra”

L’elenco dei personaggi celebri e di opere d’arte qui presenti è lunghissimo:
il fisico Pontecorvo, uno dei ragazzi di Via panisperna (fratello dell’appena scomparso Gillo), il Principe Yussupov, uno degli assassini di Rasputin, Dirk Hamer , il ragazzo tedesco ucciso da vittorio emanuele di savoia, l’architetto Perugini (tra le sue opere: il sacrario delle Fosse Ardeatine, la cittadella giudiziara di Roma a Piazzale Clodio, la casa albero a Fregene); gli innumerevoli reperti di epoca romana impiantati sui sepolcri ottocenteschi, l’Angelo della resurrezione di Simmons, la Psiche che si sveste delle sue spoglie mortali di Greenough.

LA VISITA
Il sito del Cimitero Acattolico offre dei palcoscenici teatrali naturali e la presenza delle spoglie di così tanti personaggi artistici di fama (400 circa), concentrate in un unico luogo, offre un’opportunità irresistibile nel creare un percorso organico narrativo. L’idea è quella di far rivivere le idee, le arti e i costumi del tempo con la presenza suggestiva di un gruppo di attori che impersonificheranno tali personaggi. Il percorso si sviluppa con la presenza di una guida, vera voce narrante, in un susseguirsi nel tempo di accadimenti storici, tematiche sociali, personaggi artistici, opere e sculture dai differenti stili; il tutto, seguendo una precisa linea temporale. Il percorso, prenderà il via temporalmente a partire dalla metà del settecento, periodo a cui risale l’istituzione del cimitero, con l’illustrazione storica del luogo; fisicamente, invece, si comincerà dalla parte più antica dove s’introdurrà il tema letterario con i personaggi di John Keats e Percy Shelley (marito di Mary Shelley, autrice di Frankenstein), i due maggiori poeti romantici inglesi. Si proseguirà poi con le aree tematiche più a sfondo sociale con personaggi come Gregory Corso, padre della Beat Generation, o Padre Alessandro Gavazzi, cappellano di Garibaldi che combattè per la difesa della Repubblica Romana. S’incontreranno alcune delle vere e proprie opere d’arte presenti nel Cimitero, come la famosa “Psiche che si sveste delle sue spoglie mortali” citata dal D’Annunzio nel romanzo “Il piacere”, o gli innumerevoli reperti di epoca romana impiantati nei sepolcri ottocenteschi; si ascolteranno i versi di artisti come Stendhal, Oscar Wilde, Wolfgang Goethe (è qui presente il suo unico figlio, e anche lui scrisse che avrebbe voluto “soggiornare” in questo parco), D’Annunzio stesso, tutti profondamente ispirati dalle meraviglie di questo incredibile luogo; si scopriranno una serie di epigrafi eccezionali: dalle citazioni cinematografiche, a profondi pensieri filosofici, per arrivare alla semplice e perentoria: “Novità?”. Ci sono anche epigrafi più impressionanti su alcune tombe…come i segni di diverse sventagliate di mitra nazisti sui partigiani che si nascondevano qui, durante i famosi scontri nell’adiacente Porta San Paolo nella giornata dell’otto settembre 1943. Si attraverserà la parte russa, ricca di pittori e registi di fama, per concludere infine la visita nei pressi della tomba di Antonio Gramsci.