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Visioni celesti alla Biblioteca Nazionale Centrale
Visioni celesti ovvero la Scienza e le letture degli astri a Roma alla Biblioteca nazionale centrale prosegue fino al 20 marzo 2010. Calendari e lunari, orologi solari e meridiane, atlanti celesti, testimonianze della cultura cinese e araba, trattati di astrologia, libri e manoscritti inediti di astronomia, sono i protagonisti di questa mostra, che rievoca lo scenario seicentesco della cultura romana, dove scienza e lettura degli astri si svolgevano parallelamente.
Emerge così quella parte della cultura scientifica che ha avuto una delle sue fucine più interessanti all’interno della sede dei Gesuiti al Collegio Romano, primo punto di osservazione astronomica a Roma, diventata poi luogo originario della Biblioteca Nazionale.
Tra i pezzi di maggior pregio: il globo celeste manoscritto del XVI secolo attribuito a Cristoforo Clavio e uno studio inedito di preparazione ai testi classici di trigonometria e astronomia interamente di sua mano; un globo celeste di Greuter; un astrolabio arabo manoscritto dell’inizio del XVI secolo; i fusi a stampa del globo celeste di Coronelli; una raccolta inedita di manoscritti astronomici di Vincenzo Miotti (sec.XVIII). E ancora l’oroscopo di Cristina di Svezia (sec.XVII); un’edizione completa dell’atlante celeste del Cellarius; foto inedite di inizio secolo dell’antico Osservatorio astronomico del Campidoglio; preziosi pezzi “storici” di strumenti spaziali, messi a disposizione dai due Istituti astrofisici romani INAF/IAF e INAF/IFSI con un grande modello completo del satellite Integral.
Visioni celesti
Fino al 20 marzo 2010
Orario: lun-ven. 10.00-18.00
ingresso libero