libri

  • Amélie Nothomb
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Un libro strano l’ultimo di Amèlie Nothomb, Il Viaggo d’inverno: una parabola sull’impossibilità di sincronizzare i tempi in amore, una vendetta sottile che principia dagli stessi nomi dei protagonisti. Zöile, Astrolabe e Aliénor Malèze sono nomi che contengono un malessere in sé stessi, a cominciare dal cognome Malèze della scrittrice Aliènor: suona in francese come “mal aise” a disagio, e trattasi di una scrittrice babbiona e ritardata che fa venire da subito il dubbio che sia a lei a scrivere Senza anestesia, In vivo e Stadio terminale, titoli perfettamente confacenti allo stile dark-grotesque di Nothomb.

  • Six Shots
    Articolo di: 
    Amalia Verzola

    Sbarca in libreria Six Shots, Sei racconti del Weird West, raccolta dell’esordiente Alfredo Mogavero, giovane salernitano che scrive già da qualche anno. Dopo un passato come cameriere, distributore di volantini, venditore telefonico e contabile ai mercati generali della frutta, finalmente si iscrive all’Università, dove sta per laurearsi in Lingue e letterature straniere, e inizia a dedicarsi alla scrittura. Si cimenta col fantasy, vira poi verso l’horror, passando per il noir e la fantascienza. E, alla fine, ecco qui il suo primo libro.

  • Eugenio Scalfari
    Articolo di: 
    Giuseppe Talarico

    Il saggio di Eugenio Scalfari, intitolato Per L’alto Mare Aperto edizione Einaudi, ha una forma letteraria particolare fondata sulla contaminazione tra la saggistica e la narrativa. Raffaele La Capria, in un suo scritto teorico, sosteneva che la saggistica colta deve ricorrere alla narrativa per spiegare le idee. In questo libro Scalfari, giornalista e scrittore raffinato e colto, si ispira ad un metodo di analisi ed interpretazione dei tanti autori, citati e richiamati nel suo racconto della modernità, fondato e basato sul confronto tra pensiero e vita.

  • Vertigine della lista
    Articolo di: 
    Teo Orlando

    Quando nelle librerie è apparso l’ultimo saggio di colui che è senza dubbio il massimo intellettuale italiano vivente, ossia Vertigine della lista di Umberto Eco, molti suoi fedeli lettori avranno provato qualche moto di sorpresa. Non tanto perché anche per la confezione esteriore il libro si presenta in modo inconsueto, con un sontuoso corredo di illustrazioni, dato che ne erano forniti anche due altri volumi recenti firmati dal grande semiologo, ossia la Storia della bellezza e la Storia della bruttezza; quanto piuttosto perché risulta problematico classificarlo specificando quale sia il suo ambito tematico, cosa che risulta un po’ paradossale per un libro che si occupa soprattutto di cataloghi e di inventari.

  • Jorge Luis Borges
    Articolo di: 
    Teo Orlando – Emanuele Amoroso

    La raccolta poetica Fervore di Buenos Aires costituisce la prima opera pubblicata da Jorge Luis Borges nel 1923. In italiano era già apparsa, a cura di Domenico Porzio e Hado Lyria, nel primo volume di Tutte le opere del grande scrittore argentino, pubblicato nei Meridiani Mondadori nel 1984.Ora viene ripubblicata in una nuova edizione, curata con pertinenza e delicatezza da Tomaso Scarano, nella Biblioteca Adelphi, con in appendice diciassette poesie inedite e due scritti in prosa. Il curatore accompagna questa nuova edizione con un saggio critico, chiarificatore e al contempo sprone per nuovi approfondimenti.

  • Francesco Orlando
    Articolo di: 
    Teo Orlando

    La scomparsa di Francesco Orlando, avvenuta a Pisa il 22 giugno 2010, non può passare inosservata nel mondo della letteratura. Il grande studioso siciliano (era nato a Palermo il 2 luglio 1934), allievo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, di formazione francesista, ma in realtà esperto come pochi delle principali letterature europee, aveva indagato in modo estremamente originale il "soprannaturale" in letteratura, interpretato alla luce degli scritti di Sigmund Freud.

  • Ricordi Via Roma
    Articolo di: 
    Fabrizio Andreoli

    Beatrice Buscaroli, docente di Storia dell’ arte, ha recentemente pubblicato uno studio sulla vita e l’arte di Modigliani. Il titolo del libro, Ricordi via Roma (Il Saggiatore, 2010, euro 21), è tratto da un verso della canzone “Modì” di Vinicio Capossela. Questo studio su Modigliani concede pochissimo spazio ai luoghi comuni sul pittore “geniale e maledetto”.

  • L'ultima stazione
    Articolo di: 
    Giuseppe Talarico

    Il libro di Jay Parini intitolato L’ultima stazione (Milano, Bompiani, 2010; l'originale, The Last Station. A Novel of Tolstoy's Last Year, risale al 1990) possiede la grazia e la sublime perfezione letteraria dei libri che per la bellezza della scrittura hanno un fondamento classico.

  • Frattale
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Due manifestazioni in contemporanea: quella della smart urban stage in mostra fino al 31 luglio 2010 nella tensostruttura bianco-verdina di fronte al Parco della Musica; l’altra del Parco Telematico dell’Audiovisivo, un convegno lungo un pomeriggio con tutte le firme dell’audiovisivo che formeranno una serie di strutture ad hoc su uno spazio di 47.000 mq. a Formello, 4 km da Roma.

  • Maggiani
    Articolo di: 
    Giuseppe Talarico

    Vi sono libri che possiedono il raro e sorprendente merito di fondere mirabilmente diversi generi e forme di scrittura: la narrazione, la riflessione antropologica, la poesia disseminata nella prosa con immagini perfette, il giudizio morale sulla storia umana. Rientra in questa categoria di opere letterarie l’ultimo romanzo di Maurizio Maggiani intitolato Meccanica celeste, edito da Feltrinelli.