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Alita, angelo della battaglia cyborg
Per anni, gli appassionati di manga e anime si sono confrontati con il fatto che le storie che amavano dessero vita a film dal vivo francamente allucinanti, a essere buoni. Ma da un po' di tempo il trend sembra cambiato e Alita - Angelo della battaglia sembra confermarlo.
Diretto da Robert Rodriguez e prodotto da James Cameron, che avrebbe voluto dirigerlo dopo essere rimasto folgorato dal manga di Yukito Kishiro, uscito a più riprese anche in Italia, poi ha preferito dedicarsi ad altri progetti, Alita - Angelo della battaglia è un film con molti punti di interesse, e soprattutto mai banale e trash come certe pellicole ricordate dagli otaku con un po' di orrore.
Storia cyberpunk ambientata nel 26° secolo, tre secoli dopo un'imprecisata caduta, Alita ci conduce in una città multietnica dove una parte della popolazione è formata da cyborg, con sopra l'empireo di Zalem, città sospesa dove tutti sognano di andare e dove forse è meglio non finire.
Le suggestioni e le citazioni si sprecano, da Blade Runner a Pinocchio, nell'epopea di una ragazza guerriera cyborg, trovata da un medico che aggiusta gli androidi ed in cerca di una figlia che sostituisca quella perduta, seguendo la strada di una giustizia che forse è impossibile.
Un film ricco di scene d'azione, a tratti violento (ma sono i cyborg a finire per lo più a pezzi), che in certi momenti tocca il profondo, parlando di sentimenti, di cosa rende umani, di come restare umani, di come sperare in un mondo forse migliore e libero.
La storia del manga (e anche dell'anime, un OAV unico di un'ora) non risulta stravolta, così come i personaggi, interpretati da un cast comunque valido, dove la cubana Rosa Salazar, arricchita da un paio di occhi stile manga fatti al PC, è affiancata da nomi importanti come il tarantiniano Christoph Waltz, scienziato in cerca di una paternità, l'icona del fantastico anni Ottanta Jennifer Connelly e l'ambiguo Edward Norton.
Il film copre solo una parte della storia del manga, che ha poi avuto ulteriori sviluppi e serie successive, ed è intenzione di James Cameron e soci di farlo diventare parte di una serie, come dimostra il finale aperto. Forse la cyborg Alita, venuta dal passato, capace di combattere come una macchina da guerra invincibile ma anche di essere più umana degli umani, può davvero cambiare il rapporto tra il cinema e l'incredibile mondo dei manga e degli anime.