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La Corte editore il Giappone di Come un sushi fuor d'acqua
La Corte editore presenta nel suo variegato catalogo una storia raccontata da una delle più importanti esperte e amanti del Giappone oggi nel nostro Paese, Fabiola Palmeri: Come un sushi fuor d'acqua.
Partendo dalla sua esperienza di vita, l'autrice racconta in parallelo la vicenda di due giovani donne e del loro rapporto con il Giappone, un Paese che ha conquistato l'immaginario occidentale per la sua cultura divisa tra tradizione e modernità, che si manifesta in cibo, cinema, letteratura, cultura pop rappresentata da manga e anime e molto altro ancora.
A fine anni Ottanta la giovane giornalista freelance Bianca decide di partire per Tokyo, stravolgendo la sua famiglia, proponendo articoli a vari giornali e poi trovando una sistemazione più fissa in una radio che trasmette notizie in varie lingue dalla capitale.
Quasi trent'anni dopo, negli anni Dieci del Duemila, Celeste, figlia di un'italiana e di uno statunitense, nata in Giappone e poi vissuta tra lì, l'Italia e gli Stati Uniti dopo il divorzio dei genitori, si sta preparando alla maturità e deve fare i conti con le tante identità che sente dentro di sé durante una vacanza nel Paese del Sol levante.
Due storie di oggi per parlare di ricerca della propria strada, di rapporto tra culture diverse, di amore per il Giappone, di identità, realizzazione, viaggi e anche del tema attuale della fuga dei cervelli, iniziata in tempi non sospetti e durata fino ad oggi.
Tra le righe, scritte in terza persona quando si parla di Bianca, in prima persona quando si parla di Celeste, si parla anche di come siano cambiate le cose in questi decenni, in Giappone innanzitutto, il grande protagonista del libro, un Paese che affascina e che ha cambiato le vite di entrambe le protagoniste, influenzandole nelle scelte e nella vita.
Un libro che parla quindi del mondo di oggi e del rapporto tra mondi diversi, da leggere per tutti gli amanti del Giappone e per chi crede che bisogna andare oltre il proprio orticello, guardando alla diversità, alle altre culture e alle opportunità che ci possono essere.
In fondo si può essere Come un sushi fuor d'acqua, ma anche trovare la propria strada in un altro mondo che in qualche modo si sente congeniale a sé.