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Il femminismo di Bombshell, la voce dello scandalo
Avrebbe dovuto uscire al cinema, ma è stato uno dei tanti film ad essere dirottato sulle piattaforme streaming, come Amazon e Chili: Bombshell, La voce dello scandalo di Jay Roach con Charlize Theron, Nicole Kidnam e Margot Robbie, mescola giornalismo e femminismo per raccontare una storia vera.
La vicenda, ambientata durante la corsa alla presidenza di Donald Trump, racconta infatti il primo caso clamoroso di molestie sessuali esploso alla Fox, antesignano del movimento #MeToo che ha poi sconvolto i rapporti di potere nel mondo dello show business non solo statunitense svelando squallidi retroscena e storie ignobili, con protagoniste e vittime le donne di tutte le età.
Bombshell La voce dello scandalo segue in particolare tre storie di donne, ognuna emblematica di un certo malcostume. La giornalista televisiva Megyn Kelly, interpretata da Nicole Kidnam, viene scelta come moderatrice per il dibattito con Donald Trump e gli chiede riguardo ad alcuni commenti sessisti da lui fatti, anche sulla sua ex moglie Ivana, ricevendone in cambio insulti sessisti, anche via social e trovandosi al centro di una persecuzione insopportabile. In parallelo Gretchen Carlson, altra conduttrice televisiva, con il volto di Charlize Theron, viene declassata ad una trasmissione pomeridiana e viene consigliata dai suoi avvocati di intentare causa contro Roger Ailes, patron della Fox, noto molestatore che nessuna ha osato denunciare prima e che ovviamente ha in passato molestato anche lei. Kayla Pospisil, Margot Robbie, giovane praticante alle prime armi, si trova a dover subire le attenzioni non richieste di Ailes, rimanendone perplessa e non sapendo con chi confidarsi.
Il film ripercorre le varie tappe, con i toni del grande cinema dedicato al giornalismo, da Tutti gli uomini del presidente a The Post, con in più la tematica femminista, di grande attualità, ricostruendo tutto partendo da fatti veri e raccontando comunque come le cose sono cambiate.
Bombshell La voce dello scandalo indigna e appassiona, facendo vedere l'assurdità di certi sistemi e comportamenti portati avanti da un potere maschilista fastidioso e disgustoso, dato purtroppo per scontato per troppo tempo. Un film doveroso, si spera il primo di molti dedicati all'argomento e al movimento #MeToo, con tre volti di attrici belle e brave che si prestano a questo racconto teso, intransigente, essenziale, senza fronzoli e che per questo arriva al suo obiettivo, indignare, far riflettere e far capire l'importanza di cosa è stato intrapreso.