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Innsbrucker Festwochen 2023. Il Prezioso Cesti col lieto fine
Come ogni anno, le Settimane della Musica Antica di Innsbruck si concludono con il Concorso Internazionale di Canto per l'Opera Barocca "Pietro Antonio Cesti", quest'anno alla 14° edizione, inaugurato dal Direttore Artistico del Festival di Musica Antica di Innsbruck Alessandro De Marchi nel 2009. Quest'anno la sera del 27 agosto alla Haus der Musik di Innsbruck sono stati assegnati tutti i premi, compresi premi speciali in vista della produzione Barockoper:Jung del Festival di Innsbruck che avrà luogo l'anno successivo, con l'esibizione dei vincitori dei premi speciali.
Il Concorso internazionale di canto per l'opera barocca "Pietro Antonio Cesti" omaggia il nome del compositore italiano Pietro Antonio Cesti, che a metà del XVII secolo trasformò Innsbruck in un centro per l'opera italiana a nord delle Alpi. Questo lavoro di diffusione della cultura musicale nel Tirolo prosegue grazie all'organizzazione, ogni anno delle Innsbrucker Festwochen, raccogliendo giovani talenti della voce provenienti da tutto il mondo che si alternano ogni anno su alcuni brani prescelti dalla giuria, quest'anno Il programma obbligatorio per la finale comprendeva un'aria dall'opera "Arianna in Creta" di Georg Friedrich Händel. L'anno prossimo, quest'opera sarà eseguita come parte dell'Opera Barocca:Young alle Festwochen.
La giuria quest'anno è stata presieduta da Sebastian Schwarz (direttore artistico del Festival della Valle d'Itria) ed era composta da titolati esperti del mondo dell'opera e dei concerti del 2023, special modo in ambito barocco: Alessandro De Marchi (Direttore Artistico del Festival di Musica Antica di Innsbruck 2009-2023), Ottavio Dantone (Direttore Musicale del Festival di Innsbruck dal 2024), Nicole Braunger (Direttrice dell'Opera del Badisches Staatstheater Karlsruhe e Direttrice Artistica del Festival Internazionale di Handel di Karlsruhe), Samantha Farber (Amministratore Delegato di Sono Artists), Hein Mulders (Direttore Artistico dell'Opera di Colonia) e Susanne Schmidt (Direttrice del Casting della Vlaamse Opera Antwerp/Ghent).
Ben 200 domande sono giunte alla giuria quest'anno, che ne ha selezionate 99, giungendo alfine a 27 ed in ultimo 9, stabilendo quindi una gara acerrimamente vigorosa tra i selezionati. La serata di è svolta in due parti ed i cantanti sono stati accompagnati da una scelta di Maestri della Innsbrucker Festwochenorchester diretta da Angelo Michele Errico. Durante l'esibizione era percebile l'affiatamento piu' o meno vivace tra i cantanti ed i musicisti, dei veri professionisti dell'accompagnamento in questa sortita così tensiva. Eva_Maria Sens si è occupata di moderare l'intera serata fino al finale con la consegna dei premi.
La kermesse dei cantanti è stata molto diversa dalla prima alla seconda parte della serata: a nostro avviso le voci piu' "calde" , nonostante la giovane età, e le piu' attente al fraseggio ed alle variazioni, sono state quella di Neima Fisher, giovane soprano tedesco di 21 anni, che ha cantato Quel candido armellino da Marc'Antonio e Cleopatra di Johann Adolphe Hasse (1699-1783) in modo sublime, presentando potenza, fluidità e leggiadria, pur conservando una palpabile innocenza e conferendo carattere al timbro di voce. Naima Fisher, che nella seconda parte del programma ha cantato Sò che non è piu' mio da Arianna in Creta di Georg Friedrich Händel, si è alfine aggiudicata il Premio Giovane Talento e il Premio Speciale, un ingaggio con Il Gusto Barocco e Jörg Halubek.
Gli altri due premi speciali sono andati al baritono irlandese Rory Green, con un concerto al Resonanzen di Vienna: un ingaggio al Festival della Valle d'Itria, è andato invece al tenore francese Antonin Rondepierre.
Il Premio Cesti principale lo ha vinto il mezzosoprano francese Mathilde Ortscheidt che, nella prima parte del concerto ha abbagliato con la sua voce piena, bella e dal timbro scuro e particolare, cantando Dille, che nel mio seno serbo (Carilda) da Arianna in Creta di Georg Friedrich Händel; mentre, nella seconda parte del concerto il suo Ferri, ceppi, sangue, morte dall'opera L'incoronazione di Dario di Antonio Vivaldi ha scosso con i versi drammaticamente appassionati della sua intepretazione.
Il secondo posto è andato al soprano britannico Charlotte Bowden. Il terzo posto è andato al baritono Giacomo Nanni dall'Italia. Il premio del pubblico è stato vinto dal basso-baritono francese Alexandre Baldo. Il pubblico ha entusiasticamente applaudito tutte le scelte della Giuria e la propria, in una Haus der Musik rifulgente di luci anche attraverso il livestream, seguito da diverse migliaia di spettatori online. Annotiamo poi che il Festival di Musica Antica di Innsbruck è stato seguito da oltre 20.000 ospiti provenienti da tutto il mondo hanno partecipato ai 56 eventi del Festwochen (23 dei quali gratuiti) con un tasso di occupazione del 96% per tutti i concerti dall'11 luglio al 29 agosto. Gli eventi del festival hanno attirato a Innsbruck anche numerosi rappresentanti dei media: 58 giornalisti provenienti da 8 Paesi hanno parlato del festival nei mesi di luglio e agosto, ed altri ne scriveranno a settembre in conclusione del festival e del concorso Cesti.
Grande cambiamento il prossimo anno sarà il Direttore Musicale di nuova nomina a partire dal 1° settembre 2023: il celebre clavicembalista e direttore d'orchestra italiano Ottavio Dantone dirigerà musicalmente le Innsbrucker Festwochen dal 2024 al 2028, con la sua orchestra, l'Accademia Bizantina. L'attuale direttore operativo Mag. Eva-Maria Sens assumerà il ruolo di direttore artistico. L'attuale direttore generale Dr. Markus Lutz ricoprirà il ruolo di direttore commerciale.
Riportiamo in proposito, le dichiarazioni congiunte di Eva-Maria Sens e Ottavio Dantone: "Siamo entusiasti delle sfide e delle scoperte che ci attendono, che sono l'emblema del Festival di Innsbruck. Insieme vogliamo creare idee per dare al nostro pubblico e ai nostri artisti l'accesso alle emozioni più vere della musica e sviluppare prospettive sulle origini della musica antica e sul suo rapporto con il nostro tempo".
Il direttore artistico di Festwochen Alessandro De Marchi, l'amministratore delegato Dr. Markus Lutz e la direttrice operativa Mag. Eva-Maria Sens ripercorrono le settimane del Festival, ricche di eventi e molto frequentate, che si sono svolte all'insegna del motto "Paths", ovvero "Sentieri".
Il concerto finale del 29 agosto di Alessandro De Marchi con l'Orchestra del Festival e Antoine Tamestit è stato chiaramente uno dei momenti salienti del Festival di quest'anno. Nella Sala Grande della Haus der Musik, che ha registrato il tutto esaurito, ci sono stati applausi incessanti e standing ovation. Alessandro De Marchi si guarda indietro con gioia: "Dopo 14 anni di direzione del Festival di Musica Antica di Innsbruck, per me si è chiuso un cerchio meraviglioso. Vorrei ringraziare tutti i sostenitori, gli artisti, gli accompagnatori, il pubblico e il team per 14 anni fantastici e ricchi di eventi".
Quest'anno De Marchi è stato il direttore musicale di due opere di Vivaldi al Tiroler Landestheater. L'opera "Olimpiade" è stata rappresentata con grande successo per tre volte all'inizio di agosto e l'oratorio in scena "Juditha triumphans" (di cui linko l'"approfondimento") è stato molto apprezzato dal pubblico e dalla critica per due volte la scorsa settimana.
Non ci resta che aspettare la nuova stagione delle Innsbrucker Festwochen per scoprire una sortita nel barocco piu' prezioso, italiano, austriaco, tedesco in primis, per ascoltare le nuove voci ed i timbri giovani che si alterneranno sui palcoscenici delLandestheater, primo teatro del Tirolo; della gloriosa e moderna Haus der Musik; nel Castello Ambras infilandoci prima nei suoi giardini e pergolati rigogliosi; nei vari luoghi intorno al Tettuccio d'oro, allo Hofgarten, al Duomo di Saint Jacob e vi consiglio anche di prendere il treno per recarvi in uno dei gioielli del Tirolo: l'Abbazia Cistercense di Stams, con dei gioielli come l'Albero della Vita dell'artista bavarese Bartholomäus Steinle, che ha creato nell'abiside della Basilica (una delle rare al mondo fuori da Roma), nonchè, visitando l'intera chiesa, potrete ascoltare la storia del Tirolo, ed ammirare i sovrani del passato attraverso le loro statue in oro zecchino, ritornando ad Innsbruck con dei gioielli artistici nella mente, che si rifletteranno incastonati nelle voci dei musici e dei cantori del festival con accresciuta gloria.