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OperaInCanto 2015. Fabio Maestri dirige due operine di Nino Rota
Le opere da camera sono un genere di teatro musicale che in passato ha avuto successo, ma da tempo si eseguono raramente, è stata quindi di grande interesse la proposta di OperaInCanto di metterne in scena due di Nino Rota: La Scuola di Guida e Lo scoiattolo in gamba. Rota è celeberrimo per le colonne sonore di film di grandi registi come Federico Fellini, Francis Ford Coppola, Luchino Visconti, ma le sue altre composizioni musicali sono state a lungo trascurate. Martedì 15 dicembre 2015 è andata in scena al Teatro comunale “S. Secci” l'ultima delle repliche di Terni, il giorno successivo lo spettacolo è stato rappresentato anche a Roma, nella Stagione di concerti che Roma Sinfonietta organizza all'Università di Roma "Tor Vergata".
Le due operine, come Bastiano e Bastiana, sono adatte sia per il giovane pubblico di OperaScuola sia per un pubblico adulto. La scuola di guida, è un "Idillio musicale" su testo di Mario Soldati e musica di Nino Rota, l'orchestrazione originale dell'autore è andata perduta, fu poi orchestrata di nuovo da Bruno Moretti. Fabio Maestri, il direttore, ha preferito usare lo spartito originale per canto e pianoforte, depositato alla SIAE, in quanto ci ha detto che quella versione non lo convinceva. La scuola di guida è una deliziosa e ironica operina di circa 15 minuti, fu commissionata da Giancarlo Menotti per il Festival dei Due Mondi del 1959. Fu rappresentata con la regia di Franco Zeffirelli in uno spettacolo Fogli d'album in cui furono presentate più opere della stessa durata.
La vicenda narra di una Lei che ha deciso di imparare a guidare per conoscere Lui che, ha visto una volta in macchina e le ha fatto battere il cuore. La lezione è disastrosa, in quanto Lei è molto distratta e mette a dura prova la pazienza di Lui. Finiscono contro un albero ma ne escono illesi e abbracciati in un lungo e appassionato bacio: lo scopo di Lei è finalmente raggiunto. L'arguta sceneggiatura di Soldati alterna magistralmente la prosaicità della situazione alle reazioni emotive dei personaggi, la musica di Rota sottolinea lo svolgersi dell'azione e la sua intrinseca comicità con suoni onomatopeici, ritmi jazz e di danza che evocano le leggendarie band americane, ma ci sono anche echi di Ravel, Respighi, Stravinskij, Musorskij. La lunga e affiatata collaborazione tra lo scrittore e regista cinematografico e il musicista ha contribuito alla riuscita questa operina breve quanto incantevole e divertente.
Lo scoiattolo in gamba è un atto unico in quattro quadri, fu rappresentato la prima volta, sempre nel 1959, ma al Teatro La Fenice. Fu infatti commissionato dal XXII Festival Internazionale del Gran Teatro La Fenice di Venezia per uno spettacolo dal titolo “Giochi e favole per i bambini” che comprendeva lavori di Henze, Porrino, Ghedini e altri , fu poi anche trasmesso dalla televisione. L'operina rimase inedita fino alla morte dell’autore e raramente viene messa in scena. Per lo spettacolo è stata impiegata la versione per 12 strumenti realizzata da Roberto Gottipavero su indicazioni ricavate dal manoscritto autografo. Rota aveva composto le musiche di alcuni film di Eduardo De Filippo, che scrisse libretto di questa "favola lirica".
Il protagonista è un piccolo scoiattolo rimasto senza denti, mentre si lamenta perché ha fame e non riesce a mangiare, passa il re che gli promette una dentiera, ma in cambio esige la preparazione di un fastoso quanto inconsueto banchetto, pena la morte. Dopo trenta giorni finalmente il pranzo è pronto, ma lo scoiattolo si accorge che gli sono ricresciuti i denti, così decide di mangiare tutto lui, poi scappa via, lasciando con un palmo di naso il re. Lo scoiattolo in gamba è un'opera in miniatura con arie, duetti, concertati e cori, lo stile è eclettico come ne La Scuola di Guida, il compositore pone attenzione alla scorrevolezza dell'azione, a mantenere viva l'attenzione e a divertire un pubblico anche giovanissimo.
L'Orchestra Roma Sinfonietta ha fornito un'ottima prova sotto la guida di Fabio Maestri sempre attento alla qualità dell'esecuzione musicale e alla resa drammatica. Elisa Cenni è stata la protagonista delle due operine, una Lei divertente e convincente, imbranata e romantica, poi è stata uno scoiattolo spiritoso e irridente. La Cenni è ha reso bene la parte vocale quanto quella scenica che, nel caso dello scoiattolo la regia di Cesare Scarton ha voluto briosa e movimentata. Roberto Jachini Virgili è stato un Lui, doverosamente sopraffatto dagli eventi, ma poi lieto per la conclusione, ha anche ben sostenuto la parte del Ministro nella seconda operina. Bene anche Luca Bruno nel ruolo del re, Dario Ciotoli in quello del ciambellano e Paolo Pernazza in quello dell'autista. Le scene e la regia sono state ideate da Cesare Scarton, colorate e giocose, hanno interpretato appieno lo spirito lieve e divertito delle operine, contribuendo alla riuscita dello spettacolo. Il pubblico si è divertito e ha applaudito con calore tutti gli interpreti.