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OperaInCanto 2015. Il primo Singspiel di Mozart
Al Teatro Sociale di Amelia, venerdì 11 dicembre 2015, è andato in scena Bastiano e Bastiana, il primo singspiel composto dal dodicenne Wolfgang Amadeus Mozart. Un avvenimento, in quanto l'esecuzione in Italia è assai rara, ancor più meritorio in quanto è stato presentato dall'Associazione InCanto, che non gode più dei sussidi del Mibact e deve barcamenarsi con le proprie forze.
Il libretto trae origine da Le Devin du village di Jean-Jaques Rousseau, una opéra comique, ispirata agli intermezzi italiani, di cui è uno splendido esempio La serva padrona di Pergolesi, il cui grande successo in Francia fu all'origine della celeberrima “querelle”. Dal subitaneo e universale consenso riscosso da Le Devin du village scaturirono una serie di rifacimenti e adattamenti, uno di questi è il singspiel, una composizione in cui la musica si alterna ai parlati, del giovanissimo Amadeus.
Non si sa con certezza quando e dove sia andato in scena la prima volta, forse a Vienna nel 1768, nella casa del dottor Anton Mesmer (1714-1815), all'interno o nel teatro costruito in giardino. Il dottore, famoso per gli esperimenti di magnetismo animale, era appassionato di musica, ammirava il giovane compositore ed era diventato amico suo e del padre. Mozart e Da Ponte si ricorderanno di lui in Così fan tutte, Despina nel finale primo canta : “Questo è quel pezzo di calamita, pietra mesmerica, che ebbe l'origine, nell'Alemagna, che poi sì celebre, là in Francia fu.” La fonte è tarda e controversa, la prima rappresentazione certa è nel 1890 a Berlino nella Architektnhaus.
Mozart aveva appena composto La finta semplice, un'opera buffa in cui è in boccio la successiva fioritura dello stile del musicista. Un discorso analogo si può fare per Bastiano e Bastiana, tra l'altro è singolare come il compositore all'inizio si sia cimentato proprio nei due generi, che successivamente si rivelarono congeniali alla sua creatività, che rifulse nella composizione di capolavori immortali. Lo stile dei brani musicali deriva sia dall'opéra comique, un genere che il musicista aveva già conosciuto a Parigi, sia dal Lied. La sinfonia è in un solo tempo e le arie non hanno né il da capo né le agilità di quelle italiane. La musica briosa e scintillante, anche nelle parti “patetiche” incarna perfettamente il carattere di Idillio pastorale del singspiel.
In Bastiano e Bastiana, a differenza de La finta semplice, Mozart si trova più a suo agio, l'intreccio è non è complicato, il carattere semplice dei personaggi è più congeniale alla sua giovane età, sì da ispirargli la composizione di una musica spensierata e giocosa. La direzione di Fabio Maestri coglie nel segno e con soave levità asseconda e sottolinea lo svolgimento drammatico rendendolo assai godibile. La regia di Graziano Sirci ben si accorda con l'interpretazione musicale evidenziandone l'aspetto giocoso. Una bambina dall'aria birichina introduce e sposta i personaggi, come in un teatro dei burattini, incarnando il gioco fanciullesco del dodicenne Amadeus.
Le scene proiettate sui pannelli derivano dai disegni infantili di Oliva Bettini, che ha 57 anni e vive presso il Centro Socio Riabilitativo Educativo Casa Mons. Bonilli di Trevi. I disegni dai colori brillanti si adattano al carattere pastorale e alla felice ingenuità di un compositore, sì geniale, ma ancora bambino. Hersjana Matmuja, soprano, ha una voce morbida e aggraziata ed è una spiritosa Bastiana, bene anche l'impetuoso Bastiano di Carlo Putelli, infine Maurizio Leoni ha incarnato con grande verve comica il saggio e ironico Colas. Il Teatro Sociale di Amelia è stato una cornice perfetta, l'ottima acustica ha permesso di godere l'ascolto, le dimensioni ridotte e l'amenità della sala hanno contribuito alla riuscita della messinscena. Il pubblico presente ha accolto con calore la rappresentazione applaudendo festosamente tutti gli interpreti.