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Rebel. Gli angeli necessari di Alexandra Adornetto
Classe 1991, australiana, il suo è molto probabilmente un nome da tenere d'occhio nella futura letteratura d'intrattenimento fantastica: a settembre è uscito nella nostra lingua per le Edizioni Nord il suo romanzo d'esordio, Rebel, con cui Alexandra Adornetto, di lontane ascendenze italiane, ha debuttato nella scrittura, decidendo di cavalcare il nuovo filone degli angeli, che potrebbero pian piano sostituirsi agli ormai inflazionati vampiri, tra romanticismo, guerre mistiche, amori eterni.
Bethany, angelo con le sembianze di un adolescente, si trasferisce con i fratelli angelici Gabriel, un guerriero, e Ivy, una guaritrice, nella cittadina di Venus Cove, dove stanno succedendo alcuni fatti inquietanti, che hanno portato alla morte alcuni giovani e giovanissimi.
Qui la giovane, che come tutti i migliori supereroi deve nascondere la sua identità (ma non ci riuscirà con tutti) inizia a frequentare il locale liceo, conoscendo il mondo degli umani, con pregi e difetti, dallo shopping al ballo di fine anno, che inevitabilmente la coinvolgerà sempre più. Il merito sarà della prorompente Molly, ma soprattutto di Xavier, un giovane umano, che diventerà il suo oggetto d'amore, con tanto di implicazioni morali su un loro possibile coinvolgimento non platonico. Ma all'orizzonte ci sono delle influenze maligne, e l'angelo Bethany potrà attrarre anche un demone che ha preso sembianze umane…
D'accordo, ci sono intrecci d'amore e adolescenti, ma è interessante vedere prima come ci sia un cambio di prospettiva nella coppia di protagonisti, con non più lei umana che ama lui sovraumano, ma il contrario, un angelo donna celeste ma capace di sentimenti umanissimi e nello stesso tempo di lottare con i suoi poteri e contro un destino preordinato, anche se il titolo italiano Rebel è una traduzione impropria dell'originale Halo (aureola).
La trama costruita da Alexandra Adornetto, prima di un'inevitabile trilogia, riesce comunque ad avvincere, sia pure con alcuni colpi di scena un po' scontati ma che funzionano, sia con la costruzione di un microcosmo e macrocosmo angelico con una base un po' più colta ed erudita che non in altri romanzi di questo filone, con suggestioni anche di certi fumetti, manga in testa, a cominciare da quelli di Kaori Yuki, che per prima ha inserito gli angeli più o meno caduti nelle sue opere.
Forse può lasciare un po' perplessi la scelta dell'autrice di accostare i dark ai satanisti verso la fine del libro, ed è il maggiore punto di debolezza di un romanzo che si fa comunque leggere e che termina con un buon cliffhanger (brusca interruzione narrativa dopo un momento di suspense) verso il prossimo, perché è evidente che la lotta contro il male riserverà ancora qualche sorpresa e sviluppo, forse anche soltanto perché Bethany ha subito per un attimo il suo fascino, pur essendo un angelo, e perché qualcuno vorrebbe portarla dalla sua parte.