Spoleto. Gli amori di Drosilla e Nesso di Leonardo Leo

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Drosilla e Nesso. Immagine di insieme

Al Teatro Caio Melisso lo scorso 14 settembre è andata in scena, riscuotendo un  caloroso successo, la prima replica di Drosilla e Nesso di Leonardo Leo, eseguita per la prima volta nell'edizione critica di Lorenzo Tunesi, frutto della collaborazione del Teatro Lirico Sperimentale con il Centro Studi Pergolesi dell’Università degli Studi di Milano.

Questa collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, è finalizzata all'annuale messa in scena degli intermezzi buffi del ‘700 napoletano, sono trascrizioni in edizioni critiche che vengono poi pubblicate dalla stessa Università attraverso l'apposita Casa Editrice e che poi sono messe in scena a Spoleto dal Teatro Lirico Sperimentale. È un’iniziativa importante promossa dal Presidente del Centro Studi, Claudio Toscani, e dal Direttore Artistico del Teatro, Michelangelo Zurletti, e resa possibile grazie al sostegno della “Fondazione Francesca, Valentina e Luigi Antonini” nella persona del suo Presidente, Camillo Corsetti Antonini, questa collaborazione è così giunta con successo alla quinta messa in scena.

L' edizione critica è stata la brillante tesi di laurea magistrale di Lorenzo Tunesi, giovane musicologo, cui auguriamo di potere continuare con successo nella sua carriera. Drosilla e Nesso di Leonardo Leo su libretto di Carlo De Palma, sono intermezzi profondamente diversi da quelli più conosciuti, perché non sono un testo che veniva rappresenta negli intervalli fra gli atti e nulla aveva a che fare con l'opera rappresentata. Un esempio celeberrimo è rappresentato da La serva padrona, due intermezzi de Il prigionier superbo di Pergolesi. Le vicende di Drosilla e Nesso, al contrario, sono parte integrante dello svolgimento dei tre atti di Orismene (1726)di cui rappresentano solo le scene buffe in cui agiscono i servitori dei protagonisti. È una pratica ben conosciuta nell'opera barocca e già usata da Claudio Monteverdi ne L'incoronazione di Poppea e ne Il ritorno di Ulisse in patria, pratica non limitata al melodramma ma usata anche in teatro, altrettanto celeberrima la controversa attribuzione della “scena del portiere” al Macbeth di Shakespeare.

Leonardo Leo (1694-1744) è insieme a Vinci uno dei più importanti esponenti della scuola napoletana del primo '700. Fu un musicista eclettico, la sua produzione va dalla musica sacra e dagli oratori a quella strumentale, dall'opera seria alla commedia in musica, in cui iniziò a trattare argomenti di carattere borghese, agli intermezzi. Le sue innovazioni, ritmiche, dinamiche e armoniche nella musica dei melodrammi sono volte alla sottolineare la drammaturgia e gli “affetti”. Venendo a Drosilla e Nesso, le scene in cui sono protagonisti sono incentrate sulla “guerra dei sessi”, schermaglie in cui Drosilla prima si prende gioco delle vanterie guerriere di Nesso, poi travestita da schiava ne smaschera l'infedeltà, infine nell'ultima, in cui si riconciliano, compare anche l'ironica critica alla vita della “prima donna”nell'opera. La lingua usata è l'italiano e non il napoletano, come accade in molti intermezzi, forse perché le scene sono parte integrante dell'opera, unica eccezione è la scena in cui Drosilla si finge schiava e usa la “lingua franca”, miscuglio delle diverse lingue mediterranee che i marinai parlavano per capirsi. Per iniziare e unire le diverse scene il Maestro Pierfrancesco Borrelli e il regista Davide Gasparro hanno deciso di utilzzare all'inizio il Concerto n°6 per violoncello e archi in do minore di Leo e poi, per unire le scene successive, brani dal Concerto Polonais in sol maggiore di Telemann. Si è  scelto questo strumento perché i sei concerti composti tra il 1737 e 1738 da Leonardo Leo segnano una tappa fondamentale nella letteratura per violoncello.

La divertente e fluida regia di Davide Gasparro ha colto nel segno, ha messo in luce il carattere di sfida ma anche di gioco fra i due protagonisti, decidendo di porre in scena un campo da tennis, tra l'altro è stato anche un espediente ingegnoso per riallacciarsi al fatto che Nesso nella  scena iniziale deve portare un cartello di sfida per un duello. Una idea ben scelta che è stata svolta con abile coerenza con un grande lavoro con i cantanti e i mimi e con l'ausilio delle  scene di Elena Zamparutti, delle luci di Eva Bruno e dei costumi di Clelia De Angelis. La regia vivace e divertente ha aiutato anche la direzione d'orchestra, che a volte ci è parsa poco teatrale. Il Maestro Pierfrancesco Borrelli, ha ben diretto l'Ensemble strumentale del Teatro Lirico Sperimentale, che aveva come maestro al cembalo Livia Guarino.  Gli interpreti vocali sono stati i vincitori del Concorso “Comunità  Euopea per Giovani Cantanti Lirici” organizzato dal Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli” (ed. 2016 e 2019).  Zuzana Jeřábková (2019) soprano ha una bella voce chiara e precisa, spiritosa e  briosa si è ben calata nel ruolo di Drosilla¸ Paolo Ciavarelli (2016),  è stato un convincente Nesso, la sua maggiore esperienza ha conferito alla sua interpretazione la necessaria disinvoltura sia vocale che teatrale. I bravi mimi Carmine D'Ascoli e Raffaele De Vincenzi hanno concorso validamente alla riuscita teatrale . Lunghi applausi hanno salutato  la conclusione dello spettacolo.

Pubblicato in: 
GN37 Anno XI 18 settembre 2019
Scheda
Titolo completo: 

Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto A. Belli
73° Stagione Lirica
Intermezzi del ‘700

La produzione è resa possibile grazie al sostegno della “fondazione Francesca, Valentina e Luigi Antonini”

Teatro Caio Melisso
Sabato 14 settembre 2019 ore 21

Drosilla e Nesso

Musica di Leonardo Leo
libretto di Carlo De Palma
 
Drosilla       Zuzana Jeřábková
Nesso          Paolo Ciavarelli
Mimi           Carmine D'Ascoli e Raffaele De Vincenzi

Direttore      Pierfrancesco Borrelli
Regia          Davide Gasparro

Scene          Elena Zamparutti
Costumi        Clelia De Angelis
Luci           Eva Bruno.

Maestri collaboratori  Federica Cipolli, Davide Finotti, Mariachiara Grilli, Mauro Presazzi

Ensemble strumentale del Teatro Lirico Sperimentale
Maestro al cembalo Livia Guarino
Giacomo Bianchi, violino I, Margherita Pelanda, violino II, Giada Broz, Viola, Matteo Maria Zurletti, violoncello, Andrea Cesaretti, contrabbasso