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Le statue muoiono a Torino
In questi anni si è parlato molto della distruzione di opere d'arte millenarie in alcune zone del mondo toccate dai conflitti: a questo è dedicata una mostra diffusa in vari luoghi di Torino.
Anche le statue muoiono: conflitto e patrimonio tra antico e contemporaneo si svolge infatti nel Museo Egizio, nella Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e nei Musei Reali e vuole proporre un dialogo tra opere d'arte e manufatti di epoche e luoghi diversi per riflettere sul tema delle distruzione e della perdita di testimonianze e in parallelo sulla loro conservazione e protezione.
La mostra parte dal presente, in particolare dalla sistematica distruzione del patrimonio artistico e storico avvenuta nelle aree di conflitto in Medio Oriente, a cominciare da Iraq e Siria, ma si allarga all'idea di trasmissione da un'epoca all'altra di opere, oggetti, idee. Non è un caso che vengano affiancati oggetti antichi e opere d'arte moderne, così come che si racconti che la devastazione a cui si è assistito ad opera di integralisti non è certo il primo esempio di questo genere nella Storia umana.
Il percorso espositivo racconta però anche il ruolo del Museo che a partire dal secolo scorso si è imposto come luogo di tutela e conservazione di un patrimonio che appartiene e deve appartenere a tutta l'umanità.
I Musei però si trovano in una posizione non sempre chiara, perché c'è chi li vede come predatori di patrimoni di altri Paesi, in fondo sono nati in epoca coloniale e anche il Museo Egizio è stato al centro negli anni di polemiche con il governo egiziano che richiedeva la restituzione di alcuni reperti ma sono anche un luogo di tutela e conservazione di un patrimonio che è e deve essere di tutti.
La mostra è inserita nel calendario italiano dell'Anno Europeo del Patrimonio 2018 ed è aperta fino al 9 settembre prossimo.