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Torino. Riccardo Gualino ai Musei Reali
Fino al 3 novembre le Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino ospitano la mostra I mondi di Riccardo Gualino collezionista e imprenditore, dedicata ad una delle personalità più cosmopolite e poliedriche della vita non solo subalpina dei primi decenni del Novecento.
Il percorso della mostra unisce la collezione appartenuta a Riccardo Gualino, riunendo i due principali nuclei di opere conservate alla Galleria Sabauda di Torino e alla Banca d’Italia di Roma, oltre a dipinti, sculture, arredi e foto provenienti da altre istituzioni culturali, raccolte private e archivi.
Si possono quindi ammirare oltre trecento opere, tra cui i capolavori di artisti come Botticelli, Duccio da Boninsegna, Veronese, Manet, Monet e il contemporaneo Casorati, a cui Gualino fu legato da una profonda amicizia.
La mostra racconta la vita e l'attività di Riccardo Gualino, capitano d’industria e finanziere, figura di spicco nell’economia italiana del Novecento e si basa su intreccio tra arte e vita, creando nelle diciotto sale un accostamento tra le opere e la ricostruzione di ambienti dove furono messe in originale, come le sale del Castello di Cereseto Monferrato, la palazzina di via Galliari a Torino, l’ufficio all’ultimo piano del palazzo di corso Vittorio Emanuele II.
Per ricostruire meglio l'epoca ci sono anche foto e immagini dei mondi di Riccardo Gualino e della moglie Cesarina Gurgo Salice, le case in cui abitavano, le loro frequentazioni cosmopolitiche e un'epoca che spazia dagli anni Venti al fascismo, dalla Seconda guerra mondiale al boom economico, non dimenticando le aziende fondate dall'imprenditore, nei settori del legname e del cemento, della seta artificiale e del cioccolato, tra mecenatismo per gli artisti, in particolare i Sei pittori di Torino, crolli finanziari, problemi con la giustizia, resurrezioni, nuove strade da percorrere, tra cui il cinema nel dopoguerra e una nuova collezione dopo aver ceduto la prima ai Musei italiani.
La mostra è aperta con un biglietto a parte rispetto al resto del Museo, il lunedì dalle 13 alle 19, e tutti gli altri giorni dalle 9 alle 19.