Invisibile di Paul Auster. La molteplicità dei punti di vista

Articolo di: 
Giuseppe Talarico
Invisibile di Paul Auster

In un suo pregevole e profondo scritto teorico il filosofo Gianni Vattimo indicava e individuava nella teoria della molteplicità dei punti di vista una categoria concettuale per capire e comprendere l’arte del romanzo. Ogni vicenda descritta in un libro può essere vista da prospettive diverse dai singoli personaggi che ne sono al contempo protagonisti e testimoni. Questa teoria dei diversi punti di vista consente di cogliere il valore straordinario dell’ultimo libro di Paul Auster intitolato Invisibile, edizione Einaudi.

Paul Auster si staglia nel panorama della letteratura contemporanea come un grande scrittore capace di rappresentare vicende esistenziali assai complesse, per illustrare con il linguaggio della letteratura i grandi dilemmi etici e morali. In questo suo magnifico libro, il protagonista è un giovane poeta, il cui nome è Adam Walker. Adam, durante una festa organizzata nell’ambiente universitario, conosce un professore di relazioni internazionali, Rudolf Born. L’incontro avviene casualmente, mentre il professore conversa amabilmente con la sua compagna di vita, una donna giovane e seducente di nome Margot. Adam parla dei suoi interessi culturali con la coppia, confessa di coltivare il sogno di diventare uno scrittore ed un poeta, stabilisce con il docente di relazioni internazionali un legame di sincera amicizia.

Rudolf Born, accortosi della viva intelligenza di Adam, decide di invitarlo a cena a casa sua. Durante la cena Adam osserva i suoi amici con attenzione e scopre che il professore Rudolf ha un temperamento violento e irascibile, mentre viene sedotto dallo sguardo languido di Margot. Il professore abbandona l’America per rientrare in Europa. Proprio in questo periodo nasce e diviene travolgente la passione d’amore che unisce Adam e Margot. Al suo rientro dall’Europa Rudolf abbandona Margot, da cui era stato tradito. Rudolf propone ad Adam di fondare una rivista letteraria, dicendogli che intende sostenerla sul piano finanziario per diffondere la cultura letteraria nel paese, e offrendogli la direzione editoriale della medesima rivista. Adam, sopraffatto dall’entusiasmo, accetta.

A sconvolgere i piani dei due uomini, facendo andare in rovina i magnifici progetti editoriali da entrambi perseguiti, è un fatto di inaudita gravità morale. Di notte, mentre passeggiano in un parco di New York, Rudolf, dinanzi ad un incredulo e sconcertato Adam, accoltella e uccide un uomo, da cui era stato minacciato mentre costui tentava di rapinarlo. Subito dopo l’accoltellamento dell’uomo, Adam chiama un’ambulanza, ma una volta sopraggiunto sul luogo dove era avvenuto il ferimento di Cedric Williams - questo il nome del rapinatore - scopre che il suo corpo è sparito. Guardando intorno nel parco, sgomento ed angosciato, vede il corpo dell’uomo oramai morto, mentre il professor Rudolf Born si è dissolto nel nulla.

Adam non denuncia alla polizia la tragica vicenda di cui è stato testimone. Per questo motivo, la sua esistenza, fino alla fine dei suoi giorni, sarà segnata dal tormento interiore dovuto al senso di colpa. In seguito saprà che Born è ritornato in Europa, sfuggendo alle sue responsabilità. Questa prima parte della narrazione, nel libro di Auster, è assai coinvolgente ed emozionante, per la bellezza e profondità della scrittura letteraria con cui la vicenda è descritta.

Nella seconda parte della narrazione, veniamo a sapere che Adam ha rinunciato ai suoi sogni di poeta, per diventare un legale impegnato a difendere i deboli e ad affermare il primato dei diritti civili nell’America degli anni sessanta, ancora percorsa dai conflitti razziali.

A questo punto nello sviluppo del romanzo interviene una novità sorprendente e fondamentale,  poiché dimostra quanto sia importante la teoria della molteplicità dei punti di vista. Infatti dalla narrazione in terza persona si passa a quella in prima persona. Adam scrive la sua storia in un libro intitolato Estate e la invia ad un suo amico, nel frattempo divenuto scrittore, al quale, mentre è vicino alla morte, racconta i segreti della sua vita. Questa scelta non è casuale, dentro la narrazione del libro. Infatti, secondo una corretta interpretazione, indica come solo la scrittura consenta di lasciare una traccia indelebile ed incancellabile della nostra povera e caduca condizione di esseri mortali. Senza la scrittura non esisterebbe la memoria né la civiltà umana. Jim, lo scrittore che riceve il manoscritto di Adam, viene a conoscere i fatti essenziali che hanno scandito i momenti fondamentali della  vita del suo amico.

Nel manoscritto si parla diffusamente del delitto di Rudolf, del viaggio compiuto  da Adam a Parigi dove incontra Rudolf, che nega di essere responsabile della morte del giovane che aveva accoltellato nel parco, del rapporto di affetto profondo tra Adam e la sorella Gwyn. Jim, leggendo il manoscritto di Adam, viene a sapere che il suo amico a Parigi aveva tentato di inchiodare Rudolf alle sue responsabilità morali senza riuscirci. Inoltre scopre che Adam si era innamorato di una giovane studiosa di letteratura greca di nome Cecile, figlia di Helen, la compagna di Rudolf, con cui stava per sposarsi. La conclusione della storia è assai sorprendente. Per questo motivo il libro merita di essere letto, anche per la forma della narrazione, che appare moderna e capace di scavare nella parte oscura dell’animo umano. Un libro bello ed indimenticabile.

Pubblicato in: 
GN11 Anno II 3 aprile 2010
Scheda
Titolo completo: 

Paul Auster

Invisible

Torino, Einaudi, 2009 pp. 228, € 17,50

Edizione originale: Paul Auster: Invisible, New York, Henry Holt and Co., 2009

Anno: 
2009
Voto: 
9