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Roma. Maria Antonietta al Teatro La Garbatella
Dall'11 al 28 novembre, al Teatro La Garbatella di Roma la compagnia Pont d'Art Italia presenta lo spettacolo Maria Antonietta, l'ultima regina di Francia, scritto, diretto e interpretato da Francesca Bruni.
Ci sono personaggi storici che ormai sono icone senza tempo: uno di questi è appunto Maria Antonietta, diffamata in vita e condannata ad una vita orribile, diventata poi un'eroina tragica in epoca romantica e in seguito la protagonista di storie appassionanti grazie al manga e anime di Lady Oscar di Riyoko Ikeda e al film di Sofia Coppola, e per finire l'antesignana delle influencer, tra moda e stile di vita.
Mettendo insieme tutte queste suggestioni che Francesca Bruni ha progettato e realizzato uno spettacolo sontuoso e introspettivo, che racconta la vita e la morte dell'ultima regina di Francia, oggi rivalutata anche nel suo Paese d'adozione, dove non a caso esiste la più duratura rivista sulle famiglie reali, la leggendaria Point de Vue.
Uno spettacolo quindi su quella che resta una delle donne più affascinanti della Storia, per rivivere il suo percorso di vita, dal suo arrivo a Versailles dalla natia Vienna fino all'incontro con relazione fatale con il conte di Fersen, dallo scoppio della Rivoluzione fino alla condanna a morte: una storia sempre affascinante, ormai patrimonio della cultura pop, testimonianza della passione in tema che ha Francesca Bruni.
Ero poco più che bambina quando visitai Versailles con i miei genitori la prima volta. Avrò avuto all’incirca la stessa età che aveva Maria Antonietta quando arrivò a Versailles da Vienna. Quel luogo, quella reggia dalla sontuosità maestosa, non saprei… ha un’energia tutta sua. E ci tornai, a Versailles, una seconda volta, qualche anno più tardi. E poi ancora e ancora. Avevo -non so come- cominciato a documentarmi su questa figura così affascinante che è la Regina Maria Antonietta. La primissima biografia che lessi fu scritta da Carolly Erickson, che ha delineato l’immagine di una donna decisamente moderna rispetto ai canoni dell’epoca a cui apparteneva, avversa ad ogni retorica di corte. Da lì a poco la curiosità divenne sete di sapere. E divenne caccia a testi, biografie, stampe. L’idea è di portare in scena la vita e i pensieri di una donna, di una regina. Una storia controversa da trattare con la cura ed il riguardo che solo un palco può donare. Da una parte la regina frivola, sorda dei bisogni del proprio popolo, immersa com’è negli sfarzi regali che costituiscono il suo mondo. È vero. Ma dall’altra parte la figura umana e più intimamente segreta, custodita. Un universo privato, personale. E raccontarlo è possibile solo grazie ai documenti autentici giunti a noi. Scambi epistolari e fonti storiche delineano il carattere di una donna con le sue fragilità, i suoi interessi, le sue paure, i suoi amori proibiti. A me interessava questa Maria Antonietta, in tutto il suo essere autentico. E forse è proprio per questa sua autenticità che, dopo tutti questi anni, riesce ancora ad attirare l’attenzione del pubblico di tutto il mondo.
Francesca Bruni parla così di questa sua avventura, indubbiamente interessante e intrigante, ricostruita con costumi e scenografie che richiamano un'epoca di sicuro fascino.