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46° Cantiere di Montepulciano 2021. Tra apollineo e dionisiaco
Lo scorso 26 maggio si è svolta la conferenza stampa di presentazione del 46° Cantiere Internazionale d'Arte, che si terrà dal 15 luglio all'1 agosto 2021 con ben 36 eventi tra Montepulciano e la Valdichiana, tra prime assolute e debutti internazionali. Un nuovo direttore artistico, Mauro Montalbetti ed un nuovo direttore musicale, Antonio Greco, saranno le due guide di questa stagione estiva per un ritorno pieno all'Arte in tutte le sue espressioni, estetiche, civili e sociali.
L'ufficio stampa del Festival di Montepulciano, Alessio Biancucci, fa da moderatore alla presentazione della nuova stagione del Festival 2021 nelle sedi del Comune di Montepulciano ed in molte altre, caratteristiche dei luoghi tra la Val D'Orcia e la Val di Chiana. Il primo a introdurre il nuovo festival è il Sindaco della città, Michele Angiolini: “Lungimiranza e coraggio sono le due parole che ci hanno guidato ad organizzare il Cantiere nel 2020 e ci danno ancora piu' dinamismo per questo odierno. Le radici di Henze continuano a far sbocciare talenti internazionali e nazionali, correndo sul filo di una volontà che coinvolge tutti, dagli artisti ai cittadini e prosegue il cammino nato ad opera del compositore tedesco nel 1976.”
La Presidente Fondazione Cantiere Internazionale d'Arte, Sonia Mazzini, prosegue l'introduzione al nuovo Cantiere: “Inizio con un augurio ai nostri nuovi direttori e sostenendo come la nostra Fondazione è in buona salute ed ha messo 400.000 euro di budget per questo nuovo festival. Nel 2020, pur aprendo il Cantiere in presenza, non abbiamo presentato la stagione teatrale perchè gli spazi erano contingentati, privilegiando gli spazi aperti in tutta la Valdichiana: gli spettacoli dal vivo con il pubblico però ci sono stati e si è rivelato uno dei rari festival in presenza i Italia ed all'estero. Quest'anno siamo ancora piu' preparati per tutti gli spettacoli dal vivo, compresi quelli teatrali e di danza nel Teatro Poliziano. Voglio poi sottolineare con orgoglio che l'istituto di Musica è sempre stato aperto per accogliere i ragazzi: non si è mai fermato per i suoi studenti ed ha contribuito a salvare i nostri ragazzi dall'emarginazione e dalla solitudine, ricordando a tutti che la cultura è un diritto, lavorando su una politica mirata a formulare dei corsi collettivi per riunire gli studenti e soddifacendo un bisogno educativo scolastico ed extrascolatico. Uno dei pochi momenti di svago ed incontro e ha mantenuto il numero degli iscritti agli anni precedenti intorno ai 180 allievi. Il Cantiere non è stato e non è solo il momento clou dell'estate bensì l'evidenziazione di artisti e di tutte le produzioni culturali che rappresentano il nervo del tessuto sociale il cui lavoro traduce un impegno che percorre tutto l'anno.”
Alessio Bianchini sottolinea come: “Siamo stati tra le prime istituzioni in Europa a ripartire il 18 maggio 2020 a tradurre quell'impegno civico che viene sottolineato anche dalle nuove produzioni, che ci esporrà il nostro nuovo Direttore artistico Mauro Montalbetti.”
Montalbetti presenta la produzione artistica: “Non c'è un tema unico rispetto agli scorsi anni per stabilire un rapporto tra passato e presente: le connessioni sono molto diverse ed il Cantiere torna ad essere completo con l'opera Else, opera prima con la musica di Federico Gardella, il libretto di Cecilia Ligorio che s'incentra sul tema della violenza sulle donne e tratto dalla novella La signorina Else (1924) di Arthur Schnitzler. Poi c'è il Teatro-danza con il Balletto Civile e regia e coreografia di Michela Lucenti con musica barocca in Piazza Grande, intitolato Figli di un Dio ubriaco. I Concerti orchestrali per due volte in Piazza Grande con l’Orchestra della Toscana e Markus Stenz e Antonio Greco sul podio; un doppio impegno anche per l'Orchestra Poliziana sempre con Antonio Greco e Davide Cabassi solista. Un nuovo spettacolo di danza con la nuova creazione di Riva&Repele sull’artista Lili Elbe, prima transgender, con Silvia Azzoni e OGI dal vivo. Il Teatro musicale si vedrà protagonista con Centanni di Laura Fatini: un risveglio tratto da La bella addormentata su musiche di Vannoni. Le prime assolute presenteranno nuovi brani di una messe di compositori: Boccadoro, Molino, Gorini, Muratore, Chahian, Capogrosso, Ravera, Belli. Il lato artistico incorpora nel Cantiere due installazioni sonore Site-specific studiate per il Lago di Montepulciano e per una cantina d’avanguardia come la Cantina Dei.”
Michela Lucenti via Zoom interviene sul suo spettacolo di Teatro-danza, Figli di un Dio ubriaco con il Balletto Civile di cui ha firmato regia e coreografia, e la musica barocca in Piazza Grande: “Quello che vedremo è l'intervento di un dio dionisiaco e fragile tanto che dobbiamo sostenerlo per riportare un'idea di comunità in continuo cambiamento ed in ascolto profondo; una drammaturgia fisica e musicale che evidenzia come una comunità di antieroi, normale, tenterà di sopravvivere. Un'operazione sulla musica barocca e sulla mente di Monteverdi che sarà in tournée, comincia a Ravenna con il Festival Monteverdi a giugno, approdando poi a Montepulciano.”
Antonio Greco, il Direttore musicale, si sofferma su alcuni concerti in particolare: “Anche se il mio compito attraversa la maggior parte delle produzioni, vorrei focalizzarmi sul concerto in Piazza Grande con me alla direzione e l'Orchestra della Toscana con Händel e Haydn, dalla Watermusic fino alla luttuosa Sinfonia n. 44 Trauer, per poi proseguire con il Trio Kanon: il Beethoven che presentiamo è il Triplo Concerto op. 56, ed ha un segno metaforico fortissimo come superamento dei criteri precedenti, in una struttura dialogica, proseguendo con un altro concerto dedicato a Vivaldi, con la Gloria ed il Credo minore insieme all'Orchestra e Corale Poliziana nella cornice del Tempio di San Biagio. A chiudere il Cantiere un'incursione nella musica francese con l'Orchestra Poliziana e Davide Cabassi al pianoforte: un programma con Fauré al suo centro, con la Pavane e Pélleas et Melisande; poi Ravel con la Pavane pour un enfante défunte ed a chiudere il Concerto per pianoforte n.1 di Beethoven.”
Aggiungo che abbiamo molti altri appuntamenti in programma, tra cui Michele Campanella e Monica Leone, un Dante contemporaneo, gli omaggi a Piazzolla, un Trovatore in forma di ballo liscio, due incontri letterari, un’esposizione visiva, un workshop di arte scenica e molto altro.
Spazio alle domande ai giornalisti presenti: pongo la mia questio:
“Prima di tutto volevo ringraziare la Presidente per le parole sulla cultura: La cultura è un diritto e lo è sempre ed è fondmanetale per il mantenimento della democrazia. Ringrazio inoltre Antonio Greco, il direttore musicale per aver citato Beethoven come superamento e nuovo inizio. A proposito dello spettacolo Figli di un Dio ubriaco di Michela Lucenti, mi è venuto in mente Nietzsche quando lei ha parlato di un Dio dionisiaco: il filosofo citava sia il dionisiaco sia l'apollineo, come l'andare oltre l'umano, un dio che sembrava quasi scomparso dall'universo artistico negli ultimi dodici mesi."
Michela Lucenti risponde via Zoom: “Un dio umano che ha bisogno del nostro pieno supporto, che ci chiede di essere noi umani eroicamente produttori del nostro cambiamento: una continua spinta al cambiamento in cui trovare una possibilità in modo da rileggere la propria vita e rendere le nostre fragilità un'opera d'arte in continua evoluzione.”