Supporta Gothic Network
Gli epici ultimi Jedi di Star Wars
Dopo una lunga attesa è uscito il secondo capitolo della nuova trilogia dedicata a Star Wars, dal titolo Gli ultimi jedi, con al timone Rian Johnson e J. J. Abrams che produce. Il film prosegue con brio, colpi di scena e maggiore convinzione gli eventi narrati ne Il risveglio della forza, con tre piani narrativi che si alternano, incontrandosi ad un certo punto.
Da un lato Rey riesce a incontrare Luke Skywalker che però sembra restio a volerla aiutare, mentre Kylo Ren stabilisce un contatto telepatico con lei che porterà ad un confronto tra i due. Dall’altro Finn e la giovane tecnica Rose vanno in cerca di hacker su un pianeta enorme casa da gioco che nasconde non poco sfruttamento di creature e si troveranno a dover affrontare imprigionamenti e fughe, mentre Leia e la Resistenza cercano un modo per fuggire aiutati dalla testa calda Poe.
Ovviamente tutto non si conclude con questo capitolo, che annoda e snoda nuovi sviluppi, tra la colonna sonora sempre epica di George Williams, effetti speciali, battaglie, con una strizzata d’occhio a Le due torri di Peter Jackson tra gli altri, eroismi, sacrifici, speranza, messaggi più di pace che di guerra a dispetto del logo Star Wars.
La fiaba contemporanea fantastica più amata e più duratura appassiona, diverte e ogni tanto commuove, ma alla fine parla di cose molto realistiche, di corruzione, opportunismo, sfruttamento di bambini e animali, di scelte giuste o sbagliate, di egoismo, di immaturità, di redenzione e perdizione, e il pur non eccelso Kylo Ren sembra ancora di più uno dei tanti ragazzi oggi traviati delle ideologie integraliste e pronti a rinnegare tutto.
Le donne sono le grandi protagoniste di questo nuovo universo, come Rey, eroina per caso da un fulgido destino, malgrado non sia una principessa perduta; Rose, meccanica che sceglie di combattere per salvare chi ama e non distruggere chi odia; le pilote eroiche, la prima vista poco incisiva ma alla fine vera eroina Amilyn Holdo e soprattutto lei, la principessa Leia, personaggio fondamentale della serie, interpretata dalla compianta Carrie Fisher a cui è dedicato il film e riguardo alla quale viene da chiedersi come si potrà mandare avanti adesso il prossimo film senza di lei.
Scene epiche, personaggi che rimangono nel cuore, discorsi non banali che confermano come il fantastico non siano solo storielle per ragazzini immaturi: Star Wars the Last Jedi dimostra ancora una volta la potenza di un mito che non è riducibile a pura operazione commerciale, capace di conquistare più generazioni coniugando l’effetto nostalgia con gli eroi di un tempo ormai anziani e nuove storie che non spazzano via quello che è stato.
Uno spettacolo con cui appassionarsi ma da cui cercare anche di vedere qualcosa in più nella storia, partendo da valori come la lotta alle ingiustizie e il provare a costruire un mondo migliore per tutti, bambini sfruttati e emarginati per primi. Sperando che questo non resti solo una fiaba fantastica per il Natale.