Firenze Palazzo Pitti. L'Aurora del Sogno

Articolo di: 
Daniela Puggioni
Battista Dossi Allegoria della Notte

La Galleria Palatina di Palazzo Pitti a Firenze ospiterà fino al 15 settembre 2013 la mostra Il Sogno nel Rinascimento, un tema di cui gli artisti e i poeti di quella straordinaria epoca si occuparono esaminandolo sotto diversi punti di vista; Chiara Rabbi Bernard, Alessandro Cecchi e Yves Hersant, hanno curato l'esposizione e il catalogo edito da Sillabe. Questa stessa mostra, con il titolo Rêver á la Renaissance sarà  poi ospitata, dal 9 ottobre 2013 al 26 gennaio 2014, a Parigi al Musée du Luxembourg.

A Firenze, Un anno d'arte 2013 offre un'altra mostra di grande interesse che consente di approfondire uno dei temi tra i più affascinanti e intriganti dell'arte e della cultura rinascimentale. Che cos'è il sogno ? Cosa avviene quando dormiamo e sogniamo ? Un quesito su cui fin dall'antichità ci si è interrogati. Nel Rinascimento una grande influenza sull'arte fu esercitata dalla Teologia Platonica (1482) di Marsilio Ficino, che si ispirò a Platone e propose la teoria dell’estasi, per cui nel sonno e nel sogno l'anima si stacca dal corpo e riesce a innalzarsi fino alla sfera del divino.

Tale concezione si riscontra anche in ambito religioso, due temi molto visitati nell'arte furono: il sogno del faraone interpretato da Giuseppe e la scala di Giacobbe di cui ci sono esempi in mostra. Anche Aristotele ebbe i suoi seguaci rinascimentali, per loro il sonno ha solo una valenza meramente biologica: il riposo per tutelare la salute del corpo, mentre il sogno è legato alla metafora e la melancolia. Nel 1518 a Venezia Aldo Manuzio pubblicò L'Interpretazione dei sogni di Artemidoro di Daldi (II sec d.C.) che propone una classificazione dei sogni a fini divinatori. Un'usanza, che anche oggi, nonostante l'affermazione della psicologia, si protrae a livello popolare nella banalizzazione della ricerca dei numeri per il gioco del lotto.

L'esposizione, illustrata con chiarezza da pannelli esplicativi, è suddivisa in sezioni tematiche e si apre con la Notte raffigurata in forma allegorica nei diversi aspetti ad essa legati che derivano anche dalla mitologia greca, secondo cui dal Chaos è generata la Notte ed Erebo, le tenebre, suoi figli sono il Sonno (Hypnos) che genera sogni e Thanatos, la Morte. Le opere esposte la descrivono in forma allegorica, alcuni, come Michele di Ridolfo del Ghirlandaio, si ispirarono alla Notte, il monumento funebre in memoria a Giuliano de’ Medici, che Michelangelo scolpì nella Sagrestia Nuova.

Di particolare interesse di Battista Dossi l'Allegoria della notte (Gemäldegalerie, Dresda) in cui  l'immagine della notte, di ispirazione classica, è posta su uno sfondo inquietante, che ha fatto ritenere ad alcuni studiosi come la Mezzetti, che l'artista abbia visto a Venezia le opere di Bosch. La Vacanza dell’anima è la sezione dedicata al sonno e al sogno e al problema di come rappresentarlo: come rivelazione del mondo celeste o infernale, come trasfigurazione della vita quotidiana o come metafora dell'arte? La vita è sogno, come afferma Sigismondo nella Vita è sogno di Calderon de la Barca o è l'artista il sognatore?

E proprio nella parte che ha come sottotitolo le parole di Amleto”Dormire sognare,forse ...” , c'è una  formella dell'enigmatico Allegoria del sonno fregio in terracotta della villa medicea di Poggio a Caiano. Alle opere  figurative sono accostati anche le antiche edizioni dei libri che le hanno ispirate come la Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna in cui il sogno è determinante nello svolgimento della trama e il poema latino Punica di Silio Italico fonte del dipinto il Sogno del cavaliere di Raffaello. Il sonno tema dei dipinti di questa sezione allude sempre ad altro è una allegoria che rimanda a questioni filosofiche o artistiche.

Tra i dipinti il fascinoso Diana ed Endimione del Garofalo (Dresda, Gemäldegalerie) risente dell'influsso della pittura venete, per l'uso del colore e della luce, e rimanda al mito che lega il sonno alla morte: il sonno eterno è il modo con cui Endimione sfugge alla vecchiaia.  Anche in Venere e Amore spiati da un satiro de il Correggio (Museo del Louvre), l'esaltazione della splendida bellezza della dea è lo spunto per contrapporre la spiritualità ideale alla carnalità del Fauno. Un tema diverso è quello scelto da Lorenzo Lotto che in Apollo addormentato (Budapest, Szépmuvészeti Múzeum) rappresenta l'ispirazione razionale maschile, Apollo, contrapposta alle Muse, che spogliate dei vestiti e dei loro attributi rappresentano la libera creatività, l'irrazionale legato alla femminilità.

Si ispira al Sogno di Scipione, narrato in Punica di Silio Italico, in cui il protagonista deve scegliere tra Virtù e Piacere, il Sogno del cavaliere di Raffaello (National Gallery,Londra). La  misteriosa quanto affascinante Allegoria con Pan di Dosso Dossi (Los Angeles, The J.P. Getty Museum) sembra rimandare alle vicissitudini a lieto fine di Polifilo e Polia nella Hypnerotomachia Poliphili, in cui i protagonisti sono i simboli della ragione e del piacere finalmente riconciliati.

Un altro problema che ha impegnato gli artisti è come raffigurare la rappresentazione della visione del sogno, i dipinti esposti nella sezione Visioni dell’Aldilà presentano alcune delle soluzioni adottate. Nella tavola Giuseppe interpreta il Sogno del Faraone (Firenze Galleria Palatina)  di Andrea del Sarto c'è una raffinata elaborazione dello schema pittorico per giustapposizioni, il primo usato da artisti come Giotto. Il pittore accosta il faraone dormiente al sogno, per poi proseguire il racconto avendo come filo conduttore il mantello rosso di Giuseppe, che dalla prigione viene portato dinnanzi al faraone per interpretare il sogno e poi viene premiato. La narrazione procede da sinistra verso destra per poi porre il finale al centro in primo piano.

Un'altra soluzione è quella adottata da Sano di Pietro nel San Girolamo appare a Sulpicio Severo e a sant’Agostino (Parigi, Musée du Louvre) il sogno è incorniciato, posto in un ovale che può diventare in altri casi una sfera, una bolla, alla cornice sono associate le nuvole che poi diverranno la soluzione più adottata dagli artisti, come ne Il sogno di Giacobbe de il Cigoli (Firenze, Galleria Palatina, Depositi). Alla fortuna che il disegno di Michelangelo, Il Sogno o la Vanità dei desideri umani ebbe tra gli artisti, che lo copiarono o a cui si ispirarono, anche perché richiesto da committenti come Francesco de’Medici, è dedicata la parte  La vita è sogno.

Di grande interesse la sezione Sogni enigmatici e visioni da incubo a cominciare dall'enigmatico Il sogno del dottore di Albrecht Dürer nella cui interpretazione molti si sono cimentati. Tra le opere in esposizione colpisce La Visione dell' Aldilà di Hyeronymus Bosch, sono quattro tavole in cui sono raffigurati: Paradiso terrestre, Ascesa dei beati all’empireo, Caduta dei dannati, Inferno (Venezia, Museo di Palazzo Ducale). La narrazione è astratta ma non enigmatica; nei due pannelli dedicati ai dannati ci sono mostri fantastici quanto terrificanti, effetto accentuato dall'uso del rosso e del nero. Negli altri due la luce illumina un giardino sereno per poi diventare simbolica nel cono che conduce alla visione di dio, con il punto di fuga che si perde nell'infinito.

Le quattro tavole evocano passi della Visione di Tondalo, poema del XII-XIII secolo di Marcus di Cashel in cui si narra della redenzione di un peccatore attraverso il sogno in cui ha avuto la visione delle pene infernali e dei premi celesti. Un tema che ritorna anche in La Visione di Tondalo (Scuola di Hyeronimus Bosch): l'interpretazione è meno lineare e più fantastica e grottesca ma certo non meno affascinante. L'esposizione si conclude con un quadro dedicato all'Aurora, il momento in cui si pensava che i sogni più vicini al risveglio fossero quelli più veritieri, Dopo Il mattino: Aurora con i cavalli di Apollo di Battista Dossi (Dresda, Gemäldegalerie) l'ultimo quadro è dedicato al risveglio con un'opera di Dosso Dossi, Il risveglio di Venere (Bologna, Palazzo Magnani, collezione d’Arte UniCredit Banca)

Pubblicato in: 
GN40 Anno V 3 settembre 2013
Scheda
Titolo completo: 

Firenze - Palazzo Pitti, Galleria Palatina
fino al 15 settembre 2013
Il Sogno nel Rinascimento

Musée du Luxembourg
Rêver á la Renaissance
Parigi, Musée du Luxembourg
dal 9 ottobre 2013 - 26 gennaio 2014

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