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Innsbrucker Festwochen 2019. Tra le voci argentee di Julia Lezhneva e Sinkovsky
Nell'anno del 500° anniversario della morte dell'Imperatore Massimiliano I, di cui una mostra ricorre sia all'Ambras Schloss di Inssbruck, sia a Bolzano a Castel Roncolo con affreschi medievali intorno al ciclo arturiano di rara bellezza, le Innsbrucker Festwochen der Alten Musik, ovvero le settimane di Innsbruck dedicate alla musica antica, sono partite il 16 luglio e terminate lo scorso 27 agosto offrendo due opere ed una serie di concerti prestigiosi con artisti come questo intitolato La Voce, con il soprano russo Julia Lezhneva insieme al virtuoso violinista russo Dmitry Sinkovsky, il 25 agosto scorso nella Riesensaal dell'Hofburg.
La cornice magnifica del palazzo imperiale dell'Hofburg, a due passi dal famosissimo Tettuccio d'oro (Goldenes Dachl), ha accolto il pubblico tra i ritratti di imperatori e regine, dame di corte e parenti nobili dell'Imperatore Massinmiliano I, una sala illuminata da splendidi lampadari di vetro veneziano, con due astri della musica a deliziare le orecchie: il soprano Julia Lezhneva è infatti riconosciuta come “voce angelica” dal New York Times e possiamo affermare che le arie di Graun dal Coriolano, dall'Orfeo e dal postumo Silla, le ha avviluppate in un effluvio sacrale, che ci hanno fatto pensare subito che la Lezhneva avrebbe potuto cantare d'amblé l'Ave Maria di Schubert, per quella voce diamantina ed argemtea che sciorinava note altissime e dolcissime in un vestito bianco luccicante. Non meno, ci ha strabiliato con le variazioni sopraffine di Vivaldi da “la Griselda” ed “Ercole sul Termodonte”, nonché la meraviglia delle due arie di Georg Friedrich Händel, Alla sua gabbia d’oro e Brilla nell’alma, dove interpretava Rossana dall'opera Alessandro. Di sicuro afflato con il talentuoso violinista russo come lei Dmitry Sinkovsky, con cui ha duettato piu' volte, anche da lontano, come in Griselda da Vivaldi, nell'aria Agitata da due venti o nel Brilla nell'alma da Hände, sovracitato.
Grande affinità tra l'ensemble La Voce Strumentale, Sinkovsky e l'italiano al liuto applaudito a scrosci di applausi quanto soprano e controtenore, il virtuoso Luca Pianca che, insieme agli altri strumentisti, ha offerto una performance graditissima al pubblico austriaco e ricco di presenze straniere amanti della musica piu' raffinata del repertorio barocco e classicista.