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Palazzo Madama di Torino. La Francia secondo l'Ermitage
Continua a Palazzo Madama di Torino la collaborazione con il Museo Ermitage di San Pietroburgo con la mostra, fino al 4 luglio prossimo presso la Sala del Senato, Da Poussin agli Impressionisti.
Stavolta a essere di scena è la pittura francese, dal Seicento all'Ottocento, epoca in cui la Francia fu vista come grande modello in Russia, soprattutto alla corte degli zar che fin dall'epoca di Pietro il Grande adottò il francese come lingua ufficiale della nobiltà, guardando a Versailles e ai suoi artisti come ad un emblema culturale e artistico.
In mostra ci sono tutti grandi nomi di duecento anni di pittura di ritratti e paesaggi, partendo da Simon Vouet, contemporaneo e ispirato al nostro Caravaggio, per passare a Poussin e Lorrain, artisti alla corte del Re Sole che ispirò Pietro il Grande.
La parte del leone alla mostra è fatta dalla pittura settecentesca, con Watteau, i protetti da madame de Pompadour Boucher e Fragonard, oltre l'artista che fa da immagine guida per la mostra, Elisabeth Vigée Lebrun con il suo Ritratto della granduchessa Elizaveta Alekseevna, realizzato dalla pittrice durante il suo esilio in Russia dalla Francia rivoluzionaria, da cui era scappata dopo essere stata per anni la ritrattista ufficiale di Maria Antonietta e della sua corte.
Il percorso prosegue con i nomi neoclassici di Ingres e Hubert Robert e si conclude poi con gli Impressionisti, con quadri meno noti ma splendidi di nomi come Monet, Cezanne, Renoir e Sisley, e con due opere di Matisse.
La mostra Da Poussin agli Impressionisti è aperta il lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 10 alle 18, sabato dalle 11 alle 19, domenica dalle 10 alle 19, con lo stesso biglietto per il percorso permanente di Palazzo Madama e del giardino medievale.