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Torino a Palazzo Madama è di scena Andrea Mantegna
Fino al 4 maggio 2020 Palazzo Madama a Torino ospita una grande mostra che vede protagonista Andrea Mantegna, vissuto tra il 1431 e il 1506, uno dei più grandi artisti del Rinascimento italiano, capace di coniugare nelle sue opere la passione per l'antichità classica, un uso nuovo della prospettiva e un grande realismo nella rappresentazione della figura umana.
Vissuto a Padova prima e a Mantova poi alla corte dei Gonzaga, ispirò l'avvento di un nuovo modo di fare arte nella pianura padana: in mostra rivive il percorso artistico dell'artista, dagli esordi giovanili alla consacrazione come pittore di corte, in vari momenti della sua vita e della sua creazione.
Andrea Mantegna si ispirò alle opere di Donatello, di Jacopo Bellini e i suoi figli, ma anche alle novità che arrivavano da Firenze e dal mondo fiammingo, oltre che alla scultura antica. In mostra si parla in particolare del suo ruolo di artista di corte a Mantova e di come definì la fitta rete di relazioni e amicizie con altri artisti, scrittori e studiosi.
Il percorso espositivo si svolge al piano nobile di Palazzo Madama, nell'area barocca, ma è preceduto, nella Corte medievale al piano terra, da una serie di proiezioni multimediali, con le opere che non è possibile trasportare da dove si trovano, come la Cappella Ovetari di Padova, la celeberrima Camera degli Sposi, il grande ciclo all’antica dei Trionfi di Cesare e il Cristo morto della Pinacoteca di Brera.
Accanto alle opere di Mantegna si possono ammirare anche quelle di altri artisti della sua epoca e generazione, come Donatello, Antonello da Messina, Pisanello, Paolo Uccello, Giovanni Bellini, Cosmè Tura, Ercole de’ Roberti, Pier Jacopo Alari Bonacolsi detto l’Antico e Correggio, ma anche sculture antiche e moderne, dettagli di architettura, bronzetti, medaglie, lettere e volumi miniati e a stampa.
La mostra ha un respiro internazionale, finalmente di nuovo sotto la Mole, e le opere vengono da importanti Musei italiani e stranieri, come il Victoria and Albert Museum di Londra, il Musée du Louvre e il Musée Jacquemart André di Parigi, il Metropolitan Museum di New York, il Cincinnati Art Museum, il Liechtenstein Museum di Vienna, lo Staatliche Museum di Berlino, oltre a prestiti di numerose collezioni italiane, tra cui le Gallerie degli Uffizi, la Pinacoteca Civica del Castello Sforzesco, il Museo Poldi Pezzoli di Milano, l’Accademia Carrara di Bergamo, il Museo Antoniano e i Musei civici di Padova, la Fondazione Cini e le Gallerie dell’Accademia di Venezia, il Museo di Capodimonte di Napoli, i Musei Civici di Pavia, la Galleria Sabauda e il Museo di Antichità di Torino, i Musei Civici, il Seminario Arcivescovile e la Basilica di Sant’Andrea a Mantova.