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Torino. La trasgressione erotica di Carol Rama alla GAM
Dopo un lungo viaggio che ha toccato Barcellona, Parigi e Dublino, Carol Rama, artista tragressiva e eclettica, è tornata nella sua Torino con La passione secondo Carol Rama, di scena alla GAM di via Magenta fino al 5 febbraio prossimo.
Un modo per rivivere le creazioni di una vita che è durata quasi un secolo, dal 1918 al 2015, durante la quale Carol Rama fece emergere un talento anticonformista, iniziato come autodidatta fin dalla prima adolescenza, anche in seguito a fatti personali dolorosi, come il ricovero della madre in ospedale psichiatrico e il probabile suicidio del padre.
Amica di Felice Casorati, Edoardo Sanguineti e Corrado Levi, conobbe anche Pablo Picasso, Man Ray, e Andy Warhol e la leggenda vuole che la sua prima mostra nel 1945, appena finita la guerra, fosse chiusa per oscenità.
Carol Rama ha vissuto tutta la sua vita nella sua casa in via Napione, rendendo lo stesso spazio un'opera d'arte ed è stata insignita nel 2003 del Leone d'oro alla carriera alla Biennale di Venezia.
In mostra ci sono circa duecento opere, che testimoniano l’incessante sperimentazione di tecniche e l’inquietudine vitale dell’artista attraverso vari momenti, dai suoi primi acquerelli apertamente erotici ed espressionisti della serie Appassionata negli anni Trenta e Quaranta, ai collage/bricolage tattili degli anni Sessanta e Settanta con composizioni di materiali inquietanti, come siringhe, piccoli occhi in vetro o camere d’aria in gomma, fino ai lavori e alle incisioni che fanno parte dell'ultima fase creativa dagli anni Ottanta, dove appaiono corpi, dentiere, lingue, organi genitali, figure di animali e scarpe abitate da falli.
Le sue opere rappresentano interesse per la vita, la creatività, la ricerca e hanno ispirato molti artisti successivi.