cinema

  • Ti ho cercata in tutti i necrologi
    Articolo di: 
    Stefano Coccia

    In un momento in cui il panorama del cinema italiano, dominato dalla magnifica, sulfurea e barocca visionarietà dell’ultimo Sorrentino, sembra mostrare per il resto un certo appiattimento e ben poche eccellenze, è riapparso nelle nostre sale un film di Giancarlo Giannini, Ti ho cercata in tutti i necrologi.. Neanche fosse la Cometa di Halley. Il paragone potrebbe sembrare strampalato, eppure la celebre cometa si avvicina alla Terra a intervalli di 76 anni circa, come per primo scoprì l’astronomo inglese Edmond Halley; mentre un calcolo sicuramente meno scientifico ci fa sospettare che il pluripremiato interprete italiano torni, ogni 26 anni (facendosene perciò scontare 50, rispetto alla cometa) , a farsi tentare dalla regia.

  • Infancia clandestina
    Articolo di: 
    Stefano Coccia

    L’importanza di chiamarsi Ernesto. Non come un Ernesto qualsiasi, ma come il grande Ernesto Che Guevara! Questa è la missione che si vede affidare un ragazzino molto sveglio, Juan, quando i genitori decidono di porre fine al temporaneo esilio cubano, tornando così nel paese d’origine, l’Argentina, da cui si erano dovuti allontanare per sottrarsi alla spietata e violentissima repressione dei militari.

  • Giovanni Lindo Ferretti
    Articolo di: 
    Stefano Coccia

    Già alla proiezione festivaliera svoltasi qualche settimana fa durante il Bergamo Film Meeting, cui non era purtroppo presente Giovanni Lindo Ferretti, la risposta del pubblico era stata eccellente, coerentemente coi tanti stimoli offerti dalla visione del documentario a lui dedicato. In quella occasione era stato il regista Germano Maccioni a spiegarne brevemente la genesi.

  • Fast & Furious 6.jpg
    Articolo di: 
    Alessandro Menchi

    La saga più adrenalinica del cinema americano ingrana la sesta e arriva nelle sale più veloce e rabbiosa che mai. Fast & Furious 6, diretto da Justin Lin, in uscita mercoledì 22, non delude le attese. Macchine veloci, muscoli pompati, donne mozzafiato: la miscela è la stessa, ma stavolta la cilindrata è più alta. A guidare questa macchina macina fan e soldi, sempre lui, Dom Toretto alias Vin Diesel, il cui carisma sembra non arrugginirsi mai.

  • Il Grande Gatsby
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    La scintillante girandola di personaggi sotto la luce verde di Long Island creata per Il Grande Gatsby da Baz Luhrmann dopo circa quarant'anni da quello con protagonista Robert Redford e Mia Farrow nella parte di Daisy, conferisce al romanzo di Fitzgerald - che ha modificato il percorso del romanzo americano dopo Henry James - , quella stessa dimensione mitica di cui si è ammantato per descrivere un'epoca.

  • Fratelli minori e Sta per piovere
    Articolo di: 
    Eleonora Sforzi

    Il cortometraggio intitolato “Fratelli minori”, diretto dall'esordiente alla regia Carmen Giardina, è una produzione dedicata alla memoria della tragica uccisione, avvenuta trentacinque anni fa, del presidente della DC Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse e di Giuseppe (Peppino) Impastato, giornalista e politico impegnato nella lotta contro la mafia, che alla fine ha prevalso su di lui con la violenza.

  • No. I giorni dell'arcobaleno
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Pablo Larraín ha scelto un tema ostico su un evento mondiale realizzatosi dopo 15 anni di dittatura di Pinochet in Cile: un referendum che nel 1988 ha cambiato le sorti di un regime attraverso la scelta democratica della popolazione di dire NO al proseguimento della dittatura con un arcobaleno di colori. Insieme agli attori Gael García Bernal, che impersona René Saavedra, e Alfredo Castro in quella di Lucho Guzmán, assistiamo allo svolgersi degli avvenimenti in tempo reale, un biopic sull'anno e l'episodio clou che pose fine alla dittatura cilena.

  • l_uomo_con_i_pugni_di_ferro-55956944.jpg
    Articolo di: 
    Alessandro Menchi

    Ispirato al cinema d'arti marziali cinese, in particolare il Wuxiapian e il Gungfu movie, L'uomo con i pugni di ferro - nelle sale dal 9 maggio - è un'opera prima veloce e pirotecnica, in cui il regista (nonché protagonista e co-sceneggiatore) RZA, leader della storica rap crew americana Wu Tang Clan, fa confluire un ramificato universo subculturale che da oltre vent'anni “contamina” il cinema contemporaneo. Quell'universo postmoderno che mescola hip hop e kung fu (in particolare il cinema targato Shaw Brothers), western e blaxpoitation (con tanto di cameo di Pam Grier), fumetto e buddhismo zen (cameo anche per Gordon Liu, il Pai Mei di Kill Bill vol.2), e che, proprio come il film, ha in Tarantino il suo patrocinatore. Peccato però che RZA non è Tarantino, e che combattimenti barocchi, fiumi di sangue e musiche incalzanti non implicano nemmeno una goccia d'adrenalina se non sono combinate secondo uno stile coerente e organico.

  • Miele
    Articolo di: 
    Matteo Brufatto

    Valeria Golino si presenta al pubblico sotto le insolite vesti di regista e presenta Miele uscito nelle sale il 1° maggio. Il film narra di Irene (Jasmine Trinca) che, sotto il falso nome di Miele, accompagna i malati terminali al suicidio con dei barbiturici che ricava illegalmente in Messico. La sua attività procede all’oscuro di tutti finché non incontra l’ingegner Grimaldi (Carlo Cecchi) che chiede il suo supporto nonostante goda di ottima salute; questo sconvolge l’equilibrio della ragazza che inizia così un rapporto sempre più intimo con l’ingegnere che la porterà a liberarsi del peso della morte che respira ogni giorno.

  • Mi rifaccio vivo
    Articolo di: 
    Alessandro Nardis

    Il nuovo film di Sergio Rubini con Neri Marcoré protagonista insieme a Margherita Buy e molti altri, tra cui Emilio Solfrizzi, Vanessa Incontrada, Lillo, lo stesso Rubini, Bob Messini, Gian Marco Tognazzi e Valentina Cervi, si intitola Mi rifaccio vivo e tratta di un tema incontrato più voltee molto ironicamente: il nemico nella (o meglio di una) vita.