Supporta Gothic Network
Macchine mortali. Apocalisse steampunk
In perfetto stile steampunk, Macchine mortali, del regista Christian Rivers, al suo debutto ma non è uno sconosciuto – infatti è lo storyboard artist e curatore degli effetti speciali di Peter Jackson da inizio carriera, e quest'ultimo ha prodotto il suo primo film. Rivers ha vinto inoltre nel 2006 l'Oscar per i miglior effetti speciali grazie al suo lavoro in King Kong, diretto sempre da Jackson.
Un piccolo favore. Mystery à trois
Il nuovo thriller di Paul Feig, Un piccolo favore (A Simple Favor in originale) inizia con un'intrigante colonna sonora francese anni '60, che va da Brigitte Bardot a Serge Gainsbourg con delle virate piu' odierne e rap (la scena con Anna Kendrick che imita un rapper è goduriosissima!) e mette in scena quello che all'inizio non sembra un thriller, ma piu' che altro una seduzione mortale tra le due protagonioste ed il bel marito di Emily, biondissima e staturia moglie di Sean. Riassumiamo, Stephanie (Anna Kendrick) è una mamma vlogger che cerca di scoprire la verità dietro la scomparsa della sua migliore amica, Emily (Blake Lively). Stephanie in questa sua ricerca è affiancata dal marito di Emily, Sean (Henry Golding), particolarmente affascinante.
Colette. Ritratto del glamour liberato al femminile
Un film su Colette è sempre interessante, soprattutto se realizzato da un autore indipendente come Wash Westmoreland, autore di Still Alice con Julianne Moore e nel 2014 oppure di The Last of Robin Hood su Errol Flynn l'anno prima. Questa pellicola analizza e presenta in maniera glamourous la prima parte della vita di Colette, pseudonimo di Sidonie-Gabrielle Colette (Saint-Sauveur-en-Puisaye, 28 gennaio 1873 – Parigi, 3 agosto 1954), e soprattutto disegna un profilo della sua vita finchè non esplode sia come scrittrice sia come attrice.
Le Ninfee di Monet. Petali danzanti sull'acqua
Quando si pensa a Monet la prima immagine che ci viene in mente sono Le Ninfee, ed è questo il titolo del film diretto da Giovanni Troilo, sottotitolato Un incantesimo di acqua e di luce e distribuito da Nexo Digital dopo altri capolavori come Klimt e Schiele, e sempre come evento per soli tre giorni, il 26-27-28 Novembre 2018 al cinema.
Chesil Beach. Le differenze di classe secondo McEwan
Le differenze di classe nella Gran Bretagna del XX secolo non si traducevano solo negli aperti conflitti così efficacemente illustrati nei film di Ken Loach, ma anche in meno evidenti drammi sociali e familiari che Chesil Beach, film diretto da Dominic Cooke e ispirato all'omonimo romanzo di Ian McEwan, illustra in modo particolarmente efficace, attraverso la storia dell’amore tra la ricca e ambiziosa violinista Florence e il modesto e promettente storico Edward, prigionieri dei tabù di un’epoca e delle convenzioni familiari e sociali nell’Inghilterra dei primi anni ’60, pochi anni prima della rivoluzione sessuale.
First Man. Il primo allunaggio
Dopo la messe di Oscar ricevuti nel 2016 per La La Land, Damien Chazelle ci rirpova con un blockbuster/kolossal intitolato alla memoria di Neil Armstrong e del suo primo allunaggio: anzi, il primo per tutti, che tenne miliardi di persone in tutto il mondo incollate alla tv od ai maxi schermi - che la propaganda americana aveva disposto in quasi ogni angolo della terra, erano tempi di guerra fredda quegli anni - per vedere la prima passeggiata del Primo Uomo del titolo, The First Man, sulla luna.
La donna dello scrittore. Senza fissa dimora
La donna dello scrittore o Transit in originale, è il nuovo film del regista tedesco Christian Petzold (1960), che nel 2014 diresse il magnifico Il segreto del suo volto (Phoenix) con Nina Hoss. Stavolta, prendendo ispirazione dal libro Transit (1944) di Anna Seghers, ambientato durante l'occupazione nazista della Francia nel 1942, ne cambia le coordinate temporali, situandolo in un oggi quasi celato nell'ombra, divagante in un universo cronologico senza fissa dimora, esattamente come il protagonista, Georg, intepretato dall'attore tedesco pluripremiato Franz Rogowski.
Torino. View Conference, il cinema degli effetti speciali
Tornano sotto la Mole View Fest e View Conference, per giorni intensi a partire dal 19 ottobre all'insegna del cinema, dell'animazione e del multimedia. Il View Fest, dal 19 al 21 ottobre al cinema Massimo di via Montebello comprenderà tra le altre cose l'anteprima europea del Siggraph's Computer Animation Festival, l'avveniristico 'horror animato La Noria, il lungometraggio “biblico-‐musical-‐femminista” di Nina Paley, Seder-‐Masochism e un omaggio al grande Isao Takahata, in concomitanza con la Japan Week, con proiezioni e un convegno domenica 21 dalle 9 in poi presso le OGR di corso Castelfidardo 22 dal titolo Lo specchio del Tanuki: folklore, tradizione,sonorità e armonie nel mondo di Isao Takahata.
Una storia senza nome di Roberto Andò. Tra arte e mafia
Vi sono dei film che avendo la dichiarata ambizione di essere opere d’arte perfettamente compiute contengono elementi di natura estetica grazie ai quali è possibile riflettere sul rapporto tra realtà e finzione, storia e invenzione, verità e menzogna. Proprio per la sua bellezza e profondità rientra in questa categoria di opere cinematografiche l’ultimo film di cui è autore e regista Roberto Andò, da poco approdato nelle sale italiane con il titolo assai efficace di Una storia senza nome.
Venezia 75. Sulla natura dell'Autentico
Si è catturati dalle prime note di questo film che sono quelle scritte da Max Richter, in particolare November, mese uggioso per antonomasia, con cui ci sembra iniziare l'ultimo film di Florian Henckel von Donneersmarck, presentarto a Venezia 75 nella Selezione Ufficiale e che ha finalmente ritrovato la sua ispirazione attraverso una riflessione sull'arte, la storia, la libertà. Opera senza autore è il titolo di questa pellicola che ci sembra all'altrezza del capolavoro del 2006, Le vite degli altri.