Netflix. Un fenomeno chiamato Stranger things

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Elena Romanello

Su Netflix è disponibile la seconda stagione di Stranger Things, serie di genere fantastico diventata di culto l’anno scorso praticamente a sorpresa, pronta quindi di nuovo ad appassionare un pubblico composto in parte anche di nostalgici. I grandi protagonisti di Stranger Things sono infatti gli anni Ottanta, visti con il filtro dell’immaginario nerd e fantastico, attraverso le avventure di un gruppo di ragazzini, eroi per caso come i loro coetanei protagonisti in quel decennio di film cult come Stand by me, ET e I Goonies.

Vittoria e Abdul. Un'amicizia insolita sotto la Regina Vittoria

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Elena Romanello

L’epoca vittoriana, una delle più emblematiche della Storia europea, rivive in maniera insolita e molto interessante nonché inedita nell’ultimo fatica di Stephen Frears, Vittoria e Abdul.  Ispirato ad una storia vera e scoperta solo nel 2010 con la pubblicazione del libro di Shrabani Basu basato sulla scoperta di documenti rimasti segreti fino a quel momento.

Mistero a Crooked House. Poca verve per Agatha Christie

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Livia Bidoli

Il regista Gilles Paquet-Brenner è approdato al Mistero a Crooked House dopo aver reso nel 2015 l'adattamento cinematografico omonimo del romanzo Nei luoghi oscuri (Dark Places) di Gillian Flynn. Con un cast all stars a cominciare da Glenn Close, e poi con Christina Hendricks, Gillian Anderson, Terence Stamp; ed ancora, Julian Sands ed il figlio di Jeremy Irons, Max, anche questa pellicola è l'adattamento cinematografico di un romanzo del 1949 intitolato È un problema (Crooked House) di Agatha Christie.

Camera. Il cinema di Paolo Sorrentino

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Elena Romanello

Fino al 7 gennaio prossimo Camera, il centro italiano per la fotografia di Torino in via delle Rosine 18, ospita un’altra mostra dedicata al cinema in concomitanza con Arrivano i Paparazzi!: Cronache dal set: il cinema di Paolo Sorrentino, con le foto di Gianni Fiorito.

La battaglia dei sessi. Vittoria sul campo

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Emanuela Giuliani

Il regista Jonathan Dayton, porta sul grande schermo l’incontro, di tennis, avvenuto tra la campionessa Billie Jean king, entrata a far parte della hall of fame nel 1987, ed il ben più maturo Bobby Riggs, in vetta alla classifica per ben tre volte: il film in cui se ne parla, è uscito al cinema con il titolo La battaglia dei sessi, il cui valore e significato umano supera di gran lunga l’importanza della sfida sportiva.

Loving Vincent. Una continua pennellata al cuore

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Livia Bidoli

Con amore, Vincent” titola così, brevemente, il film dedicato a Van Gogh da una collaborazione cinematografica britannico – polacca che ne ha disegnato i contorni tra fumetti ed attori in carne e ossa, tutti ridipinti olio su tela secondo il modo reso celebre dal pittore olandese: le spesse pennellate che intridono di colore ogni palmo dei suoi quadri. Uno squisito ritratto degli ultimi giorni, “à rebours”, a ritroso, come direbbe Huysmans, il decadente francese per antonomasia, che lui ha tanto letto e amato. Loving Vincent, nelle sale unicamente dal 16 al 18 ottobre distribuito da Adler e Nexo in Italia, comincia dal saluto finale della sua ultima lettera indirizzata a suo fratello Theo.

Blade Runner 2049. Il corpo dei replicanti

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Livia Bidoli

Tutti ricordano Blade Runner, anche chi non conosce Philip K. Dick, che ha scritto Do the Androids Dream of Electric Sheep? nel 1968 (tradotto in italiano per la prima volta dall'editrice Nord con Cacciatore di androidi, riferendosi al protagonista ed al suo mestiere; più tardi tradotto da Fanucci – che ha edito l'opera omnia di Dick – con Gli androidi sognano pecore elettriche?, seguendo fedelmente il titolo originale): da questo libro è tratto il famoso film di Ridley Scott datato 1982, di cui Denis Villeneuve ha diretto il seguito datandolo trent'anni dopo: Blade Runner 2049, prodotto dallo stesso Ridley Scott.

Valerian e la città dei mille pianeti. Benvenuti nel 2740!

Articolo di: 
Livia Bidoli

Il ritorno di Luc Besson alla fantascienza è in sé un evento dopo il capolavoro indimenticabile de Il quinto elemento (1997), cui ha fatto seguito, sulla stessa scia, Lucy con Scarlett Johansson nel 2014, che abbiamo apprezzato molto. Con Valerian e la città dei mille pianeti però si staglia un legame con l'infanzia di Besson, che si è colorata proprio di quegli stessi fumetti che ora hanno un rilievo cinematografico. Per questo, si è avvalso, nella creazione del film, di Pierre Christin e Jean-Claude Mézières, autori del fumetto (il primo alla scrittura, il secondo alle illustrazioni) che è andato per la prima volta in edicola nel 1967 sotto il titolo di Valérian et Laureline. Ascoltiamo dalla voce di Besson come è nata questa passione.

In Dubious Battle. La "battaglia" di James Franco

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Emanuela Giuliani

Durante gli anni della Grande Depressione negli Stati Uniti d'America, e più precisamente nel 1933, i due attivisti politici Mac (James Franco) e Jim, (Nat Wolf) si infiltrano in un gruppo di braccianti, raccoglitori di mele, della California, con lo scopo di convincerli a ribellarsi ai loro padroni per lottare e far riconoscere i propri diritti di lavoratori. Il poliedrico James Franco, arriva nelle sale cinematografiche con In Dubious Battle – Il coraggio degli ultimi, da lui stesso interpretato, diretto e prodotto. La pellicola è l’adattamento del romanzo del Premio Nobel John Steinbeck, La battaglia, scritto nel 1936, e il cui titolo è un riferimento a un brano del Paradiso perduto di John Milton, tradotto nell’edizione italiana da Eugenio Montale con il titolo La battaglia.

Dove cadono le ombre.Il genocidio svizzero

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Emanuela Giuliani

La regista Valentina Pedicini, realizzando il film: Dove Cadono le Ombre, contribuisce, nel suo piccolo, a far conoscere l’atroce genocidio avvenuto dal 1926 al 1986 in Svizzera, fin ora tenuto accuratamente nascosto, con l’aiuto della sopravvissuta Mariella Meher, conosciuta per i suoi romanzi e poesie.