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Festa del Cinema di Roma 2012. Il film collettivo di Verhoeven e Mental di Hogan
La Festa Internazionale del Cinema di Roma si è ufficialmente inaugurata il 9 novembre 2012 presentando il nuovo horror di Takeshi Mihiche ma anche rassegne autonome come quella di Alice nella città che presentano tra l'altro eventi particolari dedicati alla saga di Twilight. Tra le opere notevoli diamo spazio al nuovo mediometraggio Steekspel (Trciked, La Giostra in italiano) di Paul Verhoeven per la nuova rassegna XXI Cinemaxxi, lui stesso presente alla Festa con incontri ed interviste, e Mental di P.J.Hogan Fuori Concorso.
Steekspel è un lavoro di concerto con i fan: la sceneggiatura è stata infatti redatta con loro ed ha ottenuto un risultato efficace ed equilibrato, il ritmo della regia e quello delle parole sono perfettamente sincroni, sia a livello sintattico sia semantico, un film collettivo che quindi ha dato buoni frutti e sarà esportato all'estero per il concept. Per Verhoeven, presente alla proiezione del 10 novembre in Sala Petrassi, poi intervistato, è stata un'esperienza “ringiovanente” questa di comporre con persone sconosciute che modificavano l'andamento del film di giorno in giorno. Veroheven commenta infatti con l'assioma: “Se non sai (come andrà, N.d.C.) diventi creativo”, e continua: “Era diventato quasi un gioco erotico continuare a girare mentre gli stessi attori non sapevano dove la storia andasse a parare”.
Mental di Paul J. Hogan è una commedia esilarante, al limite del delirio e molto surreale e grottesca: Shaz, una psichiatra ante literam, irrompe nella famiglia borghese dei Moochmore in Australia e comincia a scombinare la vita delle figlie di Shirley, che si credono tutte pazze. Chi dice di essere sociopatica, come la piccola testa rossa Jane (Bethany Whitmore), oppure la più grande, Coral (Lily Sullivan) che si sente brutta e goffa. Shaz sconvolgerà la loro vita in meglio, con qualche risata e qualche brivido anche per lei ed il suo pitbull dal nome di “Squartatore”, grazie alla presenza di Liev Schreiber, che impersona una sua vecchia conoscenza, Trevor Blundell, proprietario di un parco acquatico di squali.
La regia strepitosa di Hogan ed una sceneggiatura che parte da dichiarazioni come: “In Australia non mandavano solo gli ergastolani, mandavano soprattutto i matti, ovvero quelli che non sottostavano alla legge della conformità, come voi appunto, ragazze.” (Shaz alle figlie di Shirley). Le gag si sprecano ed anche la parodia spietata dei luoghi comuni borghesi e WASP americani: dalla mania per la pulizia ed il bianco più bianco fino alla discriminazione forzata di chi, appunto come le figlie di Shirley, esce dal seminato comune e corrente.