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libri
- Articolo di:Elena Romanello
Dopo la rivelazione de La lettrice bugiarda, arriva nelle librerie italiane la seconda fatica di Brunonia Barry, La ragazza che rubava le stelle, che conferma un talento capace di raccontare storie femminili in una realtà magica, entrando nelle contraddizioni dell'animo umano e dei suoi sentimenti, in tutte le loro sfumature e contraddizioni.
- Articolo di:Teo Orlando
Con Il cimitero di Praga (Milano, Bompiani, 2010), Umberto Eco è arrivato al suo sesto romanzo, a trent’anni esatti dal suo esordio, con Il nome della rosa, nella narrativa italiana (benché avesse già offerto, a latere della sua attività di filosofo del linguaggio, di semiologo e di storico dell’estetica e dei mass media, delle prove raffinate e intriganti del suo talento narrativo, con varie short stories contenute in sillogi come Diario minimo, risalenti ai primi anni ’60).
- Articolo di:Giuseppe Talarico
In un suo saggio il grande scrittore Alberto Moravia diede una definizione celebre ed assai penetrante del romanzo moderno, delineando una distinzione tra il romanzo ottocentesco, frutto della grande stagione letteraria del naturalismo, e quello novecentesco, di impianto ed ispirazione borghese ed esistenzialista. Appartiene al romanzo esistenzialista e borghese l’ultimo libro pubblicato da Alessandro Piperno, studioso di letteratura e brillante scrittore, intitolato Persecuzione (Milano, Mondadori, 2010).
- Articolo di:Elena Romanello
Tutto da noi cominciò con X-Files, quando sul piccolo schermo venne fuori una serie che era thriller, paranormale, fantascienza, tutto insieme, con in più una non taciuta anche se molto casta attrazione (fino ad un certo punto almeno) tra i due protagonisti, gli agenti Fox Mulder e Dana Scully.
- Articolo di:Teo Orlando
Lunedì 10 gennaio 2011 il Teatro Studio dell’Auditorium Parco della Musica ha visto un pubblico competente e attento ascoltare alcuni brani tratti dal grande romanzo di Marcel Proust À la recherche du temps perdu (1913-1927), recitati magistralmente dall’attore Elia Schilton e accompagnati da un puntuale commento affidato al poeta Valerio Magrelli e al francesista Alberto Beretta Anguissola.
- Articolo di:Emanuele Amoroso
Ilaria Bonfanti si presenta al pubblico dei lettori con un breve volume edito per la casa editrice Albatros, collana Donna NuoveVoci: Storia di un negroni senza punteggiatura. Il titolo non deve ingannare: la punteggiatura è presente ed è utilizzata con intelligenza, a delineare frasi, sottolineare momenti, accelerare o rallentare il ritmo di una narrazione giocata su numerosi piani sovrapposti.
- Articolo di:Teo Orlando
Il libro di Renato Barilli La narrativa europea in età moderna. Da Defoe a Tolstoj (edito da Bompiani) analizza due secoli della letteratura europea, tra il ‘700 e l’800, con incursioni tra Inghilterra, Francia, Germania e Russia, dipingendo un affresco impressionante per dimensioni e di notevole impatto critico.
- Articolo di:Giuseppe Talarico
Le opere letterarie dei grandi geni, come Omero, Platone, Dante Alighieri, William Shakespeare, Miguel de Cervantes, hanno favorito e reso possibile la comprensione di ciò che definisce lo specifico della condizione umana ed esistenziale di ciascuna persona, oltre la dimensione del tempo e dello spazio. Per averne conferma basta leggere l'approfondimento critico di Nadia Fusini, intitolato Di vita si muore (Milano, Mondadori, 2010) con il quale la grande studiosa di letteratura inglese spiega e commenta con notevole acume e con metodologia critica ammirevole, per chiarezza e profondità, i grandi drammi di Shakespeare, il sommo poeta e drammaturgo britannico.
- Articolo di:Teo Orlando
Lunedì 13 dicembre 2010 il Teatro Studio dell’Auditorium Parco della Musica è stato teatro di un singolare evento: la lettura di alcuni brani tratti dal monologo finale di Molly Bloom nell’Ulisse di James Joyce, recitati mirabilmente dall’attrice Piera Degli Esposti e intervallati da un dottissimo commento affidato al poeta Valerio Magrelli e al filologo comparatista Piero Boitani.
- Articolo di:Marco Ragni
Dici Brasile e pensi alle finte di Kaká e ai chilometri di spiagge assolate di Ipanema. Bella visione ma troppo limitata e soprattutto lontana anni luce dalla realtà. A riportare l'immaginario più vicino al vero ci pensa Attilio Caselli, cuore di cinema prestato alla narrativa, che è andato a cesellare storie attorno ad una Rio de Janeiro un po' diversa da quella degli stereotipi turistici: è questo la premessa della sua opera narrativa, una raccolta di sei racconti intitolata Brace e pubblicata dall'editore Fazi.