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Asteroid City. La provincia americana diventa retrofuturista
Wes Anderson, insieme allo sceneggiatore e produttore Roman Coppola, ci fornisce, con Asteroid City, un singolare esperimetno di film commedia, con toni drammatici e ammiccamenti alla fantascienza retrofuturista.
Monte Verità. Otto Gross, la ribellione dell'autentico
Presentato al 74° Festival di Locarno e al TFI Torino Film Industry in occasione del 40° TFF, Monte Verità di Stefan Jäger arriva al cinema dal 29 Giugno con Draka Distribution. Alle pendici del Monte Monescia, sopra Ascona, si stabilisce una comunità di artisti nel primo Novecento, tra questi anche lo scrittore Hermann Hesse che, nel 1904, due anni prima del tempo storico del film, aveva pubblicato il suo primo romanzo, Peter Camenzind, che non a caso è un Bildungsroman, un romanzo di formazione.
La folle vita. Libertà e malattia mentale
Una coppia di trentenni, Alex e Noémie, desidera ardentemente un figlio. Ma, come nel più classico dei copioni, i loro piani vengono sconvolti: la madre di Alex, Suzanne, inizia a comportarsi in modo imprevedibile e socialmente inaccettabile. Il suo comportamento è in realtà influenzato da una patologia neurodegenerativa, simile al morbo di Alzheimer: la donna inizia a spendere cifre sconsiderate, si intrufola nella casa dei vicini in piena notte, e utilizza colla e forbici per realizzare una patente di guida "artigianale". Progressivamente Suzanne si trasforma in una bambina incontrollabile: la diagnosi neuropsichiatrica è: demenza semantica.
65 milioni di anni fa. I visitatori di Somaris
La critica cinematografica è più un'arte che una scienza: si tratta di un'impresa profondamente umana in cui spesso riusciamo a cogliere il significato profondo dei film trasferendovi o le nostre storie personali o le storie di persone a noi note o a noi care. È quasi un atto di autobiografia sublimata. In questo film, 65 - Fuga dalla Terra, abbiamo tentato di adottare questo metodo cercando nei suoi momenti iniziali il significato più profondo, come analogo di biografie a noi già note.
Mirabile Visione. L'Inferno de lo "Monno"
Il film che siamo andati a vedere è tratto dall'Inferno di Dante Alighieri, e di questa cantica ripropone struttura e lettura; però, essendo un film, ciò che le dà vita sono appunto quelle “visioni” che sottendono il titolo, che noi abbiamo immaginato e che il regista Matteo Gagliardi ha raffrontato con l'attuale “infernale” megalopoli chiamata mondo in cui siamo sprofondati, alternando girone a girone. Il titolo Mirabile visione: Inferno vede protagonisti e cantori Benedetta Buccellato e Luigi Diberti ed è distribuito da Starway Multimedia.
Argentina, 1985. ¡Nunca más!
Presentato in concorso alla 79ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, Argentina, 1985, è un film che non si dimentica: il primo grande processo nell'emisfero latinoamericano afflitto da dittature in quasi tutti i paesi, quasi tutte eteroguidate dagli Stati Uniti, ovvero dalla CIA, attraverso inflitrazioni di vario tipo o direttamente dietro sovvenzioni e armi. Un po' quello che sta succedendo oggi in Ucraina con i continui rifornimenti di armi da parte della NATO, sotto la cui ègida gli Stati Uniti nascondono un processo politico innescato appositamemte per ottenere l'escalation fino alla minaccia nucleare, citando il libro appena uscito di Benjamin Abelow, pubblicato in Italia da Fazi: "Come l'Occidente ha provocato la guerra in Ucraina", e con un epigrafe di Noam Chomsky in copertina.
The Offering. Un horror ebraico tra occultismo e demonologia
Il regista Oliver Park e lo sceneggiatore Hank Hoffman con The Offering ci propongono uno sconcertante film horror, misto di demonologia ebraica, riti chassidici e simboli cabalistici. Il tutto con ammiccamenti alla cinematografia di genere più nota, da L'esorcista, noto film del 1973 diretto da William Friedkin, alle pellicole di Dario Argento, come Inferno e La terza madre.
The Whale. Il dramma dell'enormità fisica ed emotiva
Ispirandosi a un'acclamata opera teatrale di Samuel D. Hunter, il genio creativo del regista Darren Aronofsky ci ha fatto dono di uno dei più toccanti film della cinematografia statunitense non commerciale: The Whale, la storia di un docente di letteratura inglese che, dopo una serie di drammatiche vicende culminate in decisioni esiziali per la sua salute, cerca di riavvicinarsi alla figlia adolescente, divenuta per lui quasi un’estranea, alla ricerca di un’ultima possibilità di redenzione.
Decision to Leave. Nebbia di un tempo indefinito
La nebbia sembra il massimo comun denominatore di questo film, apparente, fisica, eterica: e così Park Chan-wook ci presenta un paesaggio fumoso, quello della metropoli di Busan in Corea del Sud, la seconda città metropolitana dopo Seoul ed in fondo le sue stesse paure, come riconosceremo di certo dopo la visione del film, Decision to Leave, però da non rilvelare fino alla fine.
Bussano alla porta. Un horror tra realtà e manipolazione
Le componenti sono quelle tipiche dell'horror movie statunitense: uno chalet isolato nella foresta, una natura tanto maestosa quanto potenzialmente ostile, persone in vario modo ai margini della società, una provincia profonda socialmente soffocante e bigotta, le attese angoscianti che incombono sui personaggi, i media su cui serpeggia una perenne inquietudine. Tutti questi elementi sono abilmente trasfusi dal visionario filmmaker Manoj Nelliyattu Shyamalan in Bussano alla porta (Knock at the Cabin).