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Mar Nero. Una straniera e femminea solidarietà
Questa Testata giornalistica aderisce al rispetto e al silenzio per il dolore della famiglia Englaro e pubblica questa recensione a dimostrazione che la solidarietà può esistere e dare prova di sé.
Livia Bidoli, Direttore Responsabile ed Editoriale
Revolutionary Road. I sogni interrotti
Tratto dal romanzo di Richard Yates, Revolutionary Road è la strada in cui April (Kate Winslet) e Frank Wheeler (Leonardo Di Caprio) hanno scelto di vivere da neosposi. Per esteso, questa strada non è solo quella di April e Frank, ma quella dell’America degli anni ’50, quando la classe media inaugurava un nuovo stile di vita, sicuramente connotato da maggiore sicurezza ma anche da una forte matrice conformista.
Horsemen. La sospensione dalla solitudine
Il disagio immediato che provoca The Horsemen dello svedese Jonas Åkerlund è palapabile. Dennis Quaid e Zhang Ziyi sono i due protagonisti per un thriller che irrompe nello splatter e trae il suo humus dall’Apocalisse di San Giovanni ed i suoi quattro cavalieri (horsemen).
Umberto D. Flaik e l'economia della solitudine. Prima Parte
Umberto D. è un film emblematico del neorealismo italiano e rappresenta una delle creazioni artistiche meglio riuscite della coppia De Sica - Zavattini.
Yes Man. Una questione di senso e dissenso
Jim Carrey nella parte di un uomo che dice sempre si in Yes man di Peyton Reed è un’esperienza insolita ma assolutamente esilarante. Tutto quello che promette mantiene, dalla prima all’ultima battuta.
Incubi Live. Sonorizzazioni per capolavori horror
Ombre cinesi che si dileggiano nell’ingannare chi guarda superficialmente le loro ombre. Tappeti di suoni tra elettronica e xilofoni dal profilo jazzato. Moog e Theremin si agitano sullo sfondo, quasi a coprire le mute grida delle vittime sullo schermo nero.
Il servo ungherese. Il destino di una civiltà
Il servo ungherese è un film straziante. Straziante quanto l’attualità di una situazione politica che non è cambiata da quando è uscito il film nel 2004. E non è cambiata perché la società riflessa in essa non medita su se stessa ma sulle sue sovrastrutture, arrugginite fino alla paralisi.
The Beast di Bonello. Una distopia tra Henry James e la nouvelle vague
Bertrand Bonello, regista e musicista francese, noto per film come Nocturama (2016) e Zombi Child(2019), con La Bestia (in francese: La Bête) realizza un film romantico sotto le sembianze della fantascienza distopica. Bonello, che ha anche scritto la sceneggiatura insieme a Guillaume Bréaud e a Benjamin Charbit, si è liberamente ispirato a un racconto di Henry James, che il grande scrittore americano pubblicò nel 1903 (The Beast in the Jungle/La bestia nella giungla). Il film esplora i temi dell'intelligenza artificiale, delle emozioni umane e della reincarnazione. Léa Seydoux ricopre il ruolo di Gabrielle e George MacKay quello di Louis, affiancati da un cast che comprende Guslagie Malanda, Dasha Nekrasova ed Elina Löwensohn.
La misura del dubbio. Il filo sospeso della verità
Con Le Fil (in italiano La misura del dubbio, in inglese An Ordinary Case), Daniel Auteuil, più noto come attore che come regista, realizza un dramma giudiziario che riesce a combinare la profondità del cinema francese con la drammaticità di certi film americani ambientati nei tribunali (i cosiddetti legal thrillers).
Borderlands. Blade Runner steampunk
A partire dal 7 agosto, il pubblico potrà immergersi nell'universo caotico e affascinante di Borderlands, diretto da Eli Roth. Basato sulla celebre serie di videogiochi sviluppata da Gearbox Software, il film vanta un cast stellare con nomi del calibro di Cate Blanchett, Kevin Hart, Jack Black e Jamie Lee Curtis, e promette di offrire un'avventura ricca di azione, umorismo e colpi di scena.