Festival del Cinema di Roma 2010. Il grottesco vitalismo di Kill me please vince il Marc'Aurelio del Miglior Film

Articolo di: 
Francesca Mazzoleni
Zazie de Paris, Olias Barco e Virgile Bramly

La commedia nerissima di Olias Barco Kill me please rompe gli schemi e vince il premio del Marc’Aurelio della Giuria al miglior film al Festival Internazionale del Film di Roma. La seconda prova di Barco al lungometraggio dpo Snowborder (2003), si presenta in un grottesco bianco e nero. Chi ha detto che il suicidio è un atto violento, un tema tabù su cui è preferibile non soffermarsi a discutere a lungo? Di certo non il Dottor Kruger - l'eccezionale Aurelien Recoing -, proprietario di una clinica sui generis (accuratamente isolata in un bosco) che ha deciso di rendere l’ardua decisione di porre fine alla propria vita un atto indolore per i propri pazienti, consono alla propria personalità e accuratamente assistito.

Ogni giorno nuovi casi estremi giungono al cospetto di Kruger per raccontare le loro storie e le loro ragioni. Non tutti possono essere accolti, ma con una buona somma di denaro e una convinta depressione esistenziale, le porte della clinica si aprono. Vi entrano personaggi famosi stroncati dal cancro, cantanti fallite in cerca di un ultimo momento di gloria prima di farla finita, professori depressi il cui ultimo desiderio è morire facendo l’amore con giovani “studentesse”, una grottesca star del rap capricciosa, e ancora piazzisti col passato enigmatico, cabarettisti berlinesi e giocatori d’azzardo che hanno perso la loro moglie (al gioco). Tutti sono accomunati dal desiderio di morire, nessuno col coraggio di affrontare da solo una morte dolorosa e indegna.

Ma di dignitoso nella morte indotta c’è ben poco. Il destino inizia a cambiare le carte in tavola e la vita si mostra finalmente per quella che è: incontrollabile, imprevedibile, violenta. Ed con questa surrealtà portata ai limiti estremi che si concretizza un realismo senza veli: la realtà nuda e cruda nella sua cattiveria, nei contrasti e nelle assurdità, come poche persone oggi hanno il coraggio di raccontarla. Chi è a un passo dalla morte è più vitale i chi trascina la propria esistenza senza essersi mai accorto di essere vivo, chi attende paziente il suicidio in clinica fugge terrorizzato al primo incendio nelle cucine, mentre desideri, impulsi, istinti inconfessabili vengono comunicati pian piano al Dottor Kruger come “ultimi desideri” dei futuri suicidi. E’ la prassi.

L’humor è nero, che più nero non si può. I perturbanti eros e thanatos di Luis Buñuel tornano nel 2010 in chiave grottesca, si fondono con ironia a doppio taglio dei Cohen e con la sregolatezza del nostro Marco Ferreri, a cui il regista Olias Barco ha dichiarato di essersi ispirato durante la cerimonia di premiazione del Festival Internazionale del Film di Roma. Poi si è lasciato alle spalle qualsiasi riferimento cinematografico ed ha dato vita ad un film fuori da ogni schema, politicamente scorretto e intriso di una vitalità che pochi si aspettavano di poter ritrovare in una clinica di suicidi. Quando i fragorosi applausi del pubblico hanno accolto la prima proiezione del film al Festival, molti hanno salutato con rammarico un “già cult”,  la cui innovazione estrema sarebbe stata ancora una volta, con probabilità, causa di un isolamento critico e distributivo. Invece con un coinvolgimento del pubblico ancora più rumoroso e stupefatto, Kill me Please si è aggiudicato il premio del Marc’Aurelio della Giuria al miglior film e sul palco, tra Castellitto e la Gerini, la trans Zazie De Paris, interprete eccezionale nel film di Barco di una cantante d’opera fallita con capelli rosso fuoco, mette da parte il premio, chiede scusa per il fuori programma e intona la Marsigliese.

Pubblicato in: 
GN26 Anno III 10 novembre 2010
Scheda
Titolo completo: 

Festival Internazionale del Film di Roma

Anteprima 28 ottobre - 5 novembre 2010

I PREMI ASSEGNATI DALLA GIURIA INTERNAZIONALE

Una giuria internazionale presieduta da Sergio Castellitto e composta dalla giornalista e scrittrice Natalia Aspesi, il regista Ulu Grosbard, lo scrittore Patrick McGrath, il regista Edgar Reitz e la direttrice del Museo della Arti Multimediali di Mosca Olga Sviblova, ha giudicato i film in Concorso nella Selezione Ufficiale.

La giuria internazionale ha assegnato:

- Premio Marc’Aurelio della Giuria al miglior film: Kill Me Please di Olias Barco

- Gran Premio della Giuria Marc’Aurelio: Hævnen – In a Better World di Susanne Bier

- Premio Speciale della Giuria Marc’Aurelio: Poll di Chris Kraus

- Premio Marc’Aurelio della Giuria al miglior attore: Toni Servillo per Una Vita Tranquilla

- Premio Marc’Aurelio della Giuria alla migliore attrice: tutto il cast femminile di Las Buenas hierbas

- Targa Speciale del Presidente della Repubblica Italiana al film che meglio mette in rilievo i valori umani e sociali: Dog Sweat di Hossein Keshavarz

IL PREMIO ASSEGNATO DAL PUBBLICO

Attraverso un sistema elettronico, il Festival ha previsto la partecipazione di tutti gli spettatori all’assegnazione del Premio Marc’Aurelio del pubblico al miglior film – BNL in Concorso nella Selezione Ufficiale.

Il pubblico ha assegnato il:

- Premio Marc’Aurelio del Pubblico al miglior film – BNL: Hævnen – In a Better World di Susanne Bier

IL PREMIO ASSEGNATO AL MIGLIOR DOCUMENTARIO PER LA SEZIONE L’ALTRO CINEMA | EXTRA

Una giuria internazionale di documentaristi , diretta da Folco Quilici e composta da Anna Glogowski, Villi Herman, Alexandre O. Philippe e Kayo Yoshida, ha assegnato il:

- Premio Marc’Aurelio al miglior documentario per la sezione L’Altro Cinema | Extra: De Regenmakers di Floris-Jan Van Luyn

IL PREMIO ASSEGNATO DALLA GIURIA ESORDIENTI

A partire dall’edizione 2010, in collaborazione con il Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri, viene attribuito il Premio Marc’Aurelio Esordienti. Il nuovo riconoscimento intende premiare il miglior regista o il miglior interprete del film, alla sua opera prima.

La giuria composta da Andrea Piersanti (presidente), Valentina Carnelutti, Claudio Giovannesi, Uliana Kovaleva e Giampaolo Rossi, ha assegnato il:

- Premio Marc’Aurelio Esordienti: Kaspar Munk per Hold Om Mig

I PREMI ASSEGNATI DALLE GIURIE DI RAGAZZI

Ai film in concorso nella sezione Alice nella città sono stati attribuiti due premi Marc’Aurelio Alice nella città. I vincitori sono scelti da due giurie, una composta da ragazzi dagli otto ai tredici anni e l’altra dai quattordici ai diciassette, appositamente selezionate tra pubblico e scuole.

Le due giurie di ragazzi hanno assegnato il:

- Premio Marc’Aurelio Alice nella città sotto i 12 anni: I Want To Be a Soldier di Christian Molina

- Premio Marc’Aurelio Alice nella città sopra i 12 anni: Adem di Hans Van Nuffel   

IL PREMIO MARC’AURELIO ALLA MEMORIA DI SUSO CECCHI D’AMICO

La quinta edizione del Festival ricorda con uno dei suoi premi ufficiali la sceneggiatrice italiana, scomparsa lo scorso 31 luglio.

PREMIO MARC’AURELIO ALL’ATTORE

Il Festival ha assegnato il Premio Marc’Aurelio all’attore a Julianne Moore.

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