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musica
- Articolo di:Piero Barbareschi
In occasione del concerto al Teatro Comunale di Firenze il 4 novembre scorso, nel quale Zubin Mehta ha diretto l'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, la scelta del programma ha confermato le sue indiscusse doti di condottiero della massa orchestrale. Interessante il programma, che vedeva affiancato al Concerto per Orchestra di Lutoslawski la Terza Sinfonia op.55 “Eroica“ di Beethoven.
- Articolo di:Giuseppina Rossi
Wotan, dio e signore del Walhalla - ormai in rovina - è a testa in giù, annientato dal fuoco appiccato da Brünnhilde prima di morire; siamo alla fine, sta per calare il sipario del Teatro Petruzzelli di Bari (dal 21 al 25 ottobre 2011) sulla Götterdämmerung (Il Crepuscolo degli dèi) – ultimo atto dell'Anello del Nibelungo (Der Ring des Nibelungen), la monumentale tetralogia di Richard Wagner.
- Articolo di:Piero Barbareschi
Quante volte è capitato, nella fanciullezza, di chiedere che venisse raccontata per l'ennesima volta una fiaba particolarmente amata, conosciuta in ogni parola, pausa, sfumatura della voce? Ogni volta però era sempre la prima, e l'ascolto provocava un nuovo stupore, destinato a rinnovarsi all'infinito, senza mai annoiare. Assistere ad una rappresentazione del Flauto Magico di Mozart provoca la stessa reazione, sia essa la prima o l'ennesima volta.
- Articolo di:Piero Barbareschi
La pregiata etichetta Naxos pubblica due dischi quasi complementari, appartenenti entrambi alla grande tradizione pianistica e sinfonica russa del secondo Ottocento: si tratta di una selezione di sonate e pezzi brevi di Aleksandr Skrjabin e di alcune celebri composizioni di Nikolaj Andreevič Rimskij-Korsakov, esponente di punta del cosiddetto "Gruppo dei Cinque".
- Articolo di:Livia Bidoli e Simone Vairo
Si è aperta il 22 ottobre scorso con un doppio concerto (replica il 23) la stagione 2011-2012 della IUC (Istituzione universitaria dei concerti) con una serata ‘beethoveniana’ diretta dal maestro Philippe Herreweghe con l’Orchestre des Champs Elysées: in esecuzione le due Sinfonie 7 e 5.
- Articolo di:Massimo Onesti
Anche quest'anno si è svolto a Roma, al Teatro TendaStrisce di via Perlasca, il festival Prog Exhibition, rassegna di progressive italiano, che nell'arco di due serate consecutive ha messo in scena alcuni fra i gruppi più significativi del nostro panorama prog, a cui si sono affiancati ospiti stranieri eccellenti e di grande caratura musicale.
- Articolo di:Piero Barbareschi
Due cd quasi agli antipodi per Harmonia Mundi - se non per il folclore di cui sono intrisi - perlomeno geograficamente nel caso delle songs letterarie: con Bejun Mehta come controtenore e Julius Drake al pianoforte, per le canzoni inglesi di “Down by the salley gardens”; per Manuel De Falla ci inoltriamo invece nel buio lussureggiante delle Noches en los jardinos de Espana; Obras para piano con Javier Perianes al pianoforte e la BBC Symphony Orchestra diretta da Josep Pions.
- Articolo di:Piero Barbareschi
Può capitare, raramente in verità, che un'occasione di ascolto si trasformi in un'opportunità di vivere una straordinaria esperienza emotiva, e di assaporare la consapevolezza di aver condiviso, insieme ad altri fortunati, un momento magico per coinvolgimento e bellezza. È accaduto a Pisa, nello splendido Teatro Verdi, in occasione del concerto inaugurale della quarantacinquesima stagione dei Concerti della Normale il 18 ottobre scorso.
- Articolo di:Livia Bidoli
Al Teatro dell'Opera di Roma dal 19 fino al 30 ottobre 2011, e per la prima volta a Roma, La bayadère da Marius Petipa con le musiche di Ludwig Minkus e direttore David Garforth: con il celebre ballet blanc nel Regno delle Ombre e la stella del balletto internazionale Svetlana Zakharova nella parte di Nikija in tre date (19, 21, 22). Un balletto di stile esotico in linea con le nuove scoperte e la cui prima rappresentazione si è svolta nel 1877 a San Pietroburgo.
- Articolo di:Piero Barbareschi
Il Concerto in Sol per pianoforte e orchestra di Ravel: una delle pagine più affascinanti non solo del '900 musicale ma del repertorio di tutti i tempi per questa forma. Eseguito per la prima volta nel 1931, con Ravel direttore e pianista Marguerite Long, alla quale era dedicato, ebbe un immediato successo, certificato dall'inserimento, dal quel momento, nel repertorio dei più grandi solisti.