musica

  • Quartetto di Cremona foto Damiano Rosa
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    Lo scorso sabato 18 marzo, dopo quattro anni dall'inizio, nel 2013, il Quartetto di Cremona ha portato a termine il lungo ciclo dedicato ai Quartetti di Beethoven, una splendida formazione dalla quale speriamo di ascoltare altri cicli, a Milano hanno portato a compimento oltre all'integrale beethoveniana anche quella mozartiana, o comunque altre interessanti proposte.

  • Beatrice Rana
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    La Stagione da Camera di Santa Cecilia ha proposto mercoledì scorso Le Variazioni Goldberg nell'interpretazione di Beatrice Rana, che è stata lungamente acclamata dal pubblico al termine del concerto.

  • Yuri Bashmet e i Solisti di Mosca
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Alla IUC il 14 marzo 2017 un programma tutto dedicato al centenario della Rivoluzione d'Ottobre del 1917 con una star russa alla viola ed alla direzione: Yuri Bashmet con i Solisti di Mosca, che hanno presentato un programma dedicato agli strenui oppositori in musica e rinnovatori culturalmente di quel regime. A cominciare dal meno conosciuto Sviridov, passando per Prokof'ev, Schnittke e uno dei più grandi sinfonici del Novecento: Dimitrij Šostakovič. A corredo, in prima istanza, il Preludio ed il Lamento di Silvia Colasanti – di recente celebrata col cavalierato del Lavoro dal Presidente della Repubblica a soli 42 anni (classe 1975) –, scritto e dedicato a Bashmet ed ai suoi Solisti di Mosca.

  • Murray Perahia
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    Un felice ritorno di un sommo artista, niente “effetti speciali”, non una sterile esibizione di virtuosismo tecnico , ma uno scavo nelle più intime pieghe della scrittura musicale di quattro sublimi compositori, tutto questo ha reso il concerto di Murray Perahia una straordinaria occasione per godere di una interpretazione  memorabile.

  • Il Trovatore
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    La meno programmata e la più interessante della trilogia impropriamente detta “popolare” di Giuseppe Verdi, Il Trovatore è approdata a Roma dopo 16 anni con la coproduzione De Nationale Opera di Amsterdam e Opéra National di Parigi e la regia di Àlex Ollé de La Fura dels Baus fino al 10 marzo. Sul podio Jader Bignamini ed un doppio cast che annovera Simone Piazzola alternato a Rodolfo Giugliani (3, 5, 8 marzo) nel personaggio de Il Conte di Luna; in quello di Leonora, Tatiana Serjan alternata da Vittoria Yeo (3, 5, 8 marzo); Azucena è Ekaterina Semenchuk e Silvia Beltrami (3, 5, 8 marzo); Manrico Il Trovatore del titolo è impersonato da Stefano Secco e da Diego Cavazzin (3, 5, 8 marzo).

  • Vittorio Ghielmi e Luca Pianca
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    La Défence de la basse de viole, contre les entréprises du violon et les prétentions du violoncelle (la Difesa della viola da gamba contro le imprese del violino e le pretese del violoncello) è un pungente quanto divertente pamphlet, scritto in forma di arringa, da Hubert Le Blanc, avvocato ma anche musicista di viola da gamba, che la pubblicò nel 1740. Da questo è nata l'idea di un concerto o meglio di una "disfida musicale", il “terreno” su cui si è svolto lo “scontro” è stato l'Aula Magna della Sapienza, nell'ambito dei concerti della IUC - Istituzione Universitaria dei Concerti, lo scorso sabato 4 marzo.

  • Čarodejka
    Articolo di: 
    Livia Bidoli e Pietro Puca

    La stagione lirica del massimo Napoletano si connota, quest’anno, per due novità di assoluto interesse: l’Otello di Rossini – in apertura alla stagione – e la Čarodejka di Pëtr Il'ič Čajkovskij, opera rarissima che leggiamo essere stata rappresentata fuori dai confini della Russia unicamente al teatro al São Carlos di Lisbona nella stagione 2002-2003  e per la prima volta in assoluto in Italia. Dal 17 al 25 febbraio al San Carlo di Napoli, si presenta con un cast russo guidato da un allievo di Valery Gergiev, Zaurbek Gugkaev e la regia di David Pountney in una coproduzione del Teatro Marinsky di San Pietroburgo e del São Carlos di Lisbona.

  • Lautten Compagney
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    Un programma dedicato alla musica scritta per il teatro da Henry Purcell (1659 – 1695), insolito e prezioso, è stato molto apprezzato dal pubblico presente e si è svolto giovedì 22 febbraio scorso al Teatro Argentina, per la Stagione dell'Accademia Filarmonica Romana. La Lautten Compagney, guidata dal direttore artistico, nonché fondatore dell’ensemble, Wolfgang Katschner, al suo debutto a Roma, è stato protagonista dell'evento, con loro  Dorothee Mields, un soprano il cui talento avevamo già avuto occasione di apprezzare all'Inaugurazione della IUC del 2015.

  • Katia Kabanova
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Per la prima volta al Teatro Regio di Torino Katia Kabanova di Leoš Janáček dal dramma L'uragano di Aleksandr Ostrovskij: una produzione dell'Opera Vlaanderen (Anversa/Gand) con Robert Carsen alla regia, presentata ad ottobre scorso al biennale Festival Janáček di Brno, dove è nato il compositore e dove c'è stata il 21 novembre 1921, la prima assoluta. Sul podio a dirigere  l'Orchestra del Regio Marco Angius, raffinato direttore di musica contemporanea, in primis Sciarrino; al Coro il rinomato Maestro Claudio Fenoglio. Cast di pim'ordine con il soprano slovacco Andrea Dankova nella parte di Katia ed il tenore Štefan Margita in quella di Tichon Ivanyč Kabanov, il marito di Katia. La perfida madre di Tichon, Kabanicha è interpretato dal mezzosoprano Rebecca de Pont Davies.

  • Alexander MeInikov
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    I 24 Preludi e fughe op. 87 di Dmitrij Šostakovič è una composizione monumentale per pianoforte, la sua durata, quasi tre ore di musica, e la sua complessa architettura mettono a dura prova l'interprete. La performance di Alexander MeInikov, al suo debutto a Santa Cecilia lo scorso 8 febbraio, ha incantato il pubblico presente che lo ha a lungo acclamato.