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musica
- Articolo di:Piero Barbareschi
Il repertorio vocale e strumentale dei secoli XVII e XVIII è un universo sconfinato che attende solo di essere esplorato. La quantità della produzione e la fruizione della musica scritta in quel periodo probabilmente sfugge ai non addetti ai lavori, condizionati dal concetto post romantico dell'opera d'arte musicale intesa come evento intellettuale che in quanto tale entra stabilmente in repertorio per essere ripetutamente apprezzata. Nel periodo post rinascimentale e barocco, autentico athanor dal quale è scaturita tutta la musica occidentale condizionandone l'evoluzione sino ai nostri giorni, la richiesta di musica era tale che spesso dopo una o pochissime esecuzioni i brani cadevano nell'oblio e, non di rado, anche gli stessi autori erano accomunati dallo stesso destino, anche per motivi non necessariamente artistici.
- Articolo di:Daniela Puggioni
Il 31 marzo 2012, nella Basilica di San Pietro a Perugia, per la Stagione 2011- 2012 degli Amici della Musica – Fondazione Perugia Musica Classica, il St. Jacob’s Chamber Choir di Stoccolma e la Camerata Strumentale Città di Prato diretti da Gary Graden hanno eseguito la Matthäus-Passion BWV 2444 (Passione secondo Matteo) di Johann Sebastian Bach, riscuotendo il plauso entusiasta del pubblico.
- Articolo di:Piero Barbareschi
E' consuetudine dire che il violoncello è lo strumento che più di tutti è paragonabile alla voce umana, per la bellezza del timbro e le potenzialità espressive. Il concerto di Misha Maisky al Teatro Verdi di Pisa il 30 marzo scorso, nell'ambito della bella stagione dei “Concerti della Normale”, accompagnato in duo con il pianoforte dalla figlia Lily, conferma questa definizione e fa appassionare ancor di più gli ascoltatori al repertorio per questo affascinante strumento.
- Articolo di:Piero Barbareschi
Italiani a Dresda: questo il titolo dell'interessante CD Querstand, distribuito da Codaex, nel quale, nell'ottima interpretazione dell'ensemble Instrumenta Musica, sono eseguite composizioni di autori, italiani appunto, che gravitavano nella corte della città tedesca a cavallo dei secoli sedicesimo e diciassettesimo.
- Articolo di:Piero Barbareschi
Questo è un CD importante. Con un programma importante ed un ensemble prestigioso. Stiamo parlando del doppio CD Harmonia Mundi della Freiburger Barockorchester, distribuito da Ducale, con le quattro Suites per orchestra di J.S.Bach, correttamente indicate in questo caso come “Ouverturen” come scritto da Bach, ma generalmente conosciute dal grande pubblico con l'altra denominazione.
- Articolo di:Livia Bidoli
Presentiamo a seguire la recensione in italiano e poi in inglese di “La caduta della casa Usher” lo scorso 25 marzo allo Staatstheater am Gärtnerplatz di Monaco di Baviera. We offer the review in Italian and then in English of Der Untergang des Hauses Usher, performed the last 25th March in Munich at Staatstheater am Gärtnerplatz.
- Articolo di:Piero Barbareschi
Bisogna confessarlo: facendo cadere l'occhio sul CD Pentatone, che mette in evidenza uno dei brani contenuti, l'associazione di idee è automatica. Il titolo del CD è infatti Salieri – Requiem. Altre due interessantissime composizioni sono presenti, Meeresstille und Glückliche Fahrt op. 112 di Ludwig van Beethoven ed Intende voci D963 per tenore e coro di Franz Schubert. Esecutori l'Orchestra e Coro Gulbenkian diretti da Lawrence Foster.
- Articolo di:Livia Bidoli
Uno spettacolare risalto per Šostakovič, l’esecuzione tra 2011 e 2012, con Gergiev sul podio, delle sinfonie al completo del grande compositore russo del Novecento, ribelle censurato e allo stesso tempo grande idealista di una rivoluzione per cui lui stesso ha combattuto finché i germi del totalitarismo non la annichilirono del tutto. A Monaco di Baviera, con l’Orchestra ed il Coro del Teatro Marinskij, Valerij Gergiev, alla Philharmonie nel Gasteig, per dettare le note e instillare quel vigore tipicamente russo alla Seconda, alla Terza e alla Tredicesima Sinfonia, la dolente Babi Yar, lo scorso 24 marzo 2012.
- Articolo di:Piero Barbareschi
Nel catalogo mozartiano sono presenti composizioni di ogni genere e per ogni strumento, anche i più rari, uno su tutti la glassarmonika. La curiosità di Mozart per tutto ciò che era “musica”, fosse forma musicale, stile o, appunto, strumento, era inesauribile.
- Articolo di:Livia Bidoli
Un’unione d’amicizia che percorse le composizioni di entrambi, questa tra Weinberg e Shostakovich, e che andò ben al di là di un confronto fra pari: si stimavano reciprocamente ed il primo fu grandemente influenzato dal secondo, come si nota appunto in queste due sinfonie, la 10° per Weinberg e la 14° per Shostakovich. Le due sinfonie dirette da Daniel Grossmann, interprete attento quanto risoluto, insieme alla sua Orchestra Jakobsplatz di Monaco presso lo Judisches Zentrum il 15 marzo scorso, sono perfette metafore di quanto queste ondate del Novecento ebbero a crescere come portata nella musica contemporanea.