teatro

  • Fernand Cortez
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    La nuova stagione del Teatro del Maggio è stata aperta il 12 ottobre scorso da Fernand Cortez, tragédie-lyrique in tre atti di Gaspare Spontini (1774- 1851) su libretto di Victor-Joseph-Étienne de Jouy e Joseph-Alphonse d'Esmenard, nella prima versione del 1809, mai vista in tempi moderni, in collaborazione con la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi e l’edizione critica a cura di Federico Agostinelli. Il maestro Jean-Luc Tingaud sul podio ha guidato l’Orchestra e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino con un nutrito cast vocale, la regia è stata affidata a  Cecilia Ligorio, le coreografie di Alessio Maria Romano sono state interpretate dal corpo di ballo della Compagnia Nuovo BallettO di ToscanA.

  • Rossini La cambiale di matrimonio foto di insieme. foto di Manuela Giusto
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    Al Teatro di Villa Torlonia a Roma è andata in scena La cambiale di matrimonio di Gioachino Rossini (1792-1868) primo allestimento del RossiniLab, un progetto quinquennale dell'Accademia Filarmonica Romana, destinato alla formazione di giovani cantanti, strumentisti e maestri collaboratori. Il RossiniLab è un progetto quinquennale che è iniziato quest’anno e prevede la realizzazione delle cinque farse veneziane di Rossini, rispettando l'ordine cronologico in cui andarono in scena.

  • Isabelle Adjani
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Il Romaeuropa Festival, che si svolge in vari teatri di Roma – ma anche spazi museali come il Macro – dal 17 settembre fino al 24 novembre, presenta Opening Night (La sera della prima) la rilettura di un film di John Cassavetes con Gena Rowlands del 1977. La rilettura teatrale in questo caso è del francese Cyril Teste con Isabelle Adajani protagonista, la partecipazione in video della figlia Zoé Adjani; Frédéric Pierrot e lo stesso Cyril Teste sempre in scena. Il Teatro Argentina è stato lo scenario di questa tre giorni in prima nazionale - dal 27 al 29 settembre - mai uguale, come (almeno apparentemente) in “Questa sera si recita a soggetto”.

  • stabile
    Articolo di: 
    Elena Romanello

    Sotto il titolo di Fair Play si presenta la nuova stagione del Teatro Stabile di Torino, con un fitto programma di 74 titoli, tra cui 17 produzioni, 38 spettacoli ospiti e 19 di Torinodanza.

  • Drosilla e Nesso. Immagine di insieme
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    Al Teatro Caio Melisso lo scorso 14 settembre è andata in scena, riscuotendo un  caloroso successo, la prima replica di Drosilla e Nesso di Leonardo Leo, eseguita per la prima volta nell'edizione critica di Lorenzo Tunesi, frutto della collaborazione del Teatro Lirico Sperimentale con il Centro Studi Pergolesi dell’Università degli Studi di Milano.

  • Re di donne
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    La 73° Stagione Lirica Sperimentale è stata inaugurata con grande successo al Teatro Caio Melisso da Re di Donne di John Palmer, su libretto di Cristina Battocletti e dello stesso Palmer con la direzione del Maestro Vittorio Parisi e la regia di Alessio Pizzech.

  • La Dori
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Dopo 362 anni torna l'opera di Antonio Cesti, La Dori, al Tiroler Landestheater per le Innsbrucker Festwochen che quest'anno hanno presentato anche La Merope di Riccardo Broschi. La Dori è stata presentata alle settimane della Musica Antica di Innsbruck in due giornate, il 24 ed il 26 agosto ed è importante anche il luogo perché il Landestheater proprio di fronte all'Hoftheater, teatro di corte familiare a Cesti che visse alla corte di Innsbruck per piu' di un decennio. Inoltre questa messinscena vede Ottavio Dantone e l'Accademia Bizantina, degli specialisti della musica barocca e classicista e due delle parti princiapli sono cantate da due vincitori del Premio Cesti,  il soprano Emőke Baráth nella parete di Tolomeo ed il tenore Bradley Smith in quella di Arsete.

  • Aida 1913
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Il 28 agosto siamo stati all'Arena di Verona per l'Aida storica del 1913 riproposta da Gianfranco de Bosio che riprendeva la prima sera di Aida nell'Arena. Dal 22 giugno in scena fino al 7 settembre per sedici recite e quattro diversi cast, quest'Aida si presenta in Arena come colossale, proprio come vuole l'opera che Giuseppe Verdi ha affidato al libretto di Antonio Ghislanzoni e terminata nel 1871, è opera simbolo dell'Arena, di cui terminerà le recite il 7 settembre prossimo, annoverando ormai 670 calate di sipario nel glorioso anfiteatro romano.

  • Lohengrin
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Il Bayreuther Festspiele in ben sette serate (o meglio, “pomeridiane” perché gli spettacoli qui cominciano rigorosamente alle 4 del pomeriggio intervallate da due pause di un'ora ciascuna) ha presentato il Lohengrin diretto da Christian Thielemann e con la regia di Yuval Sharon, con le scene ed i costumi di Neo Rauch e Rosa Loy mentre le luci sono state curate da Rheinard Traub. Noi abbiamo seguito lo spettacolo del 14 agosto con Piotr Beczala nella parte di Lohengrin e Annette Dasch come Elsa di Brabante.

  • Menecmi
    Articolo di: 
    Giuseppe Talarico

    Sul palcoscenico dell’anfiteatro di Altomonte, in provincia di Cosenza, collocato nel cuore del centro storico di questo paese antico, ricco di vestigia preziose e artistiche, il giorno 6 agosto 2019 è stata rappresentata una della commedie più celebri e notevoli di Plauto, I Menecmi, con la regia di Cristiano Roccamo ed a cura del Teatro Europeo Plautino. Ad interpretare i due Menecmi, in uno spettacolo emozionante e fedele al testo della commedia, è stato uno dei grandi attori del nostro Paese, Massimo Venturiello, capace con grande intensità di dare forma ai due gemelli  inventati da Plauto con una mimica e una recitazione di grande naturalezza e spontaneità.