Rasputin. La dissolutezza mistica dello starez russo

Articolo di: 
Livia Bidoli

Diretto dallo stesso regista di La rabbia (2007), Louis Nero, e con la voce narrante di Franco Nero, questo film sulla personalità enigmatica del monaco russo Rasputin, è interpretato dall’ipnotico sguardo di Francesco Cabras nella parte principale: assolutamente somigliante nel volto e ferreo nel riprodurre il misterico percorso di Grigorij Efimovič, (1869-1916) detto Rasputin - dai contadini per la sua condotta libertaria, deriva da rasputnik, che in russo significa dissoluto - che affascinò la famiglia imperiale dei Romanov.

Boris il film. L'Italia e la sua agghiacciante ilarità

Articolo di: 
Livia Bidoli

Proveniente per temi e attori dalla serie televisiva di successo ed omonima su Sky, Boris il film, diretto dal giovane trio di registi Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo e con Francesco Pannofino nel ruolo principale di René Ferretti, è un film esilarante per le risate ed agghiacciante per la facciata realisticamente amara che offre dell’Italia.

Non lasciarmi. Il presente distopico della clonazione

Articolo di: 
Livia Bidoli

Adattato dallo sceneggiatore Alex Garland (28 giorni dopo, 2001; Sunshine e 28 settimane dopo 2007) dall’omonimo romanzo di Kazuo Ishiguro che nel 2005 ha vinto il Premio Alex, Non lasciarmi è diretto da Mark Romanek (Static, 1985 e One Hour Photo, 2002); soprattutto è celebre per aver diretto video di molte star del rock, da Madonna a Bowie, compreso Closer dei Nine Inch Nails che fece scalpore per la crudezza. I protagonisti sono Carey Mulligan, Keira Knightley e Andrew Garfield.

The Hours. Le insostenibili onde del destino

Articolo di: 
Lorena Carpentieri

The hours (Le ore) era il titolo originario di Mrs Dalloway (1925), il capolavoro di Virginia Woolf, la cui lettura ha talmente colpito lo scrittore statunitense contemporaneo Michael Cunningham da fargli scegliere quel titolo per il suo romanzo omonimo The Hours, che ne 1999 gli valse il Premio Pultzer e la fama mondiale. Di qui, il fortunato film del 2002 di Stephen Daldry con Nicole Kidman, Meryl Streep, Julianne Moore ed Ed Harris.

I ragazzi stanno bene. Uno stabile equilibrio omofamiliare

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Simone Vairo

Della regista Lisa Cholodenko, I ragazzi stanno bene con Julianne Moore e Annette Bening e la cosceneggiatura di Stuart Blumberg. Vincitore al Sundance Film Festival 2010, indaga una problematica in primo piano negli Stati Uniti: i rapporti tra genitori gay ed i proprij figli.

Unknown. Liam Neeson in amnesia adrenalinica

Articolo di: 
Antonella D'Ambrosio

La parola che ha il significato di sconosciuto in inglese e corrisponde al titolo del film, Unknown, ben rende il senso di spaesamento che coglie il protagonista per non essere riconosciuto dagli altri e dalla propria moglie. Il pubblico del Festival di Berlino ha appena visto, in questa pellicola fuori concorso, un Liam Neeson in ottima forma, nonostante l’aspetto stropicciato e affaticato che deve mantenere per tutta la pellicola.

Into Paradiso. Paola Randi e la chiraptofobia

Articolo di: 
Antonella D'Ambrosio

E’ nata una nuova regista italiana: Paola Randi, al suo primo lungometraggio, Into Paradiso, ci stupisce favorevolmente con la sua fresca anticonvenzionalità. Era finora autrice di apprezzati corti; forse, vista la poca circolazione nelle sale italiane, qualcuno avrà potuto vedere e ricorderà, Giulietta della spazzatura, per la presenza di uno stralunato Valerio Mastrandrea nella parte dello spazzino che indaga nei rifiuti.

Il discorso del re. Una voce da e per il cuore

Articolo di: 
Lorena Carpentieri

Il discorso del re (The King's Speech, 2010) è un film storico, diretto da Tom Hooper, con Colin Firth, Helena Bonham Carter e Geoffrey Rush, ambientato nell'Inghilterra degli anni Trenta del Novecento, alla vigilia della Seconda guerra mondiale; e ha ottenuto, con merito, ben 12 nomination agli Oscar 2011.

Vento di primavera. I lugubri spettri del collaborazionismo

Articolo di: 
Elena Romanello

Arriva e passa il Giorno della Memoria e il film in uscita quest'anno per una così importante ricorrenza, da qualunque parte la si veda, è uno dei campioni d'incasso francesi dell'anno scorso, insieme ad Uomini di Dio. Vento di primavera, titolo decisamente non centrato rispetto all'originale e terrificante La rafle, diretto dalla regista Roselyne Bosch, racconta le vicende legate alla deportazione degli ebrei francesi nell'estate del 1942, dal famigerato Vélodrome d'Hiver fino ai campi di sterminio. La rafle, cioè la retata, fu allucinante nella sua preordinazione, anche se furono molti gli ebrei che riuscirono a salvarsi, grazie a piccoli atti di eroismo di loro vicini ed amici.

Il cigno nero. La doppia ombra della seduzione

Articolo di: 
Livia Bidoli

Con la bravissima Natalie Portman come protagonista, nel ruolo del fragile cigno bianco della metamorfosi con cui ha conquistato il Golden Globe come miglior attrice protagonista, Black Swan di Darren Aronofsky, ha aperto il 67° Festival dei Cinema di Venezia dove ha ricevuto il Premio Mastroianni a Mila Kunis per la parte di Lily, la rivale di Nina, la protagonista. Ora esce nella sale candidato a ben cinque Oscar.