The Square. Politically scorrect

Articolo di: 
Livia Bidoli

Premiato al Cannes con la Palma d'Oro, il film del regista svedese Ruben Östlund “esplode” sugli schermi dei cinema nostrani esattamente come il video controverso che è uno dei noccioli del film. Alla base della trama infatti ci sono dei comportamenti scorretti da parecchi punti di vista e soprattutto contraddittori proprio con quello scarto che dovrebbe distinguere l'arte contemporanea da quella, superata, di ieri.

MANIFESTO. Alla sedia elettrica con Chopin!

Articolo di: 
Livia Bidoli

Probabilmente il fine di Julian Rosefeldt, quando ha scritto il film Manifesto, era quello di convogliare i manifesti artistici e politici secondo lui più rilevanti, in un corpus omogeneo che gli desse voce attraverso il corpo e la parola dell'attrice Cate Blanchett. Sicuramente un'idea rischiosa visto che metteva insieme il Manifesto del Partito Comunista di Marx ed Engels del 1848 con, per esempio, il non-manifesto Dada del 1918 ad opera del rumeno Tristan Tzara. E' anche vero che, come afferma Philippe Soupault nel 1920: “Io sono per la continua contraddizione. Non sono né pro né contro e non spiego perché odio il buon senso.” Per dirvela in due parole, si deve essere molto cerebrali, fantasiosi e poco logici e narrativi per seguire questo film. Nei cinema sarà solo per pochi giorni, dal 23 al 25 ottobre prossimi.

IT. Tra i denti del Mostro

Articolo di: 
Livia Bidoli

Rivedendo la serie omonima di IT diretta da Tommy Lee Wallace sul canale Paramount uscita nel 1990, cosa che consiglio a tutti, si ha il polso di quanto è stato trattenuto e rivisto con correzioni; e di quanto invece è stato espulso per trovare poi posto nel Capitolo 2, già annunciato alla fine di questo primo IT filmico diretto da Andrés Muschietti, salito alla cronaca cinematografica per aver prima diretto Mama, altro horror, nel 2013, con Jessica Chastain e Guillermo del Toro. Qui si ritrova invece a dirigere sostanzialmente un gruppo di adolscenti (molti dei quali con prove su grande e piccolo schemro alle proprie spalle), a parte IT, ovvero il clown Pennywise, interpretato da Bill Skarsgård.

L'uomo di neve. Orrore nel gelo nordico

Articolo di: 
Livia Bidoli

Un thriller perfetto, mozzafiato, freddo e lucido nella sua progressione: cerebrale e teso, in cui un serial killer continua ad uccidere ossessivamente nello stesso modo nelle lande innevate della Norvegia. Tra Oslo e Bergen, il Detective Harry Hole, un Michael Fassbender in splendida forma, si aggira alla ricerca di indizi e sentieri da battere per rintracciare L'uomo di neve, insieme a Rebecca Ferguson: ottimamente diretti entrambi nel gelo norvegese dallo svedese Tomas Alfredson, che ha già due frecce al suo arco: Lasciami entrare (2008), tratto dal romanzo omonimo di John Ajvide Lindqvist; e La talpa (2011), remake del famoso spy-movie con Michael Caine.

120 battiti al minuto. AIDS il silenzio degli anni '90

Articolo di: 
Livia Bidoli

Col Grand Prix de Cannes, il Premio Fipresci, il Queer Palm ed il plauso commosso di Pedro Almodovar, Presidente della Giuria oltre alla recente candidatura a rappresentare gli Oscar per la Francia, il nuovo film di Robin Campillo, 120 battiti al minuto (tit. orig.:120 battements par la minute) sta aprendosi una highway star americana oltreché europea, raccontando uno dei periodi più difficili della lontra contro l'AIDS, gli anni '90 a Parigi ed in Francia.

Norman. Richard Gere a Roma

Articolo di: 
Emanuela Giuliani

“Scusa…ragazzi scusa…” Inizia così la conferenza stampa con Richard Gere, a Roma, tenutasi presso il Cinema Quattro Fontane, in occasione della presentazione dell’ultimo film da lui interpretato L’incredibile vita di Norman, scusandosi per il ritardo e strappando così oltre che un meritato applauso anche tanti sorrisi.

L’incredibile vita di Norman. Malinconico Gere a New York

Articolo di: 
Emanuela Giuliani

Norman Oppenheimer (Richard Gere), è un modesto faccendiere newyorkese il cui istinto primario è quello di rendere felici gli altri, esaudendo ogni loro desiderio e risolvendo qualsiasi problema gli venga posto, grande o piccolo che sia. Con la speranza nel cuore di ricevere, un giorno, la dovuta gratitudine ed il giusto riscatto, non risparmia sé stesso, ma, suo malgrado, Norman si scontrerà con la dura realtà, quando Micha Eshel (Lior Ashkenzi), un uomo a cui aveva fatto un favore anni prima, viene eletto Primo Ministro Israeliano, rendendosi conto, con ingenuo stupore, che la generosità e l’altruismo non sempre vengono accettati, compresi e soprattutto rispettati. Questa la trama di Norman: The Moderate Rise and Tragic Fall of a New York Fixer (letteralmente: La moderata ascesa e la tragica caduta di un faccendiere newyorkese, ma nella versione italiana semplicemente L'incredibile vita di Norman).

Dunkirk. Viscerale ritorno di Nolan

Articolo di: 
Emanuela Giuliani

Alla fine del maggio del 1940 il corpo di spedizione britannico, assieme alle truppe francesi, belghe e canadesi indietreggia fino alla spiaggia di Dunkerque (Dunkirk in inglese), rimanendovi intrappolato. Nonostante la distanza da “casa” sia minima, poiché l’altra sponda si trova a soli 26 miglia, la secca di 7 metri rende impossibile la missione di salvataggio e quindi l’evacuazione dei 400.000 soldati da parte delle navi inglesi, unica speranza l’aiuto dei civili oltre la Manica con piccole imbarcazioni private. Mentre gli Spitfire della RAF si fronteggiavano, in cielo aperto, con il nemico, per difendere gli uomini prigionieri sulla spiaggia, le piccole imbarcazioni salparono formando una piccola flotta, dal sud della costa inglese, per raggiungere la Francia e salvare l’esercito, in una spedizione denominata: Operazione Dynamo.

L'inganno. L'uomo in quanto perturbante

Articolo di: 
Livia Bidoli

Questo strano film diretto da Sofia Coppola ha una correlazione diretta con un altro suo sulla questione femminile, osservata da un altro punto di vista, pur sempre lasciando spazio all'enigma: Il giardino delle vergini suicide (2000), sebbene mostrando una trama sostanzialmente diversa, si occupa sempre di un gruppo di donne che condividono uno “scopo” medesimo, ed è molto riflessivo quanto. “perturbante”. The Beguiled, L'inganno – o meglio “l'ingannato”, essendo un participio passato - mette insieme un unico uomo, Colin Farrell e tante donne,da Nicole Kidman a Kirsten Dunst, a Elle Fanning.

Annabelle. La matrice della bambola

Articolo di: 
Emanuela Giuliani

Prodotto da James Wan e Peter Safran, David F.  Sandbrg, regista svedese di Lights Out – Terrore nel buioAnnabelle 2: Creation è il sequel/prequel di Annabelle, del 2014, diretto da John R.Leonetti, che curò la fotografia della Bambola Assassina 3 appartenente alla serie Chuky, e spin-off della saga di successo The Conjuring: ha l’obiettivo di mostrare le origini della diabolica bambola.