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Jason Bourne. Damon e Greengrass all'adrenalina pura
Certo che basta il nome per identificare questa serie di film intorno ad una identità mancata, falsata, obliata, incerta e messa in pericolo di capitolo in capitolo, esattamente come il personaggio creato da Robert Ludlum nei suoi romanzi saga e dal personaggio interpretato da Matt Damon sul grande schermo. Jason Bourne è tornato con Damon per la regia di Paul Greengrass, l'unico regista che, dopo il primo capitolo diretto da Doug Liman nel 2002 con The Bourne Identity, ha convinto Damon a riprendere le vesti di questo combattente ai margini della CIA, per la quarta volta, dopo averlo diretto in The Bourne Supremacy nel 2004 ed in The Bourne Ultimatum nel 2007.
Skiptrace. Un'action comedy tra Mongolia e Hong Kong
Skiptrace – Missione Hong Kong, diretto con consumato mestiere da Renny Harlin, si presenta come una classica action comedy, ossia come un film dove la trama si deve desumere dalle scene d'azione, in cui i protagonisti sono alle prese con sfide terribili che richiedono coraggio e una forte dose di prodezza fisica, con lotte all'ultimo sangue, spesso combattute da persone esperte arti marziali, sparatorie, inseguimenti, acrobazie ed esplosioni di ogni genere, dove spesso vengono usati stunt-men professionisti al posto degli attori. Inoltre, in questo tipo di film si punta piuttosto ad elementi umoristici che a una caratterizzazione psicologica dei personaggi, fattore ritenuto secondario e meno importante del puro diverimento spettacolare.
The legend of Tarzan. Ritorno al Paradiso terrestre
Il grande tema – di orgine veterotestamentaria – dell'uscita dal Paradiso Terrestre (che in greco significa giardino), dell'abbandono di una immemore e spensierata fratellanza con il creato, è uno di quei miti antropologici fondativi della civiltà: lo ritroviamo in tutte le epoche, sempre riofferto dalla personale rielaborazione degli artisti e dei filosofi, e ad esso si aggiunge un film appena uscito: The Legend of Tarzan, diretto da David Yates (noto al grande pubblico per aver diretto – splendidamente – gli ultimi quattro film della saga di Harry Potter) con Alexander Skarsgàrd nel ruolo del protagonista.
Bologna 2016. Panoramica sulla XXX° Edizione del Festival Il Cinema Ritrovato
Tra i festival più interessanti per cinefili, studiosi e appassionati di cinema ha animato anche quest'anno la città di Bologna: la XXX° Edizione del Festival Il Cinema Ritrovato dal 25 giugno al 2 luglio 2016 ha celebrato, meno di una settimana fa, il trentesimo anniversario dalla prima edizione, ricordata insieme alle successive – fino ad arrivare a quella appena terminata – dal direttore della Cineteca di Bologna, Gian Luca Farinelli, in conclusione della serata finale del festival, con i festeggiamenti allestiti in piazzetta Pasolini dopo l'ultima suggestiva proiezione con lanterna a carbone.
Opera prima. A persian vampire alone in the night
Film di caratura e opera prima della regista Ana Lily Amirpour, il film A girl walks home alone at night ci rimanda subito all’eclettico ed indipendente
La Grande Bellezza. La serena rimeditazione di un viaggio emozionale
Le considerazioni che seguono partono dall'occasione di aver rivisto La grande bellezza di Paolo Sorrentino, film insignito dal premio Oscar, e ora riproposto nella sale a tre anni dalla sua prima uscita, in una versione integrale, con 30 minuti di scene inedite, amputate all'epoca della sua prima apparizione nelle sale per soli tre giorni, 27, 28 e 29 giugno.
The Conjuring 2. I demonologi ed il caso Enfield
Salutiamo – in quest'estate incipiente del 2016 – l'uscita nelle sale cinematografiche di un film sicuramente molto atteso da quel pubblico che ama andare al cinema per un bagno di paura, immerso in storie horror dove le frontiere tra realtà e immaginazione sono estremamente mobili e dove queste si scambiano continuamente di posto. Stiamo parlando del film The Conjuring 2. Il caso Enfield (sequel di L'evocazione – The Conjuring), diretto ancora una volta da James Wan (Furious 7), che porta sullo schermo un altro dei casi realmente (questo avverbio suscita giustificatissime perplessità) accaduti, sul quale hanno indagato i famosi studiosi di demonologia Ed e Lorraine Warren.
L'uomo che vide l'infinito. La matematica dei numeri immaginari
Questo straordinario film di Matthew Brown ci porta alla conoscenza di un geniale matematico indiano, Srinivasa Ramanujan, interpretato dal bravo e intenso Dev Patel, che altrimenti sarebbe sicuramente passato inosservato a chi non ha letto il libro di Robert Kanigel, pubblicato nel 1991 dopo l'incontro con la vedova Ramanujan, Janaki, mai risposatasi dopo la morte del marito a 32 anni nel 1920.
Warcraft. Orde fantasy in 3D
All'inizio fu il videogioco: nel lontano 1993 la Blizzard Entertainment creò l'universo Warcraft, ovvero “l'arte della guerra” e questo film di Duncan Jones riprende ed adatta Warcraft: Orcs & Humans del 1994. Il figlio di Bowie, il nome originale è Zowie ma lui ha voluto riprendere il patronimico del padre e non il nome d'arte, ha realizzato un gran bell'adattamento cinematografico del videogioco, addirittura più godibile per effetti e per la storia scelta che, lo dichiariamo fin d'ora, avrà un sequel. Chi lo andrà a vedere lo capirà subito dal finale aperto: una saga che riprenderà le plurime avventure del videogioco offrendoci una carambola di effetti speciali, come nel primo.
Marguerite et Julien. La malinconica dolcezza del proibito
Delicato ritratto di una storia vera, Marguerite et Julien di Valérie Donzelli, racconta di come i due fratelli del titolo, si innamorarono da bambini e svilupparono una passione dirompente da adulti, sullo sfondo atemporale creato dalla regista di un 1600 fittizio rivestito di una potente patina di modernità travolgente. Presentato in Concorso a Cannes, parte da un progetto del 1973 di François Truffaut che aveva chiesto a Jean Gruault di scriverne la sceneggiatura, Valérie Donzelli e Jérémie Elkaïm l'hanno riscritta partendo dal progetto di Gruault e dando voce ai due amanti, Julien e Marguerite de Ravalet, innamoratisi loro malgrado.