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Roma Cinema Fest. Thomas Quick. Aldilà di ogni ragionevole dubbio
Il documentario di Brian Hill sul caso Sture Bergwall, The Confessions of Thomas Quick, presentato in Selezione Ufficiale alla X° edizione della Festa del Cinema di Roma, racconta di come è stato possibile tramutare le confessioni di un piccolo criminale drogato e disturbato come Sture Bergwall, in prove circostanziali che lo hanno fatto condannare tra 1994 e 2001 per otto omicidi. Durane il periodo delle confessioni, Bergwall, prese il nome di Thomas Quick, il cognome da nubile della madre.
Roma Cinema Fest X. Experimenter sull'obbedienza
Alla Festa del Cinema di Roma X° edizione di quest'anno molti documentari, sia veri e propri sia ripresi in formato filmico, si sono rivelati delle vere e proprie indagini rivelatorie. Il film Experimenter parte dalla ricerca che il Professor Stanley Milgram fece su quale fosse la risposta sociale all'obbedienza all'autorità, anche a scapito della vita di altri soggetti umani. La regia è curata da Michael Almereyda, autore tra l'altro nel 2014 di Anarchy, una versione moderna di Cymbeline di Shakespeare.
Roma Cinema Fest X. Isolamento e solitudo tra urbe e stelle
In cinque film visti sinora in Selezione Ufficiale l'isolamento e la solitudo sembrano caratterizzare i contenuti dei film: dal giapponese indipendente e poetico di The Whispering Star, di Sion Sono; all'irlando-canadese Room di Lenny Abrahamson, che rievoca il caso austriaco della prigionia Fritzl; al documentario sulla famiglia Angulo a New York di The Wolfpack, quest'ultimo per Alice nella Città; fino al documentario su Thomas Quick, di Brian Hill; ed ancora Distancias Cortas, con il caso patetico e umano raccontato dal regista messicano Alejandro Guzmàn Alvarez. Appronfondiamo qui i primi tre. La Festa del Cinema di Roma dal 16 al 24 ottobre sta compiendo un percorso valido a livello di indagine dei contenuti, con questi film tutti raffinati e approfonditi.
Crimson Peak. Un patchwork tra Poe e Corman
Il picco cremisi, suona così tradotto il titolo dell'ultimo film di Guillermo Del Toro: il titolo si riferisce al luogo ove si svolgerà la gran parte della pellicola, con un setting costruito dalle fondamenta. La casa è gotica e assolutamente elettrizzante per gli amanti del genere, sia per arredi che per architettura, con un bel varco sul tetto grande abbastanza per far piovere romanticamente dall'alto prima foglie morte autunnali e poi neve invernale. Due protagonisti da urlo come Tom Hiddleston e Mia Wasikowska, con Jessica Chastain nella parte della sorella di lui.
The Lobster. La perversione della “compatibilità”
In una società distopica di un non ben chiarito futuro con qualche caratteristica da anni '50, i single non sono ammessi e vanno obbligatoriamente spediti in un hotel dove avranno 45 giorni per trovarsi una compagna oppure essere trasformati in animali, a loro scelta. Il film del greco Yorgos Lanthimos, che ha vinto il Premio della Giuria al Festival di Cannes 2015 e che nel 2009 si era aggiudicato il premio di Un certain regard con un'altra controversa pellicola, Kynodontas (Dogtooth), turba profondamente per l'analisi che delinea dei rapporti umani.
Life. Il sonnolento Dean di De Haana
Il regista olandese Anton Corbijn indaga sulla relazione tra il fotografo Dennis Stock e James Dean, e su come fece le famose foto per Life nel 1955, a pochi mesi dalla morte. A interpretare il fotografo dela Magnum vediamo Robert Pattinson, mentre Dean è impersonato da Dane DeHaan.
Black Mass. L'occhio ceruleo del crimine
Lo sguardo gelido delle due iridi di un ceruleo trasparente di Johnny Depp sono il passaporto per il film sul crimine Black Mass di Scott Cooper presentato Fuori Concorso alla Biennale di Venezia 72, e si può dire da subito un buon prodotto che si rifà alla lunga tradizione dei film sulla “mala” (malavita, mafia, criminalità organizzata media e piccola) tra anni '70 e '80 che con William Friedkin specialmente, disegna un genere, pensiamo a Il braccio violento della legge (The French Connection) del 1971, citandone uno per tutti.
Nausicaä della Valle del Vento. La catarsi dell'aria
Il primo lungometraggio di Hayao Miyazaki che data 1984 ed esce in evento speciale il 5, 6 e 7 ottobre al cinema, è una favola ecologista dal nome epico di Nausicaä della Valle del vento. Un anno dopo fonderà il suo Studio Ghibli, con cui ha prodotto i successi con cui è stato conosciuto in tutto il mondo: da La città incantata (2001) con cui ha vinto l'Oscar per il Miglior film d'animazione a Il castello errante di Howl (2004) fino a Si alza il vento (2013). Nel 2015 ha ricevuto l'Oscar alla carriera.
Corn Island. L'indipendenza della Natura. Intervista a Giorgi Ovashvili
Lungo il fiume Inguri, tra due nazioni in conflitto, la Georgia e l'Abcasia prima unite, si formano delle piccole isole chiamate Corn Island, durante la primavera dove i contadini coltivano il mais: qui un nonno e sua nipote stabiliscono un momentaneo rifugio estivo, nel pieno della natura dove le divisioni di confine sembrano essere quasi relative. Vincitore al Karlovy Vary International Film Festival del Crystal Globe, il delicato film di Giorgi Ovashvili si pone come cartina di tornasole di un conflitto che potrebbe essere evitato. Abbiamo fatto al regista in proposito qualche domanda.
The Martian Sopravvissuto. There's a Starman waiting in the sky...
In perfetta sincronia con la scoperta della NASA che su Marte c'è acqua (glielo avranno detto a Ridley Scott dopo che hanno saputo del film?), è in uscita The Martian. Sopravvissuto, ultima “fatica” (si fa per dire) del pluripremiato e pluriconosciuto regista americano Ridley Scott, dal romanzo di Andy Weir e con Matt Damon protagonista assoluto sul pianeta Marte (appunto “marziano”), e abbandonato lì creduto morto dai compagni, tra i quali Jessica Chastain.