Amy Winehouse. Back to Black

Articolo di: 
Livia Bidoli

Forse non c'è il titolo di una canzone che rappresenti meglio l'anima, la voce, il senso della vita di Amy Winehouse di Back to Black. Già i primi versi sono intrisi della sostanza della sua vita: il “black” della sua voce, il colore anche della nigredo (la depressione che l'attanagliava insieme alla bulimia); il nome di quello che pensava fosse il suo soulmate, Blake Fielder, e si trasformò nel compagno di “giri” altrove, in un territorio che la mandò per la prima volta in Rehab, riabilitazione, il titolo della  canzone che gli valse una manciata di MTV Awards, tra i numerosi premi che vinse durante la sua brevissima vita terminata a 27 anni il 23 luglio del 2011 con un overdose.

La bella gente di Ivano De Matteo. Uno spaccato impietoso dell'ipocrisia alto-borghese

Articolo di: 
Teo Orlando

Uscito in Italia con ben sei anni di ritardo a causa di contrasti tra il regista e la distribuzione, La bella gente di Ivano De Matteo ripropone un topos cinematograficamente associato soprattutto a Julia RobertsRichard Gere in Pretty Woman: quello della prostituta che viene sottratta alla strada perché trovi la strada di una possibile "redenzione" sociale. Qui però la situazione è proiettata nell'Italia contemporanea, con una fotografia della upper class molto efficace (memore di descrizioni analoghe nei film di Paolo Virzì e di Francesca Archibugi).

Taxi Teheran. In taxi contro la censura in Iran

Articolo di: 
Livia Bidoli

Il film iraniano che ha vinto l'Orso d'Oro a Berlino quest'anno, a firma del regista Jafar Panahi, è “clandestino” e soprattutto coinvolge tutta una serie di persone che, volenti o nolenti, sono entrate a farne parte, per lo più senza saperlo. Si, perché questo film si svolge tutto a bordo di un taxi guidato dal regista stesso, il quale ha filmato tutti gli incontri in auto e fuori, per aggirare la censura del suo paese, l'Iran.

Ex Machina. La settima stanza di Ava

Articolo di: 
Livia Bidoli

Il primo film dello sceneggiatore di 28 giorni dopo e Sunshine, ovvero Alex Garland, è un film molto mentale e pensato: Ex Machina, con soggetto e sceneggiatura curate da lui stesso, rivela parecchi spunti di riflessione, dalla Macchina di Turing alle teorie di Wittegenstein fino alla celebre favola di Barbablù, cui accenneremo soltanto per farvi scoprire il nesso attraverso la visione.

Bologna 2015. XXIX Edizione del Festival del Cinema Ritrovato. Una panoramica

Articolo di: 
Eleonora Sforzi

Anche quest'anno la dotta e culturalmente attiva Bologna è stata illustre cornice di quello che è probabilmente il festival più amato dai cinefili, ovvero “Il Cinema Ritrovato”, che si è tenuto dal 27 giugno al 4 luglio scorsi, ancora una volta ricco di retrospettive e riscoperte, incontri e approfondimenti, ma soprattutto di restauri straordinari.

Scientology. La prigione nella risposta

Articolo di: 
Livia Bidoli

Il titolo di questo film è molto chiaro in originale: Going Clear: Scientology and the Prison of Belief: in italiano, Going Clear: Scientology e la prigione della fede. D'altronde, Alex Gibney è lo stesso regista di un altro film che scoperchiava la fossa della pedofilia clericale, ovverossia Mea Maxima Culpa: Silence in the House of God (2012). Questo documentario è invece su Scientology e la sua Chiesa, fondata da Ron Hubbard nel lontano 1954, prima dedito alla fantascienza e divenuto celebre con una pubblicazione del 1950 intitolata Dianetics: la forza del pensiero sul corpo.

La regola del gioco. La verità a tutti costi

Articolo di: 
David Dori

Il film La regola del gioco, tratto da una storia vera, è diviso in due: una prima parte un pò frettolosa ma ritmata dalla sapiente M.D.P. di Michael Cuesta (Homeland) che fa riecheggiare Tutti gli uomini del Presidente;  e una seconda più introspettiva e politica. Si tratta della storia di Gary Webb (Jeremy Renner), giornalista del San Josè Mercury News, premio Pulitzer 1992, che per primo pubblicò un articolo sul convolgimento del governo Usa, tramite la CIA, in un enorme traffico di cocaina in cambio di armi per supportare i Contras in Nicaragua.

The Salvation. L'ombrosa roccia di Mads Mikkelsen

Articolo di: 
David Dori

Il danese Kristian Levring, (tra gli animatori di Dogma 95) costruisce un western lineare e semplice nonchè stilizzato, illuminato da una fotografia dalle tonalità crepuscolari. Era stato presentato Fuori Concorso a Cannes 2014 questo film inusuale ambientato nei paesaggi aspri e respingenti dell'America del 1871.

MAD MAX-Fury Road. La post atomica nel Valhalla

Articolo di: 
David Dori

Sarà pure un regista della vecchia scuola ma George Miller pur non adeguandosi alle tecnologie odierne riesce a sopperire ad esse e strabiliare lo spettatore in questo MAD MAX-Fury Road riempendolo di significati intrinsecamente cinematografici. Si riprende con gli interessi questo universo distopico e dispotico che aveva inventato e troppi hanno saccheggiato e copiato a piene mani.

Youth. Della Natura del Tempo

Articolo di: 
David Dori

La Giovinezza si lascia trasportare e noi ci ci si fa trasportare dalla musica nel nuovo film, opus 7, del regista partenopeo Paolo Sorrentino, dal momento che il protagonista è un compositore Fred Ballinger (Michael Caine), che crea la sua musica sul grande schermo proprio davanti agli occhi dello spettatore, stropicciando tra le mani la carta di una caramella.