cinema

  • Strange
    Articolo di: 
    Teo Orlando

    Nell'universo della Marvel Comics il personaggio di Stephen Strange ha sempre occupato un ruolo particolare: pur appartenendo al mondo dei supereroi dotati di poteri metaumani (vuoi per cause genetiche intrinseche, come per i mutanti, vuoi per cause estrinseche, come per i mutati, vuoi per potenziamenti tecnologici), si è sempre distinto da essi perché la fonte delle sue abilità è radicalmente diversa, non rientrando nella serie delle cause naturali e fisiche, bensì in quella delle fonti sovrannaturali. Il film Doctor Strange, diretto da Scott Derrickson, con Benedict Cumberbatch come protagonista, riproduce fedelmente quest'assunto dovuto alla fertile immaginazione di Steve Ditko e Stan Lee.

  • inferno
    Articolo di: 
    Elena Romanello

    Come un vecchio amico è tornato al cinema il professor Robert Langdon, ideato da Dan Brown per i suoi romanzi tra il thriller e l'esoterico, e portato sullo schermo da Tom Hanks sotto la direzione di Ron Howard, memori del detto che squadra che vince non si cambia. Il film è stato presentato in anteprima alla Festa del cinema di Roma 2016.

  • Jack Reacher
    Articolo di: 
    Teo Orlando

    Il nuovo spettacolare action-thriller diretto da Edward Zwick, con Tom Cruise come protagonista, Jack Reacher - Punto di non ritorno (Jack Reacher. Never Go Back), ha tutti gli ingredienti per soddisfare pienamente le aspettative degli appassionati del genere. Ispirato al personaggio creato dall'autore britannico di best sellers Lee Child, Jack Reacher è un ufficiale della polizia militare USA che decide di lasciare l'esercito per intraprendere un percorso irregolare, a metà tra il vigilante e l'agente segreto.

  • The Birth of a Nation
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Molti film americani ed inglesi quest'anno nell'edizione numero 11 della Festa del Cinema di Roma, quindi, diciamolo senza falsi “borghesismi”, film per lo più “visibili”, più digeribili da tutti, compresi quei colleghi che tanto storciono il naso ma si sentono ronfare alle proiezioni di alcuni “lentissimi” film non anglofoni assolutamente da ammirare – a dir loro – da un punto di vista artistico, o meglio, “cinematografico” ma che poi, appunto, nel buio della sala, fanno dormire in primis loro.

  • Inferno
    Articolo di: 
    Giuseppe Talarico

    Esiste sempre il rischio che un film, tratto da un libro di successo, possa deludere lo spettatore. Nel caso del film Inferno, tratto dall’omonimo libro di Dan Brown, il regista Ron Howard è riuscito a trasferire sullo schermo le vicende e le atmosfere che sono al centro del romanzo-thriller con ammirevole bravura.

  • La verità sta in cielo
    Articolo di: 
    Giuseppe Talarico

    Tra i registi cinematografici del nostro Paese, Roberto Faenza spicca per la sua capacità di raccontare  storie e vicende con una bravura e una profondità di sguardo che colpiscono lo spettatore. Nel suo ultimo film, intitolato La verità sta in cielo e da poco distribuito nelle sale italiane, Roberto Faenza affronta una vicenda dolorosa e terribile, la scomparsa, ancora avvolta da un fitto e tenebroso mistero, di Emanuela Orlandi, cittadina vaticana e figlia di un funzionario dello Stato pontificio, che il 22 giugno del 1983 si dileguò nel nulla.

  • Pastorale americana
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Al primo film diretto da lui, Ewan McGregor sceglie un soggetto pienamente americano: Pastorale americana infatti si riferisce al Giorno del Ringraziamento, quando tutti gli americani – il quarto giovedì di novembre - si riuniscono in casa con le loro famiglie ed un enorme tacchino per pranzo per ringraziare Dio per quanto ricevuto l'anno trascorso e quello attuale. Per ciò che succede nell'omonimo libro di Philip RothPremio Pulitzer nel 1998 – e nel film di McGregor, sembra una metafora negativa di quanto succederà a breve...

  • Pablo Larrain
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    L'ultimo film di Pablo Larrain è dedicato al poeta ed al politico Pablo Neruda, colui che supportò il Presidente cileno Allende, poi ucciso dal dittatore Pinochet l'11 settembre del 1973 durante il golpe: Neruda gli sopravvisse solo per dodici giorni ed il 23 settembre, per cause non ancora chiarite, ufficialmente per cancro alla prostata, ma si è ipotizzato per un'iniezione letale demandata da Pinochet. Larrain a Roma ha risposto alle domande dei giornalisti prima dell'uscita del film intitolato al poeta: Neruda.

  • Ben-Hur
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Rifare un kolossal come Ben-Hur che ha un capostipite così grandioso come quello diretto nel 1959 da William Wyler con Charlton Heston nella parte del protagonista Giuda Ben-Hur con ben 11 Oscar vinti, si può rivelare un'operazione piuttosto azzardata. Questo Ben-Hur in 3D diretto dal regista kazako Timur Bekmambetov – che ricordiamo per il precedente La leggenda del cacciatore di vampiri (Abraham Lincoln: Vampire Hunter, 2012) – ha nel ruolo principale Jack Houston, nipote di del celebre John mentre nella parte di Messala Severo recita Toby Kebbell.

  • Neruda
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Il percorso che ha scelto Pablo Larrain per raccontare un periodo cruciale della vita del poeta nazionale cileno del Novecento, Pablo Neruda, ovvero quando da senatore del Presidente Videla, - che aiutò nella campagna elettorale per prendere l'incarico prima che si scoprisse la faccia buia del suo potere - fu condannato all'arresto per il suo “Yo acuso” del 6 gennaio 1948 di fronte al Parlamento per difendere i minatori colpiti dall'arroganza dittatoriale di Videla, - rinchiusi in campi di concentramento per lo sciopero indetto a Lota nel 1947 -, si situa sul fil rouge della metastoria a partire dal portato scrittoreo di Neruda. Il film, presentato a Cannes, uscirà al cinema il 13 ottobe prossimo.