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musica
- Articolo di:Teo Orlando
Quello a cui abbiamo assistito il 18 marzo scorso nel Teatro Studio dell'Auditorium Parco della Musica di Roma è stato una sorta di doppio concerto: il personaggio principale era Blaine L. Reininger, polistrumentista e musicista versatile, originario di San Francisco ma ormai stanziato da anni in Grecia: la sua fama è legata al fatto di essere stato uno dei membri fondatori, insieme a Steven Brown e al compianto Peter Principle, dei Tuxedomoon, band che alla fine degli anni '70 riuscì a fondere mirabilmente echi post punk e suggestioni progressive, musica d'avanguardia e tendenze new wave.
- Articolo di:Daniela Puggioni
L’Istituzione Universitaria dei Concerti si distingue sempre per i programmi dei concerti, mai banali ma sempre di grande interesse per esplorare composizioni meno conosciute perché raramente proposte. Questa volta è toccato al giovane Franz Joseph Haydn (1732 – 1809), del compositore si propongono le sinfonie, ma troppo spesso per riempire lo spazio di un programma, i quartetti, gli oratori, insomma il Grande Haydn.
- Articolo di:Livia Bidoli
Al Teatro dell'Opera di Roma il trittico di balletti Forsythe / Inger / Blanc che vede protagonista il Corpo di Ballo dell’Opera di Roma guidato dalla direttrice oro ora confermata per altri tre anni Eleonora Abbagnato, e che come principali interpreti, vede l’étoile Susanna Salvi, i primi ballerini Claudio Cocino, Michele Satriano e Alessio Rezza ha visto la luce il 25 febbraio con repliche fino al 3 marzo.
- Articolo di:Piero Barbareschi
Georg Christoph Wagenseil: Sei sonate per Violino, Cello e Violone nell'interpretazione di Matteo Cicchitti, violone e direttore musicale di Musica Elegentia, con Paola Nervi, violino e Antonio Coloccia, cello. Questo l'interessante programma proposto, in prima registrazione mondiale, in un CD Challenge Classics.
- Articolo di:Teo Orlando
Per la settantasettesima Stagione della IUC, sabato 29 gennaio 2022 alle ore 17.30, il duo composto dalla violinista tedesca Carolin Widmann e dal pianista ungherese Dénes Várjon in un programma dal cromatismo "immaginifico", comprendente alcune sonate e p la Sonata di e pagine di Leoš Janáček, Johannes Brahms, Antonin Dvořák e César Franck.
- Articolo di:Daniela Puggioni
L’incisione per Warner Classics della Messa di Gloria di Gioachino Rossini (1792-1868) con Orchestra e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano è stata l’occasione per ascoltarla nella Stagione sinfonica con un cast di notevole rilievo: Eleonora Buratto, soprano, Teresa Iervolino, contralto, Lawrence Brownlee e Michael Spyres tenori e Carlo Lepore, basso. Questo articolo si riferisce al concerto di sabato 29 gennaio.
- Articolo di:Daniela Puggioni
La Stagione dell’Accademia Filarmonica Romana al Teatro Argentina ha ripreso la sua programmazione il 20 gennaio scorso con il Quartetto Prometeo che ha eseguito i primi tre Quartetti per archi di Dmitrij Šostakovič (1906-1975). Questo è solo il primo appuntamento di un ciclo che proporrà l’integrale dei Quartetti per archi di Dmitrij Šostakovič in sei concerti, due in questa stagione, gli altri nelle prossime due stagioni; con questo concerto inizia anche la direzione artistica di Enrico Dindo.
- Articolo di:Daniela Puggioni
Il programma dei concerti sinfonici dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ha presentato lo scorso 13 gennaio Die Schöpfung (La Creazione), capolavoro di Franz Joseph Haydn, nella versione italiana a cura di Giuseppe Carpani del 1801. Il pubblico ha entusiasticamente applaudito l’Orchestra e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e i solisti magnificamente diretti da John Eliot Gardiner; a questo concerto sono seguite due repliche, questo articolo si riferisce allo spettacolo del 13 gennaio.
- Articolo di:Livia Bidoli
Lo scorso 3 e 4 gennaio, un convegno scientifico, con relatori medici, scienziati, avvocati, giornalisti, politici,si è svolto presso la Sala Capranichetta dell'Hotel Nazionale a Monte Citorio: il Coordinamento 15 Ottobre, con Roberto Perga, Presidente, Dario Giacomini, vicepresidente e Stefania Cappellari, avvocato, hanno organizzato il confronto. Questo nostro speciale è dedicato all'intervento dell'epidemiologo, ematologo, patologo dell'Università di Verona, Professor Paolo Bellavite.
- Articolo di:Livia Bidoli
Il secondo libro della trilogia di Valis, che Philip Kindred Dick ha pubblicato tra 1978 e 1982, ovvero The Divine Invasion (1980), apre delle porte profetiche: è come se lui avesse visto il futuro, esattamente come lo hanno descritto. Valis è forse il romanzo teleologico, ed anche teofanico per eccellenza. È intellegibile solo per chi vuole introdursi in questo labirinto e seguirne il filo di Arianna, a suo rischio e pericolo, perché scava ben aldilà del simbolo, e non solo dell'ipnosi di superficie nella quale siamo immersi.