teatro

  • Federica Bern
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Il progetto teatrale di Federica Bern, lei, unica su un doppio palco ad interpretare una ragazza ed un'adulta, la madre di perle, insieme a Francesco Villano che si occupa della regia, è tratto dalla vita e dalle opere di Irène Nemirovsky, autrice ebrea ucraina trasferitasi in Francia nel 1919, e la cui lingua d'adozione diventò naturalmente quella francofona. Il titolo della pièce, Sonata per ragazza sola, in scena alla Casa delle Culture fino al 3 febbraio 2013, suona adatto sia alla madre sia alla figlia, le due donne protagoniste del dramma.

  • Martina Zuccarello
    Articolo di: 
    Alessandro Menchi

    L'amore e l'amicizia ai tempi della crisi sono grovigli di sentimenti resi ancora più confusi dall'incertezza dell'oggi. Ciò che si ha sembra non bastare mai. Ciò che si vorrebbe sembra troppo distante. Eppure agli occhi degli altri le soluzioni ai nostri problemi appaiono sempre alla nostra portata. Solo che non le vediamo, nascoste dietro l'ostacolo più grande e più invisibile: noi stessi. È quello che accade nella commedia Tu che ne pensi?, scritta da Antonello Coggiatti, in scena al Teatro Petrolini di Roma dal 22 gennaio al 3 febbraio 2013, in cui le tre giovani amiche protagoniste si ritrovano per mettere sul tavolo le loro matasse emotive, sperando in consigli che le aiutino a sbrogliarle.

  • La variante E.K.
    Articolo di: 
    Stefano Coccia

    Ore 16 una bella messa solenne”, “Sconti su suffragi e suffragette”, “Subito dopo buffet, inumazione, tumulazione e caffè”, “Per i più cinici l’ammazzacaffè!”. Ecco un dialogo piuttosto emblematico tra “organizzatori di funerali”. Emblematico, perché vi è ben rappresentato quel macabro umorismo, che è tra i punti di forza dello spettacolo in cartellone dall’8 al 13 gennaio scorso al Teatro dell’Orologio: La variante E.K.

  • La cantatrice calva
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Uno degli autori più incontrovertibilmente appartenenti al teatro dell'assurdo della metà del Novecento, Eugène Ionesco (in rumeno Eugen Ionescu, essendo naturalizzato francese), e la sua prima antipièce, La cantatrice calva, hanno visto la luce alla Casa delle Culture l'8 gennaio scorso e saranno in scena fino al 20 per la regia di Marco Carlaccini e la Compagnia Ginepro Nannelli. I protagonisti dell'anticommedia – così denominata dall'autore – sono Marco Carlaccini e Patrizia D'Orsi come signore e signora Smith; Claudio Capecelatro e Sara Poledrelli come signore e signora Martin. Gli altri due personaggi di supporto sono la cameriera Mary, interpretata da Xhilda Lapardhaja ed il Pompiere, nel cui ruolo si incrocia Ludovico Nolfi.

  • Michelangelo
    Articolo di: 
    Stefano Coccia

    Si deve innanzitutto riconoscere una robusta dose di coraggio a questi attori slovacchi, il cui spettacolo è andato in scena a Roma in un periodo non particolarmente favorevole all’intrattenimento colto, quello a ridosso di Capodanno. Ma quegli spettatori, quasi altrettanto coraggiosi, che si sono presentati al Teatro San Genesio il 29, 30 o 31 dicembre 2012, sono stati ricompensati da una messa in scena vivace, creativa, ben impostata sia dal punto di vista storico che sotto il profilo estetico. Ci vien voglia di sbilanciarci ulteriormente: il lavoro di Peter Weinciller, intitolato Michelangelo Affresco sul cammino di un’artista, meriterebbe di essere riproposto in Italia e di girare a lungo per la penisola, in particolare nelle città d’arte come Perugia, Bologna e ancor più Firenze, visti i legami strettissimi con quel personaggio la cui biografia vi appare briosamente rivisitata.

  • Nannarella
    Articolo di: 
    Stefano Coccia

    Lo abbiamo acciuffato per un pelo. In scena a Roma dal 13 al 22 dicembre, Cara Anna Magnani è uno spettacolo già rappresentato in molteplici circostanze, rispetto al quale avevamo sentito dire cose egregie. Ora che ne abbiamo fatto esperienza diretta, possiamo confermare che si tratta di una fama meritata. Come si accennava all’inizio, questa intensissima pièce dedicata alla vita e al mito di Nannarella l’abbiamo intercettata proprio la sera del 22, cioè l’ultima, in quello stesso Teatro Planet dove poche settimane prima avevamo seguito Romeo e Giulietta.

  • Peter Pan Teatro Colosseo
    Articolo di: 
    Laura Boeri

    Il week end precedente al Natale, a Torino, presso il Teatro Colosseo, è andato in scena un cult del musical Italiano. Come ogni anno è tornato Peter Pan, con la regia di Maurizio Colombi e con lo straordinario Manuel Frattini nei panni dell'eterno fanciullo che non voleva crescere.

  • Il drago
    Articolo di: 
    Stefano Coccia

    In ciascuno di voi dovrò uccidere il drago”. Con questa battuta, pronunciata verso la fine, il prode Lancillotto riesce a condensare il senso più profondo di una pièce che balla in bilico tra un senso letterale, correlato alla fiaba, e quelle derive filosofiche, tendenti al grottesco, che tramite continue allusioni contribuiscono a definire un’altra dimensione, tutta incentrata sull’allegoria politica. Un drago, una fanciulla in pericolo, un cavaliere solitario, una città minacciata. Ruotando intorno a questi elementi, così classici da ricordare le analisi strutturali di Propp sui personaggi e sulla natura stessa della fabula, lo scrittore russo Evgenij Schwarz aveva saputo ricamare un intreccio di rara densità, iniziato peraltro alla vigilia dello scontro tra Unione Sovietica e Germania hitleriana; un intreccio nelle cui pieghe si celava lo sgomento di fronte alla dittatura nazi-fascista, l’invito a non farsi piegare dai più sordidi interessi e a lottare contro di essa, nonché la speranza in un futuro socialista e senza più oppressori.

  • Tartufo
    Articolo di: 
    Giuseppe Talarico

    Dopo avere assistito al Teatro Parioli di Roma alla messa in scena del testo classico di Molière Tartufo, con la regia avveduta e scrupolosa di Giovanni Anfuso, sono riaffiorate nella mia mente le pagine meravigliose nelle quali Giovanni Macchia nella sua Storia della letteratura francese ha enucleato e colto i temi della poetica di questo grande ed immenso autore teatrale.

  • Simon Boccanegra
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Il Portale di San Lorenzo con il leone di marmo campeggia sulla scenografia cinematografica di Dante Ferretti per il Simon Boccanegra del Teatro dell'Opera che il M° Muti ha diretto dal 27 novembre fino all'11 dicembre 2012 per sette serate inaugurando, con Giuseppe Verdi che nel 2013 festeggia il bicentenario della nascita, la nuova stagione. Con la regia austera quanto precisa di Adrian Noble, abbiamo seguito la trama intricata di questo melodramma che anche nel finale lascia con l'amaro in bocca. Le voci dei due protagonisti svettano: nella parte principale di Simon Boccanegra il baritono George Petean mentre in quella di Maria (Amelia) la soprano Maria Agresta.