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teatro
- Articolo di:Daniela Puggioni
Il Quartetto di Cremona ha magnificamente concluso il ciclo dedicato a Franz Schubert (1797- 1828) con l’esecuzione del Quartetto in re minore D 810 “La Morte e la Fanciulla” e del Quintetto in do maggiore op. post. 163 D 956, ultima opera composta prima della morte del trentunenne compositore, a quest’ultimo brano ha partecipato il valente violoncellista Eckart Runge. Il concerto si è tenuto lo scorso 19 novembre nell'Aula Magna dell'Istituzione Universitaria dei Concerti.
- Articolo di:Roberto Begnini
Canio trovò Nedda, un giorno, vagando a caso per le strade di un paese sconosciuto. Avvertì che la donna stava morendo di fame e disperazione, sicché, compiendo il suo dramma personale – o sedotto dalla sua ineffabile bellezza (non abbiamo gli elementi per saperlo) –, la nutrì, la inserì nella sua compagnia di clown e, solo dopo aver fatto passare del tempo, ne fece sua moglie. Nedda era giovane e bella, nella sua anima bramava la ricerca di un grande amore. Canio era vecchio e amava bere, nella sua anima stanca non c'era spazio per la speranza. Forse è stata la costante preoccupazione di Ruggero Leoncavallo – nell'affrontare il processo di gestazione dei Pagliacci, la sua breve e geniale opera – a far capire in modo permanente che l'artista è fondamentalmente un uomo. A Montevideo, in Uruguay, quest'edizione straordinaria con la regia di Florencia Sanguinetti e sul podio Martín García.
- Articolo di:Livia Bidoli
In omaggio a Carla Fracci, la Giselle tradizionale, fascinosa e fantastica è riapprodata al Teatro Costanzi dal 21 al 27 ottobre con tre cast tra cui quello internazionale che abbiamo visto la sera del 27 ottobre scorso, con Natalia Osipova e Jacopo Tissi. Carla Fracci, che ha condotto il Corpo di Ballo del Teatro della Capitale dal 2000 al 2010, fece il suo debutto nel 1964 proprio con Giselle accanto a Henning Kronstam: celebri sono le sue performance in coppia con Rudolph Nureyev nel 1966 ne La Sylphide, passando per quella del 1972 di nuovo in Giselle con Vladimir Vassiliev, ne citiamo tre per tutte le innumerevoli altre. Carla Fracci definì Giselle "Il balletto romantico per eccellenza, con la sua malinconia per l'effimero" eppur delicato e ipnotico balletto.
- Articolo di:Daniela Puggioni
Al Teatro Sergio Secci di Terni è andata in scena la prima esecuzione assoluta di Sogno (ma forse no), una nuova opera di Matteo D’Amico, con il libretto, tratto dalla commedia omonima di Luigi Pirandello, scritto collaborazione dal compositore insieme a Sandro Cappelletto. È stato l'evento conclusivo del Festival OperaInCanto 2022 l'esecuzione è stata affidata all’Ensemble In Canto, al soprano Elisa Cenni, al tenore Roberto Jachini Virgili e al mimo Graziano Sirci diretti dal bravo Fabio Maestri, mentre la messa in scena è stata curata da Denis Krief, regista, scenografo e costumista di chiara fama.
- Articolo di:Teo Orlando
Il 3 ottobre scorso nell'insolito, e angusto, scenario chiamato Largo Venue (un intelligente e artistico riuso di capannoni industriali nella periferia di via Prenestina) sono tornati a esibirsi a Roma i Godspeed You! Black Emperor, formazione post rock canadese, guidata ormai da 28 anni dal carismatico Efrim Menuck, polistrumentista e, all'occasione, cantante, nonché personaggio politicamente impegnato, sulla soglia dell'anarchismo.
- Articolo di:Daniela Puggioni
Il 16 settembre scorso grande successo al Teatro Nuovo di Spoleto per la prima di Don Giovanni di Mozart, diretto da Salvatore Percacciolo con la regia e allestimento scenico di Henning Brockhaus, i costumi Giancarlo Colis, le luci Eva Bruno e le coreografie di Valentina Escobar, in scena i giovani talenti dello Sperimentale, che si alterneranno nelle recite successive a Spoleto e a Perugia.
- Articolo di:Daniela Puggioni
Al Teatro Caio Melisso di Spoleto il secondo appuntamento della Stagione è stato dedicato, come è consuetudine, agli Intermezzi del ‘700, con la prima rappresentazione assoluta eseguita nell’edizione critica di Antonio Dilella, de La franchezza delle donne, su libretto di Tommaso Mariani messo in musica da Giuseppe Sellitti (1700 – 1777).
- Articolo di:Livia Bidoli
Cosa cela il mito di Euridice e di Orfeo, sempre legati indissolubilmente da uno strale di capelli che ondeggiano controvento, rivoltandosi in quell'aere che li condanna a non rivedersi mai piu'? Il mito della fiducia, ovvero il suo archetipo in Amore. Questo "contorcimento" dell'anima cui abbiamo assistito ieri sera, 3 settembre nel giardino di Villa Poniatowski, nel Museo Etrusco di Villa Giulia a Roma, è stato inscenato dalla danza di Alessandra Cristiani e le sonorità perticose di Claudio Moneta e Marcello Sambati.
- Articolo di:Livia Bidoli
Torna la rassegna Quartieri dell'Arte nei borghi storici della Tuscia: da Graffignano a Celleno, passando per Viterbo, dal 10 settembre al 7 novembre prossimi: si comincia con uno spettacolo tratto da La Tempesta di Shakespeare e messo in scena da La Fura dels Baus catalana. La presentazione degli spettacoli è poi avvenuta in un parterre difficile da visitare, il Venerabile Collegio Inglese, dove Riccardo Festa per la drammaturgia e la presenza in scena, con la regia di Carlo Fineschi, hanno dato vita allo spettacolo nel giardino dell'antico convento intitolato “Comus”, un masque firmato da John Milton.
- Articolo di:Livia Bidoli
Le Innsbrucker Festwochen der Alten Musik, ovvero le settimane che la città di Innsbruck dedica alla musica antica e che sono arrivate alla 46 edizione senza saltare alcuna annualità e svoltesi quindi anche nel 2020, si sono aperte ufficialmente il 12 luglio scorso e termineranno il prossimo 28 agosto 2022 con il consueto concerto finale dedicato al concorso Cesti. Il primo dei nostri tre giorni nella capitale del Tirolo è iniziato nella splendida cattedrale di Wilten il 7 agosto scorso.