La pazza gioia. La normalità è sempre relativa

Articolo di: 
Elena Romanello

Paolo Virzì ha parlato di donne nel suo cinema, donne e lavoro, donne e realizzazione personale, donne e sentimenti, ma ne La pazza gioia, trionfo a Cannes, fa ancora di più, raccontando l'amicizia tra due anime femminili opposte ma alla fine tanto simili. 

Julieta. Almodóvar e le sottigliezze della Munro

Articolo di: 
Livia Bidoli

Non è del tutto chiaro ciò che Pedro Almodóvar avesse in mente con questa rilettura dei racconti di In fuga di Alice Munro: ciò che ci viene in mente, conoscendo la Munro, è che le sue sottigliezze forse poco si adattano alla mentalità piuttosto burrascosa di Almodóvar, e che nella sua trasposizione attraverso Julieta, quell'accento così flebile, denso di patetismo della Munro, non venga del tutto tradotto per il pubblico che, a nostro avviso, rimarrà stupito quanto noi da questo film.

X-Men. La saga arriva all'Apocalisse

Articolo di: 
Teo Orlando

Il 18 maggio 2016 le sale cinematografiche italiane, addirittura in lieve anticipo rispetto a quelle statunitensi, ospiteranno il nono film consacrato alla saga degli X-Men. Il regista Bryan Singer, dopo l'apprezzato X-Men: Giorni di un futuro passato (X-Men. Days of Future Past), arricchisce potentemente la saga con X-Men: Apocalisse (X-Men: Apocalypse).

Stonewall. Un momumento per i diritti gay

Articolo di: 
Livia Bidoli

Un film importante, soprattutto dopo le parole di endorsement di Obama: “Faremo di Stonewall un monumento nazionale per i diritti degli omosessuali”, Stonewall diverrà quindi parco nazionale, insieme al triangolo verde di Christopher Park antistante al locale omonimo, comprese alcune stradine adiacenti del Greenwich Village, da cui sono partite le proteste contro gli abusi e le discriminazioni che, fino al 28 giugno 1969 imperversavano con arresti e botte per i frequentatori del locale e della zona gay di New York.

10 Cloverfield Lane. Il mistero nel caprifoglio

Articolo di: 
Livia Bidoli

Con una diretta assonanza con il precedente Cloverfield diretto da Matt Reeves ma prodotto sempre da J.J. Abrahms, 10 Cloverfield Lane è uno strano film che sfugge a definizioni strette e dirette. Con protagonisti Mary Elizabeth Winstead nel ruolo di Michelle ed il grande John Goodman nella parte di Howard, il film è tutto incentrato intorno ad un incidente ed uno strano “sequestro” di persona.

Hitchcock/ Truffaut. Il doc intervista dei geni

Articolo di: 
Eleonora Sforzi

Il cinema si è da sempre occupato di trasposizioni da opere letterarie di vario genere, traendo da esse ispirazione e nutrimento narrativo, tuttavia fino ad oggi mancava ancora un film che portasse sullo schermo quello che è considerato il più importante e significativo libro sul cinema del dopoguerra, tanto da aver cambiato per sempre il modo di riflettere sulla Settima Arte. Si tratta del celebre testo Il cinema secondo Hitchcock (titolo originale: Le cinéma selon Hitchcock), che raccoglie la lunga intervista condotta nel 1962 dal giovane François Truffaut al “maestro del brivido” Alfred Hitchcock, pubblicato per la prima volta in Francia alla fine del '67 e riedito, con le integrazioni necessarie, nel 1983, quindi un anno prima della morte prematura del regista francese.

999. Poliziesco al cardiopalma

Articolo di: 
Livia Bidoli

Il triple nine del titolo si riferisce ad un codice della polizia per avvertire tutti gli agenti che è stato colpito uno di loro e che tutte le squadre convoglino verso il luogo da dove è partito, lasciando praticamente il resto della città senza sorveglianza. Al centro del film questo codice che è un tutt'uno con gli agenti corrotti al servizio della mafia ebreo-russa capeggiata da Irina Vlaslov (Kate Winslet): Chiwetel Ejiofor nella parte di Michael Atwood, ha una ragione in più per svolgere questi sporchi lavori per lei, è ricattato perché il figlio Felix è stato rapito da lei e dalla sorella Elena con cui ha avuto la relazione da cui è nato. Un poliziesco quindi molto cupo, questo di John Hillcoat, che non si discosta dal precedente apocalittico The Road, tratto dal romanzo di Cormac McCarthy.

La comune. Una convivenza per scelta

Articolo di: 
Livia Bidoli

La splendida attrice danese Trine Dyrholm è protagonista di questo film di Thomas Vinterberg che alla Berlinale di questo anno si è aggiudicata l'Orso d'argento come attrice protagonista. La comune (Kollektivet) narra di come la coppia formata da Erik (Ulrich Thomsen) e Anna (Trine Dyrholm) decide di vivere in una casa con altre persone, amici ma anche sconosciuti che vengono scelti dopo sondaggio tra gli inquilini che dividono questo spazio così privato che in qualche modo diventa pubblico per un ristretto nucleo di persone.

La Macchinazione contro Pasolini. La trappola per un innocente

Articolo di: 
Livia Bidoli

La morte di Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975) rimane ancora oggi la storia di un complotto, insoluto. La macchinazione è il titolo di David Grieco scelto per intitolare il film che indaga le trame “nere” ed eversive intorno a un assassinio ignobile, quello di un poeta, di un giornalista, di uno scrittore e di uno scomodo investigatore della verità. Il film, che nella persona di Pasolini è interpretato dallo straordinariamente somigliante Massimo Ranieri, è così realistico che sembra di vedere il Poeta al lavoro su “Petrolio”, libro postumo pubblicato nel 1992 dall'editore Einaudi, e su cui il poeta lavorò fino alla morte.

Ave, Cesare! Dal Maccartismo con amore

Articolo di: 
Livia Bidoli

Certo che i fratelli Coen si sono divertiti un sacco a fare questo ultimo film: nondimeno, hanno fatto divertire noi che, in un coacervo susseguirsi di battute ironiche ed intelligentemente garbate oltreché argute, apprezziamo vivacemente questo tipo di nonchalance nel trattare una kermesse di argomenti che va dal Maccartismo (ricordiamo l'appena uscito Dalton Trumbo) fino ad Herbert Marcuse (John Bluthal nel film) a capo di un gruppo di accoliti comunisti che rapiscono la star Baird Whitlock, ovvero George Clooney.