arte

  • Salvatore Fergola
    Articolo di: 
    Giulio de Martino

    A Napoli, a Palazzo Zevallos Stigliano – sede di una delle Gallerie d’Italia della Fondazione Banca Intesa/San Paolo – si vede l’affascinante mostra “Salvatore Fergola. Lo splendore di un Regno”. È la prima esposizione dedicata monograficamente a Salvatore Fergola (Napoli 1796 – 1874) protagonista della pittura a Napoli negli anni della Restaurazione. Fino ad oggi conosciuto da collezionisti e antiquari per lo più come illustratore e incisore, Fergola si rivela valido pittore di palazzo, ma anche paesaggista intriso di sensibilità romantica.

  • Rembrandt Autoritratto col braccio appoggiato ad un davanzale di pietra (frammento), 1639
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    Fino al 26 febbraio 2017 i Musei Vaticani ospiteranno la mostra “Rembrandt in Vaticano. Immagini fra cielo e terra”, un evento organizzato dai Musei Vaticani e dalle Ambasciate di Svezia e del Regno dei Paesi Bassi presso la Santa Sede, in collaborazione con il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.

  • Stele di Nefer
    Articolo di: 
    Nica Fiori

    All’ombra delle piramidi. La mastaba del dignitario Nefer” è l’affascinante titolo di una piccola ma interessante mostra che il Museo Barracco dedica dal 30 dicembre 2016 al 28 maggio 2017 alla “stele della falsa porta di Nefer”, la prima opera della raccolta egizia di Giovanni Barracco, da lui acquistata a Parigi nel 1868, quando vennero messi all’asta i pezzi della collezione di Napoléon-Joseph-Charles-Paul Bonaparte, detto Plon Plon, figlio di Girolamo, fratello minore di Napoleone I. 

  • Cammelliere su cammello  battriano Cina settentrionale (Henan?), prima metà VIII secolo, Dinastia Tang
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    Il  Palazzo del Quirinale nella Galleria di Alessandro VII ospiterà fino al 26 febbraio 2017 una mostra Dall’antica alla nuova Via della Seta che mette in risalto l'antico legame, non solo commerciale  ma anche culturale, tra l'Europa e l'Asia, che potrebbe rinnovarsi ai nostri giorni anche con il progetto de “La Nuova Via della Seta”.

  • Sileno
    Articolo di: 
    Giulio de Martino

    Si può scrivere della riapertura al pubblico del Braccio Nuovo dei Musei Vaticani – avvenuta il 22 dicembre 2016 – partendo dall'affollata presentazione alla stampa, il 19 dicembre, dei lavori compiuti. Al tavolo della presidenza, nella Sala delle conferenze gremita di giornalisti e di tv, sedevano il prof. Antonio Paolucci – amato e stimato direttore dei Musei Vaticani dal 2007, che sarà sostituito fra pochi mesi dalla prof.ssa Barbara Jatta –, l’archeologo Giandomenico Spinola,  Guy Devreux, direttore del laboratorio per i restauri marmorei e lapidei, e Micol Forti studiosa di arte moderna e contemporanea, che dirige la Collezione d’Arte Contemporanea dei Musei Vaticani. 

  • Artemisia
    Articolo di: 
    Giulio de Martino

    Una mostra filologicamente agguerrita, intitolata Artemisia Gentileschi e il suo tempo, si visita al Museo di Roma - Palazzo Braschi, fino al 7 maggio 2017. Un lavoro di destratificazione ideologica e di ricostruzione storica e estetica della figura della grande pittrice seicentesca – come ha illustrato Nicola Spinosa durante la presentazione alla stampa e come è ribadito nel pregevole catalogo di Skirà – non era più rinviabile vista la grande popolarità di cui gode oggi.

  • Orologio da mensola Louis Courvoisier & Comp. 1811-1814
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    Palazzo Pitti è uno scrigno prezioso che custodisce straordinari capolavori, a queste si aggiungono opere di raffinatissimo artigianato, poiché è stato anche una reggia, in cui si sono avvicendate tre dinastie, i Medici, i Lorena e i Savoia. La mostra ora in corso, Tempo Reale e tempo della realtà Gli orologi di Palazzo Pitti dal XVII al XX secolo, che si concluderà il prossimo 8 gennaio, è dedicata agli orologi, che sono oggetti emblematici alla cui realizzazione concorrono le più diverse forme di altissimo artigianato.

  • Cardinale
    Articolo di: 
    Nica Fiori

    L’inaugurazione nel 1964 nella Basilica di San Pietro della Porta della Morte di Giacomo Manzù segna una data importante per la storia dell’arte italiana del Novecento e consacra lo scultore bergamasco, amico di papa Roncalli, come grande artefice di arte sacra. Ma già molto prima il maestro aveva maturato una notevole capacità espressiva nell’umanizzare l’arte religiosa. La grande mostra intitolata “Manzù. Dialoghi sulla spiritualità, con Lucio Fontana” approfondisce la conoscenza del rapporto del “comunista” Manzù con i temi sacri a Castel Sant’Angelo e prosegue nel museo Giacomo Manzù di Ardea in un confronto diretto con Lucio Fontana.

  • Ligabue
    Articolo di: 
    Giulio de Martino

    Fino all’8 gennaio 2017 le sale del Complesso del Vittoriano - Ala Brasini - a Roma ospitano una ricca e accurata mostra di dipinti di Antonio Ligabue (Zurigo, 1889 - Gualtieri, 1965). La mostra è stata promossa dalla Fondazione Museo Antonio Ligabue e dal Comune di Gualtieri (Reggio Emilia) e curata da Sandro Parmiggiani e da Sergio Negri. Attraverso cento tra dipinti, sculture e disegni la mostra riesce a dare una immagine ampia e affascinante dell’opera di Ligabue - a cinquanta anni dalla sua scomparsa - aggirando gli scontati parametri socio-psicologici improntati all’idea di Ligabue «pittore naïf» e illustratore popolare. Direi che è questa è la funzione principale delle mostre d’arte ospitate dalle prestigiose istituzioni museali e allestite con dovizia di apparati critici e scientifici: proporre al dibattito culturale e alla fruizione attenta del pubblico le opere di un artista, sottraendole alle semplificazioni del mercato dell’arte e ai condizionamenti delle committenze, ma anche alle opinioni – spesso sorpassate e astruse – della critica, che vengono per comodità rilanciate dai mass-media.

  • Ardengo Soffici
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    Lo spazio mostre degli Uffizi ospiterà sino all'8 gennaio 2017 una retrospettiva, Scoperte e massacri Ardengo Soffici e le avanguardie a Firenze a cura di Vincenzo Farinella e di Nadia Marchioni, su Ardengo Soffici (1879), personaggio controverso, pittore e critico d'arte militante, ebbe un ruolo di protagonista nel far conoscere in Italia le avanguardie  artistiche che nacquero a Parigi tra la fine dell'Ottocento e la prima guerra mondiale.