arte

  • 11.-DOMON-KEN.jpg
    Articolo di: 
    Giulio de Martino

    Una mostra importante quella del fotografo giapponese Domon Ken (1909 -1990) al Museo dell’Ara Pacis a Roma. Visitandola si comprendono tante cose. Innanzitutto si comprende che cosa sia un fotografo rigoroso: non un abile artigiano che fotografa qualunque cosa gli passi davanti all’obbiettivo, che insegue la realtà e le mode, che gioca a costruire immagini per ammaliare e stupire il pubblico. Domon Ken – che vediamo negli autoritratti con la sigaretta in bocca e con l‘esposimetro sull’occhio – non costruisce foto di consumo e neppure inventa il personaggio di se stesso en artiste. Si propone, invece, come testimone silenzioso, ma intenso, di ciò che accade.

  • Pablo Picasso, Arlequín con espejo
    Articolo di: 
    Giulio de Martino

    La formula di esporre un solo dipinto, di grande valore artistico e culturale, è quella scelta dal Gruppo “Gallerie d’Italia” per far accendere i riflettori sui suoi musei. Il progetto “Gallerie d’Italia” riunisce i siti museali creati dalla Banca Intesa –Sanpaolo in splendidi palazzi storici ubicati nel cuore di tre città: Milano, Vicenza e Napoli.

  • Simone Peterzano
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    La mostra appena aperta il 15 giugno 2016 su I voli dell'Ariosto, a festeggiare i cinquecento anni della sua opera principe, l'Orlando furioso, tra iconografia ed edizioni originali, si situa in un percorso narrativo che, nella villa che gli Estensi hanno dedicato a Tivoli e al fiume apportatore di acqua motrice dalle cascate alle fontane, si snoda in una lussureggiante visione. La curatela della mostra è a firma di Marina Cogotti, già direttrice di Villa d'Este, Vincenzo Farinella e Monica Preti, con il supporto completo del Polo Museale del Lazio diretto da Edith Gabrielli, che ne hanno illustrato il sentiero. Il tutto è completato da un approfondito catalogo edito da Officina Libraria, a corredo di una mostra visitabile fino al 30 ottobre 2016.

  • Franco Fanelli
    Articolo di: 
    Giulio de Martino

    Dal 27 maggio al 3 luglio 2016 sono esposte all’Istituto Centrale per la Grafica di Palazzo Poli (Fontana di Trevi)  50 opere grafiche di Franco Fanelli (Rivoli, Torino, 1959). Si tratta di una mostra antologica di questo grande disegnatore e creatore di immagini incise. Sono datate dalla metà degli anni Ottanta fino a oggi e suddivise in cinque sezioni tematiche che illustrano in profondità i contenuti della sua ricerca iconologica. Oggi Fanelli è apprezzato docente di Tecniche dell’Incisione presso l’Accademia Albertina di Belle Arti ed ha al suo attivo decine di mostre in tutto il mondo.

  • Marilyn
    Articolo di: 
    Elena Romanello

    Il 1° giugno Marilyn Monroe avrebbe compiuto novant'anni, se fosse sopravvissuta ai drammi e ai traumi di una vita tumultuosa, in un altro mondo e in un'altra realtà. Forse, per la sua fama e non certo per altro, la morte a trentasei anni è stata provvidenziale, visto che più di ogni altra diva e attrice passata e presente è diventata ed è rimasta un'icona.

  • Alessia Babrow
    Articolo di: 
    Carlotta Degl'Innocenti

    La crisi antropologica ha generato una profonda riflessione in diversi campi della ricerca. Da quella storica, sociologica, politico, filosofico-religiosa a quella artistica. Per cui si delinea oggi giorno e si fa sempre più concreta la tesi di una società postmoderna che dal neo liberalismo e capitalismo, è slittata nella dimensione speculativa, distaccata dalla realtà. Ogni elemento o funzione sociale, diventa astratto e l’unico valore di scambio è il denaro e il mercato. L’uomo non è più al centro del progresso, bensì uno strumento in un sistema sociale in cui l’individuo ha perso il suo ruolo e ogni elemento costitutivo della realtà diviene una risorsa: dal paesaggio, al mondo del lavoro, come si evince dall’espressione “human resource”.

  • Dettaglio del mare
    Articolo di: 
    Daniela Puggioni

    Dopo l'attento e abile restauro dei Laboratori dei Musei Vaticani durato quasi quattro anni, i colori della Galleria delle Carte Geografiche sono tornati a risplendere, grazie al finanziamento di due milioni di euro da parte del Capitolo Californiano dei Patrons of the Arts in the Vatican Museums, associazione di cattolici americani che per statuto finanziano la conservazione del patrimonio artistico della Santa Sede.

  • Gianni Berengo Gardin
    Articolo di: 
    Nica Fiori

    Io vivo fotografando… La fotografia è come la benzina per l’automobile. Mi fa andare avanti, mi dà la carica”. Queste parole del fotografo Berengo Gardin ci fanno capire subito che abbiamo a che fare con un professionista innamorato del suo mestiere, che ci ha donato, a partire dagli Anni ’50 del Novecento, un ritratto veritiero del nostro tempo, e dell’Italia in particolare, come è ben evidenziato nella mostra “Gianni Berengo Gardin. Vera fotografia. Reportage, immagini, incontri”, ospitata a Roma nel Palazzo delle Esposizioni fino al 28 agosto 2016.

  • Ikaro Blu
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Fino all'8 gennaio del 2017 tra le rovine della città coperta dalla lava del Vesuvio nel 79 d.C., Pompei, si potranno osservare le statue gigantiche di Igor Mitoraj (1944-2014), polacco nato in Sassonia e che tanto ha donato all'Italia, uno dei suoi volti spicca sul Lungotevere Flaminio. A Pompei si tratta quasi di un'offerta votiva al sogno che propaga da tutte le sue statue, a partire da Ikaro Blu, del 2013, adagiato nel Foro con gli occhi chiusi dopo la caduta.

  •  Nino Bertoletti (Lamberto Natale)
    Articolo di: 
    Giulio de Martino

    La mostra Roma Anni Trenta. La Galleria d'arte moderna e le quadriennali d'arte (1931 - 1935 – 1939) si visita alla Galleria d’Arte Moderna in via Crispi 4 a Roma fino al 30 ottobre 2016. L’ha promossa Roma Capitale -Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e l’ha curata la Galleria d’Arte Moderna in collaborazione con la Fondazione La Quadriennale di Roma e con foto e filmati  dell’Istituto Luce-Cinecittà.