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teatro
- Articolo di:Teo Orlando
Il 14 luglio 2015 è andata in scena al Teatro romano di Ostia antica la Fedra di Seneca, tragedia romana ispirata all’Ippolito portatore di corona (Ἱππόλυτος στεφανοφόρος/Hippólytos stephanophóros) e all’Ippolito velato (Ἱππόλυτος καλυπτόμενος/Hippólytos Kalyptómenos) di Euripide, per la regia di Silvio Giordani, con Caterina Costantini nel ruolo di Fedra, Lorenza Guerrieri in quello della nutrice, Danilo Celli a interpretare Ippolito e Carlo Ettorre Teseo .
- Articolo di:Teo Orlando - Livia Bidoli
Il 58° Festival di Spoleto, nell'edizione 2015, ha visto inscenate due notevoli performances teatrali: Kamp, della Hotel Modern Theatre Company, uno spettacolo con piccole marionette fatte a mano per raccontare gli orrori dell'Olocausto; e I duellanti, pièce teatrale più classica ispirata a un romanzo breve di Joseph Conrad.
- Articolo di:Livia Bidoli
Dal primo di luglio riaprono le Notti d'Estate a Castel Sant'Angelo fino al 6 settembre prossimo per una kermesse di incontri con spettacoli dal vivo, musica e la nuova apertura della Cagliostra, celebre prigione per l'avventuriero e alchimista Giuseppe Balsamo, Conte di Cagliostro, che fu qui imprigionato per stregoneria nel 1789, e diventato poi un luogo deputato ad accogliere celebri detenuti.
- Articolo di:Livia Bidoli
Un grande astro della danza, Roland Petit, unito ad un epico gruppo rock come i Pink Floyd, per un balletto unico che dal 23 al 27 giugno ha inondato dei suoi suoni e delle sue acrobazie danzanti la stagione estiva dell'Opera di Roma alle Terme di Caracalla. In primis, La rose malade, il mitico Adagietto della Quinta Sinfonia di Gustav Mahler per un balletto di profondo omaggio alla ballerina per cui fu creato nel 1973, Maja Pliseckaja, Direttrice del Corpo di Ballo del Teatro dell'Opera di Roma negli anni Ottanta.
- Articolo di:Roberto Begnini
Sono migliaia le persone provenienti da tutto il mondo che ogni anno si riversano tra maggio e giugno tra le rovine del Parco Archeologico di Siracusa, per assistere al Ciclo delle rappresentazioni classiche organizzato dalla Fondazione Inda (che quest’anno compie il suo 101° anno di vita).
- Articolo di:Livia Bidoli
La prossima stagione 2015-2016 del Teatro dell'Opera di Roma Capitale si presenta ai ranghi di partenza con tutte le carte in regola e con un'apertura alle nuove tendenze e ad un pubblico che rappresenta il futuro del teatro, i giovani, appunto per “riaffermare la centralità del Teatro in seno alla Capitale”, come dice il Sovrintendente Fuortes, presentandoci in seguito l'intero stagione particolareggiatamente.
- Articolo di:Grazia Di Stefano
Ha inaugurato l’Expo 2015 e segnato l’esordio di Riccardo Chailly come Direttore Principale del Teatro La Scala: la Turandot, per l’occasione trasmessa in diretta da Rai5 e Radio3 Rai, primo appuntamento del nuovo ciclo dedicato alle opere di Puccini, dopo venti giorni di repliche registra ancora sold out e applausi a scena aperta.
- Articolo di:Livia Bidoli
Per un mese intero il Parco di Peter Stein, Der Park, sarà all'Argentina dal 5 al 31 maggio, un'accoglienza all'estate ed ai suoi sapori di passione, in un “girotondo” che riprende Schnitzler quanto gravido di intemperanze qualificative. Come se si dovesse in fondo qualificare l'amore, il sesso, la passione, per la loro perdita di senso. Ed allora sul palco si avvicendano coppie su coppie di svariate specie: a cominciare da quella, sempre conflittuale come nell'originale del Bardo, di Titania ed Oberon, Maddalena Crippa e Paolo Graziosi.
- Articolo di:Daniela Puggioni
Il 78° Maggio Musicale Fiorentino è stato aperto dal Fidelio di Ludwig van Beethoven. Zubin Mehta, sul podio a dirigere l'orchestra e il coro del Maggio Musicale Fiorentino, ne ha dato una superba interpretazione, che si avvalsa del magnifico allestimento, curato in tutti gli aspetti da Pier’Alli.
- Articolo di:Livia Bidoli
Dal 5 al 31 maggio l'Argentina ha avuto un regalo da Peter Stein: Der Park, l'opera tratta dal Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare che Botho Strauss scrisse per lui nel 1983 e che venne messa in scena da Stein nel 1984 a Berlino nella Schaubühne am Lehniner Platz con Bruno Ganz e Jutta Lampe. L'allegoria sul mondo contemporaneo messa in scena allora, oggi si arricchisce di una rilettura italiana (in traduzione) e contemporanea sul vanificarsi dei rapporti d'amore, su un “sogno” che lascia il posto alla degenerazione ed al disorientamento in un percorso labirintico che fa convergere in questo capolavoro una messe di attori.